Δυό ιερείς , ένας Θεός και η τσιγγάνα η Μαριώ
Alexandros Devetzoglou [Alex Devezoglu] / Αλέξανδρος ΔεβετζόγλουLanguage: Greek (Modern)
Το βρέφος ήταν πάντα το ίδιο
Στη Μόσχα ήτε στη New York
Τον έναν τον βαφτίσαν Janus
Τον άλλον τον φώναξαν John
Μια οδύσσεια μες τον ίδιο χρόνο
Δυο ιερείς ένας Θεός
Στις απειλές ένας ο φόβος
Τι να σου κάνει ο αρχηγός
Σε Παριζιάνικη μπουάτ μέσα σε διεθνή κοινό
Πάϊζαν τσιγγάνικες κιθάρες και ξεφούντωσε η Μαριώ
Ελληνική η ομορφιά της Τσεχοσλοβάκα στο χορό
Βουτάει στην ίδια κολυμπήθρα και τον Janus και τον Jοhn
Γαρίφαλο πετάει στον κόσμο
Και τραγουδάει με ενθουσιασμό
Αδέλφια φίλοι του Jan Palach
Και φοιτητές στο Πολυτεχνείο
Εσείς και αυτοί σ’ έναν αγώνα
Και όλοι μαζί μ’ ένα σκοπό
Σπάστε τα κόκκινα ποτηρια
Σκοτώστε τ’άγριο το θεριό
Στην Παριζιάνικη μπουάτ ξέσπασε γλέντι φοβερό
Συλλογισμένοι τα τσουγγρίζανε κι’ ο Janus με τον John
Τους βλέπει όλους μονιασμένους ενθουσιασμένη η Μαριώ
Σαλτάρει επάνω στο τραπέζι, λευτερώνει στο χορό.
Στη Μόσχα ήτε στη New York
Τον έναν τον βαφτίσαν Janus
Τον άλλον τον φώναξαν John
Μια οδύσσεια μες τον ίδιο χρόνο
Δυο ιερείς ένας Θεός
Στις απειλές ένας ο φόβος
Τι να σου κάνει ο αρχηγός
Σε Παριζιάνικη μπουάτ μέσα σε διεθνή κοινό
Πάϊζαν τσιγγάνικες κιθάρες και ξεφούντωσε η Μαριώ
Ελληνική η ομορφιά της Τσεχοσλοβάκα στο χορό
Βουτάει στην ίδια κολυμπήθρα και τον Janus και τον Jοhn
Γαρίφαλο πετάει στον κόσμο
Και τραγουδάει με ενθουσιασμό
Αδέλφια φίλοι του Jan Palach
Και φοιτητές στο Πολυτεχνείο
Εσείς και αυτοί σ’ έναν αγώνα
Και όλοι μαζί μ’ ένα σκοπό
Σπάστε τα κόκκινα ποτηρια
Σκοτώστε τ’άγριο το θεριό
Στην Παριζιάνικη μπουάτ ξέσπασε γλέντι φοβερό
Συλλογισμένοι τα τσουγγρίζανε κι’ ο Janus με τον John
Τους βλέπει όλους μονιασμένους ενθουσιασμένη η Μαριώ
Σαλτάρει επάνω στο τραπέζι, λευτερώνει στο χορό.
Contributed by Riccardo Venturi - 2024/2/23 - 06:19
Language: Italian
Μετέφρασε στα ιταλικά / Versione italiana / Italian version / Versioners italiana / Italiankielinen versio:
Riccardo Venturi (Ρικάρδος Βεντούρης), 23-2-2024 06:13
Con alcuni interventi chiarificatori di Alexandros Devetzoglou, integrati nel testo
A quanto detto nell’introduzione, occorre aggiungere che tale traduzione è stata effettuata quasi interamente con il gatto Nicco addosso che voleva la pappa, mentre un piccione gli stava beccando i croccantini dalla ciotola. Il gatto Nicco ha però collaborato coscienziosamente alla traduzione. E', del resto, un gatto poliglotta abituato a sentirsi apostrofare in spagnolo, in greco e in svedese.
Riccardo Venturi (Ρικάρδος Βεντούρης), 23-2-2024 06:13
Con alcuni interventi chiarificatori di Alexandros Devetzoglou, integrati nel testo
A quanto detto nell’introduzione, occorre aggiungere che tale traduzione è stata effettuata quasi interamente con il gatto Nicco addosso che voleva la pappa, mentre un piccione gli stava beccando i croccantini dalla ciotola. Il gatto Nicco ha però collaborato coscienziosamente alla traduzione. E', del resto, un gatto poliglotta abituato a sentirsi apostrofare in spagnolo, in greco e in svedese.
