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unòrsominòre
Language: Italian


unòrsominòre

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(2017)

dall''Ep "Analisi logica"

 unòrsominòre


Il testo di questa incredibile invettiva in canzone, che fa sembrare l'Avvelenata una canzoncina innocua, non si trovava da nessuna parte. Abbiamo provato a trascriverla ma ci sono ancora delle parti mancanti per cui chiediamo aiuto.

Arrivate ad ascoltare fino in fondo, ci sono un paio di strofe assolutamente in tema con il nostro sito.
I nobili restaurano privilegi ancien regime
Disparità in progressione esponenziale
E tu mi chiedi ancora
che male c'è a guardare la partita
Ma davvero non l'hai ancora capito?
Comunque, ricorda,
che io le spiegazioni le ho già date
io le mie canzoni migliori
le ho già scritte e cantate.

Perché a cantare non convinci mai nessuno
se non chi è convinto di già
ehi, voi comunisti
fino a quando non ci avete il conto in banca,
atei fino a quando non vi viene un brutto male
o vi sposate nella cattedrale.
Alternativi fino a quando non vi fanno
l'intervistina su Vanity Fair
fare i punk su Vanity Fair
e X-Factor

E voi che avete un senso critico da scuola elementare
Per voi tutte le cose hanno il medesimo valore
Nanni Moretti, Lo Stato Sociale, i Joy Division,
Colapesce, ... Pasolini Godard,
Wes Anderson, The .., la Carrà
Un post su Facebook, una foto su Instagram
Sorrido sempre, ciao, e viva la mia città

E voi, post moderni per forza,
senza stile né cultura
Voi che elargite l'aggettivo geniale
ad ogni cazzatina appena carina

O voi che ritenete ancora
che onore sia una bella parola
Voi che mandate sempre in vacca
qualsiasi discussione
perché non sapete ragionare
figuriamoci parlare
malati cronici di dissociazione cognitiva.
Non rinunciate mai a niente,
se non per interesse o per paura.

E voi che vi piace immaginarvi progressisti,
ma certo con il giusto limite in tutte le cose,
sennò poi tocca fare lo sforzino,
quindi meglio inventarsi ancora scuse.

Ad esempio per continuare
a riempire il mondo di merda
e massacrare animali,
piuttosto che provare a cambiare l'un per cento
delle vostre inutili abitudini sociali.

E voi puntate il dito
quando viene facile,
ma come siete lesti
a difendere le vostre porcherie
non appena si parla di voi,
non appena riguarda anche voi.

E le feste della birra artigianale,
la birra e la salsiccia come discorso culturale
e l'importante è fare
non importa cosa o come

E ridete, bevete, e scattate, postate
e volete ballare, ballare, ballare
voi volete ballare, ballare, ballare, ballare
e voi volete ballare, volete ballate, ballare, ballare,
ballare e farvi fotografare
col bicchiere di plastica in mano
tutti sorridenti ed abbracciati
in un qualsiasi locale sempre uguale.

E voi vi meritate la musica banale di questi anni
e tutti questi piccoli cantanti senza idee
queste canzoni che ascoltate
e subito dimenticate perché poi sono noiose come voi
in questi anni senza slanci e senza eroi.

Ma Vasco, vecchio e stanco, che canta metallaro
non è forse più vero di tutti i pivellini
sulle collinette dell'idroscalo.

E poi ci siete voi che chiedete di pregare
per i morti delle bombe
esplose per il vostro Dio cristiano,
o per Allah
Voi che conoscete solo il vostro pianerottolo
E blaterate di confini, cultura e identità

E voi che pensate che la soluzione
sia non guardare mai
E siete convinti che se state male
è colpa di chi sta peggio di voi.

Ma voi non studiate, non leggete,
non approfondite,
ma fate analisi da sociologi, da economisti,
da politologi, da scienziati
e se vi viene un pensiero
credete sia gagliardo
perché non aprite mai un libro
e arrivate con un leggerissimo ritardo
ma prima che veniste al mondo
era già stato analizzato,
ribadito e confutato
tipo un miliardo di volte

E voi vi meritate la simpatia
come metro di giudizio
che poi è così che piace a voi.
Vi meritate tutte le leggi peggiori
di questo orrendo decadenza fine impero
che non vuol finire mai

Vi siete meritati Moro, Forlani,
Andreotti, De Michelis, Craxi,
Berlusconi, Brunetta, Schifani, Castelli, la Mussolini,
Renzi, Salvini, la Boldrini, la Maria, la Boschi la Lorenzin

Vi meritate questi giornalisti infami
che naturalmente sono proprio uguali a voi
approssimativi, distratti, ignoranti, e faziosi
e pericolosi

Voi che ancora scoppiate petardi
perché siete bulletti e cafoni
e perché vi piace il botto
e vi fa sentire maschi
e poi lo insegnate ai vostri figli
poveri cristi

Come era nel giusto Giorgio
quando cantava scuro
che è la lontananza
l'unica vendetta
l'unico perdono

Vi lascio questo mondo
fatene quel che vi pare,
fino a quando non sarà lui
a stancarsi
di sopportare.

E se non l'hai capito
sto parlando di te
Se non l'hai capito
sto parlando di te
sto parlando di te
sto parlando di te
sto parlando di te

Contributed by Lorenzo - 2024/2/3 - 23:50




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