A i era a Mentoule
Un Sindic propi boun
Qu' a vouria fé taié la Serva
Qu' a i è dzura ai Ciamboun.
Ma i Ciambounenc
Al an fait oupousissiun
An tute le manere
A la sua martelassiun.
Ma al an 'n bel fè, 'n bel di,
'n bel couri a Pinereul,
ma 'l Sindic al è pratic
taiela chiel a veul.
Tut ant un-a minuta
Le cioche a s butu a sounè:
a soun partie tute le foumne
e le fije da mariè.
A soun muntà pi che 'n pressa
A soun mountà a Curbeiras,
ma le foumne ancour pi leste
al an slungà pass.
Apen-a a soun arivà 'n pounta
A soun dasse subit da fé
Al an fain rubaté 'd pere
Al an faie scapé.
"Chi ch'al è si ch' a coumanda?"
"Moussou 'l Delegà"
"Ch'a passa chiel davanti, che noui i encalouma pà."
A soun tournà 'ndarera
Andasiou a grandi pass
Fin al funs d' i erbass.
La nebia al a giutane
Nou Sgnour ancura d' pì
L'ouma vinciu bataia
[Sensa 'n ferì.]
Un Sindic propi boun
Qu' a vouria fé taié la Serva
Qu' a i è dzura ai Ciamboun.
Ma i Ciambounenc
Al an fait oupousissiun
An tute le manere
A la sua martelassiun.
Ma al an 'n bel fè, 'n bel di,
'n bel couri a Pinereul,
ma 'l Sindic al è pratic
taiela chiel a veul.
Tut ant un-a minuta
Le cioche a s butu a sounè:
a soun partie tute le foumne
e le fije da mariè.
A soun muntà pi che 'n pressa
A soun mountà a Curbeiras,
ma le foumne ancour pi leste
al an slungà pass.
Apen-a a soun arivà 'n pounta
A soun dasse subit da fé
Al an fain rubaté 'd pere
Al an faie scapé.
"Chi ch'al è si ch' a coumanda?"
"Moussou 'l Delegà"
"Ch'a passa chiel davanti, che noui i encalouma pà."
A soun tournà 'ndarera
Andasiou a grandi pass
Fin al funs d' i erbass.
La nebia al a giutane
Nou Sgnour ancura d' pì
L'ouma vinciu bataia
[Sensa 'n ferì.]
Langue: italien
LA SELVA DI CHAMBONS
C'era a Mentoulles
Un sindaco proprio "buono"
Che voleva far tagliare la Selva
Che c'è sopra a Chambons.
Ma i Chambonesi
Hanno fatto opposizione
In tutti i modi
Alla sua martellata.
Ma hanno un bel fare, un bel dire
Un bel correre a Pinerolo
Ma il Sindaco è competente
Tagliarla lui vuole.
In un minuto
Le campane iniziano a suonare.
Sono partite tutte le donne
E le ragazze da sposare.
Sono salite in tutta fretta
Sono salite a Curbeiras
Ma le donne ancor più veloci
Hanno allungato il passo.
Appena sono arrivate in punta
Si sono date subito da fare
Hanno fatto rotolare le pietre
E li hanno fatti scappare.
"Chi comanda qui?"
"Il Signor Delegato"
"Passi Lei davanti che noi non osiamo."
Sono tornati indietro
Andavano a grandi passi
Sino al fondo dei prati.
La nebbia ci ha aiutato
Il Signore ancora di più
Abbiamo vinto la battaglia
E non c'è nessuno ferito.
C'era a Mentoulles
Un sindaco proprio "buono"
Che voleva far tagliare la Selva
Che c'è sopra a Chambons.
Ma i Chambonesi
Hanno fatto opposizione
In tutti i modi
Alla sua martellata.
Ma hanno un bel fare, un bel dire
Un bel correre a Pinerolo
Ma il Sindaco è competente
Tagliarla lui vuole.
In un minuto
Le campane iniziano a suonare.
Sono partite tutte le donne
E le ragazze da sposare.
Sono salite in tutta fretta
Sono salite a Curbeiras
Ma le donne ancor più veloci
Hanno allungato il passo.
Appena sono arrivate in punta
Si sono date subito da fare
Hanno fatto rotolare le pietre
E li hanno fatti scappare.
"Chi comanda qui?"
"Il Signor Delegato"
"Passi Lei davanti che noi non osiamo."
Sono tornati indietro
Andavano a grandi passi
Sino al fondo dei prati.
La nebbia ci ha aiutato
Il Signore ancora di più
Abbiamo vinto la battaglia
E non c'è nessuno ferito.
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Versi di anonimo autore popolare che celebrano la resistenza degli abitanti - e delle donne, in particolare - di Chambons, oggi frazione del Comune di Fenestrelle, in Val Chisone, provincia di Torino, al taglio della loro "Serva", il grande bosco di antichissimi larici, ancora oggi per fortuna esistente, grazie a loro.
Testo originale e traduzione italiana reperiti sul n. 5, inverno 2006/2007, della rivista trimestrale "Nunatak. Rivista di storie, culture, lotte della montagna"
La faccio breve e rimando a seguire alle fonti più autorevoli:
"Di là, protette dalla nebbia fittissima, che le rendeva invisibili, si diedero a far rotolare numerosi e grossi macigni giù per la china.
Le autorità mandarono allora un consigliere della borgata a parlamentare, ma le donne lo accolsero a sassate ed egli dovette retrocedere.
Intanto gli operai, visto il pericolo, se la diedero a gambe e non ripresero più il lavoro in tutta la giornata.
Gli ufficiali ed agenti della forza pubblica, dando prova di una longanimità ammirevole, discesero in paese senza reagire, evitando una repressione, che avrebbe potuto produrre sanguinose conseguenze.
Per prevenire però che il fatto si ripetesse stamane prima dell’alba si fecero occupare dagli agenti, alla chetichella, tutti i posti dominanti e custodire i passaggi.
Per fortuna nulla più avvenne perché la Commissione mandata a Pinerolo ritornò ieri sera colla decisione di adire la via giudiziaria promuovendo ciò che i legali chiamano l’azione di danno temuto.
Al momento in cui scriviamo ci s’informa che l’Autorità giudiziaria ha emanato un decreto di sospensione del taglio, grazie al quale tutto è rientrato in perfetta calma."
(da «La Lanterna Pinerolese», 26 novembre 1898, citata in "La pacificazione di Chambons. Ricostruzione di un episodio di partecipazione popolare di fine Ottocento per il mantenimento di un bosco di protezione.", di Bruno Usseglio, su LA BEIDANA, anno 33, n. 90, novembre 2017, pp.3-20)
La Selva di Chambons e la ribellione delle donne, di Bruno Usseglio, su Piemonte Parchi, 27 Febbraio 2024.