Due sacerdoti, un solo Dio e la zingara Mariò
Il bambino era sempre uguale
A Mosca oppure a New York
A uno gli avevan dato nome Janus
E l’altro lo avevan chiamato John
Un’odissea nello stesso tempo
Due sacerdoti, un solo Dio
Quando si è minacciati, la paura è sempre quella:
Non ti può salvare il capo.
In una bettola parigina tra gente di varie etnie
Suonavano chitarre gitane, e Mariò si scatenò infuocata
In un ballo da cecoslovacca e di una bellezza greca
Consacrando nell'identico battesimo sia Janus che John
Lancia garofani verso il pubblico
E canta con entusiasmo
Fratelli, amici di Jan Palach
E studenti del Politecnico
Voialtri e loro in una sola lotta,
E tutti insieme con un solo scopo
Spezzare i bicchieri rossi
Ammazzare la bestia selvaggia
Nella bettola parigino scoppiò una grande festa
Dopo averci pensato su, anche Janus e John si stavano azzuffando
Mariò, entusiasta, li vede tutti quanti raggianti
Salta sopra il tavolo e si libera nella danza.
Il bambino era sempre uguale
A Mosca oppure a New York
A uno gli avevan dato nome Janus
E l’altro lo avevan chiamato John
Un’odissea nello stesso tempo
Due sacerdoti, un solo Dio
Quando si è minacciati, la paura è sempre quella:
Non ti può salvare il capo.
In una bettola parigina tra gente di varie etnie
Suonavano chitarre gitane, e Mariò si scatenò infuocata
In un ballo da cecoslovacca e di una bellezza greca
Consacrando nell'identico battesimo sia Janus che John
Lancia garofani verso il pubblico
E canta con entusiasmo
Fratelli, amici di Jan Palach
E studenti del Politecnico
Voialtri e loro in una sola lotta,
E tutti insieme con un solo scopo
Spezzare i bicchieri rossi
Ammazzare la bestia selvaggia
Nella bettola parigino scoppiò una grande festa
Dopo averci pensato su, anche Janus e John si stavano azzuffando
Mariò, entusiasta, li vede tutti quanti raggianti
Salta sopra il tavolo e si libera nella danza.
Caro Ricardo buonasera ,
mi stai offrendo un enorme piacere , rispolverando situazioni e sentimenti acuti che sono stati i moti fondamentali all’ ispirazione di una canzone nel tempo !
Verso la fine del 1973 , poco dopo all’ invasione di Praga , con un paio di amici a Parigi in serata , ci siamo recati in una piccola bettola che si chiamava allora , “ chez Jiuri “ , erano in due a suonare la chitarra ed un Bella Ragazzona Zingara , tutti di nazionalità Czechoslovaka !
Tra il publico eravamo una trentina di persone più che altro turisti di passaggio dal luogo . Ad un certo punto della serrata tra il vino e suoni di profondi lamenti ad un misto di dialetti e di musica Spagnola si alzò in piedi sulla pedana la nostra Zingara e battendo il ritmo deciso , sia colle sue mani che coi tacchi sul pavimento inebriando al massimo l’ atmosfera in tale modo che siamo stati assopiti dalle sue incitazioni canore , una mistura di rabbia e di rivincita di una tale intensità che me la sono portata per il resto della notte tornato in albergo !
Caro Ricardo , mi rendo conto di quanto sia difficile esprimere precisi momenti descritti in un racconto , la dove invece con una canzone ci si riesce meglio intrecciando nei sui miti i sentimenti tra il concreto e l’ indefinibile contemplando una visione più o meno idonea dell’’ atmosfera !
Detto questo cercherò di rispondere su quei sei punti che mi hai chiesto !
1. …un Odissea nello stesso tempo .
2. …non ti può salvare un capo .
3. …in una bettola Parigina tra gente di varie etnie .
4. …in un ballo da Cechoslovaca e di una bellezza Greca .
5. …consacradoli coll’ identico battesimo sia Janus sia John .
6. …lancia garofani verso il publico .
Cari saluti a Te !
Alex.
mi stai offrendo un enorme piacere , rispolverando situazioni e sentimenti acuti che sono stati i moti fondamentali all’ ispirazione di una canzone nel tempo !
Verso la fine del 1973 , poco dopo all’ invasione di Praga , con un paio di amici a Parigi in serata , ci siamo recati in una piccola bettola che si chiamava allora , “ chez Jiuri “ , erano in due a suonare la chitarra ed un Bella Ragazzona Zingara , tutti di nazionalità Czechoslovaka !
Tra il publico eravamo una trentina di persone più che altro turisti di passaggio dal luogo . Ad un certo punto della serrata tra il vino e suoni di profondi lamenti ad un misto di dialetti e di musica Spagnola si alzò in piedi sulla pedana la nostra Zingara e battendo il ritmo deciso , sia colle sue mani che coi tacchi sul pavimento inebriando al massimo l’ atmosfera in tale modo che siamo stati assopiti dalle sue incitazioni canore , una mistura di rabbia e di rivincita di una tale intensità che me la sono portata per il resto della notte tornato in albergo !
Caro Ricardo , mi rendo conto di quanto sia difficile esprimere precisi momenti descritti in un racconto , la dove invece con una canzone ci si riesce meglio intrecciando nei sui miti i sentimenti tra il concreto e l’ indefinibile contemplando una visione più o meno idonea dell’’ atmosfera !
Detto questo cercherò di rispondere su quei sei punti che mi hai chiesto !
1. …un Odissea nello stesso tempo .
2. …non ti può salvare un capo .
3. …in una bettola Parigina tra gente di varie etnie .
4. …in un ballo da Cechoslovaca e di una bellezza Greca .
5. …consacradoli coll’ identico battesimo sia Janus sia John .
6. …lancia garofani verso il publico .
Cari saluti a Te !
Alex.
Alexandros Devetzoglu - 2024/2/23 - 20:37
@ Alex Devetzoglou
Carissimo Alex, prima di tutto un enorme ευχαριστώ πολύ da parte mia, del gatto Nicco e di tutto questo sito, sia per le tue canzoni che per i chiarimenti che offri. Come puoi vedere, ho integrato le tue osservazioni sui 6 punti nella traduzione: con tutta probabilità, te lo chiederò ancora altre volte per altre canzoni. Grazie ovviamente anche per tutta la storia che sta dietro alla canzone...grazie anche per il video -tra l'altro, trovo la canzone molto bella anche musicalmente. Il video lo ho integrato nell'apposito box. Ancora un carissimo saluto...e alla prossima!
Carissimo Alex, prima di tutto un enorme ευχαριστώ πολύ da parte mia, del gatto Nicco e di tutto questo sito, sia per le tue canzoni che per i chiarimenti che offri. Come puoi vedere, ho integrato le tue osservazioni sui 6 punti nella traduzione: con tutta probabilità, te lo chiederò ancora altre volte per altre canzoni. Grazie ovviamente anche per tutta la storia che sta dietro alla canzone...grazie anche per il video -tra l'altro, trovo la canzone molto bella anche musicalmente. Il video lo ho integrato nell'apposito box. Ancora un carissimo saluto...e alla prossima!
Riccardo Venturi - 2024/2/23 - 21:36
Caro Ricardo ,
una sorpresa dell’ ultima ora , mi è stata spedita da un amico dall’ Italia :
Un giovane a trasmesso sul YouTube il disco completo !
Li ci troverai Tu due canzoni adatte al antiwarsogs
1. Quando risplenderà il tuo sole
2. Io la chiamai libertà
ALEX DEVEZOGLU - ( - Ricordi SMRP 9077 – 1971 - ) - FULL ALBUM
una sorpresa dell’ ultima ora , mi è stata spedita da un amico dall’ Italia :
Un giovane a trasmesso sul YouTube il disco completo !
Li ci troverai Tu due canzoni adatte al antiwarsogs
1. Quando risplenderà il tuo sole
2. Io la chiamai libertà
ALEX DEVEZOGLU - ( - Ricordi SMRP 9077 – 1971 - ) - FULL ALBUM
Alexandros DEVETZOGLOU - 2024/2/23 - 22:05
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
[1973]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Alexandros Devetzoglou / Αλέξανδρος Δεβετζόγλου
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel: Alexandros Devetzoglou / Αλέξανδρος Δεβετζόγλου
Ancora dal blog di Alex Devezoglu, una canzone per la quale, se legge, chiedo l'aiuto di Alex stesso. Prendendo per assunto che sia ispirata a qualcosa cui Alex ha partecipato di persona (non credo possa essere altrimenti), occorrerebbe un po’ situarla, chiarirne il contesto e, in pratica, raccontarne la storia. Appare, come si dice dalle mie parti, come una “ribongia” in pieno stile anni ‘70 in una boîte parigina (che Alex traslittera fedelmente μπουάτ), ma con componenti di fratellanza nella lotta contro le dittature (la ragazza cecoslovacca e Jan Palach, il Politecnico…). La canzone è, del resto, del 1973. Un gran casino, con gente che vola in piscina, garofani che planano e Mariò (ma è la cecoslovacca?) che si scatenza nella danza saltando persino sul tavolo… ma Janus e John, che prima finiscono buttati in piscina e poi si azzuffano pure loro, erano davvero due preti? Insomma, caro Alex, ci vuoi assolutamente tu per raccontare tutte queste cose. Nella traduzione italiana che ho fatto, avevo messo qualche nota testuale esplicativa, ma ci ho integrato gli interventi di Alex che ha raccontato e chiarito tutta la storia della canzone. [RV]