Language   

Language: Arabic


Mayssa Jallad / ميساء جلّاد

List of versions


Related Songs

Baynana
(Mayssa Jallad / ميساء جلّاد)
Markaz Ahmar (December 6 suite)
(Mayssa Jallad / ميساء جلّاد)
Holiday Inn (March 21 to 29)
(Mayssa Jallad / ميساء جلّاد)



2023
Marjaa: The Battle of the Hotels (Ruptured Records)
The Battle of the Hotels

“Marjaa: The Battle of the Hotels” è un album cupo e lunare: come potrebbe essere diversamente considerato che il punto di partenza è la ricerca condotta dalla sua autrice Mayssa Jallad su un episodio della guerra civile in Libano accaduto tra il 1975 e il 1976.
La “Battaglia degli hotel” si svolse nel quartiere alberghiero di Minet-el-Hosn nel centro di Beirut, dove ebbe luogo una delle prime battaglie della guerra civile per il possesso di un piccolo complesso alberghiero, il St. Charles City Center, adiacente alla zona del lungomare della Corniche sul Mediterraneo, e si diffuse rapidamente in altre zone del centro di Beirut. Le battaglie venivano combattute con pesanti scambi di razzi e colpi di artiglieria dai vari tetti e stanze degli hotel dai cecchini. Il quartiere comprendeva una serie di alberghi moderni, costruiti durante il boom economico del Libano tra la metà degli anni '60 e l'inizio degli anni '70. Tra questi c'era anche l'Holiday Inn. L'area divenne il simbolo della ricchezza del Libano nel periodo precedente la guerra civile, nel panorama in rapida crescita di Beirut. Nell'ottobre del 1975, il quartiere alberghiero divenne strategicamente importante per la sua vicinanza al mare e l'Holiday Inn in particolare divenne un trofeo simbolico nella battaglia. Altri edifici a più piani tatticamente preziosi nel distretto includevano Burj al-Murr ancora incompiuto, tra gli edifici più alti di Beirut. Insieme agli alberghi vicini, questi edifici sovrastavano i quartieri residenziali delle zone adiacenti, dove vivevano sia cristiani che musulmani. Il 26 ottobre, gli scontri si estesero al quartiere degli Hotel con un feroce scontro a fuoco di cinque giorni e la situazione peggiorò ulteriormente il 28 ottobre, quando vi fu una sparatoria sui gradini del Parlamento nel territorio controllato dai cristiani ad opera di un'auto di miliziani musulmani che riuscì a raggiungere il palazzo del Parlamento e aprì il fuoco sui deputati mentre lasciavano l'edificio. Ma il 29 ottobre, il primo ministro chiese un cessate il fuoco per consentire l'evacuazione del personale e dei residenti intrappolati negli alberghi, come l'Holiday Inn, che ospitava più di 200 persone, la maggior parte delle quali turisti. All'operazione di evacuazione seguì l’immediata ripresa dei combattimenti. Un altro cessate il fuoco fu concordato il 31 ottobre per consentire agli sfollati di tornare a riprendere le loro cose. Tra alterne vicissitudini e sanguinosi combattimenti, alla fine della battaglia Beirut venne divisa dalla Linea Verde, durata 15 anni, in “Est” e “Ovest”, limitando il movimento e la comunicazione e creando una divisione violenta di cui ancora oggi si risente. Con “Marjaa: The Battle of the Hotels” Jallad sublima la distruzione della guerra civile libanese in un originale, suggestivo album in due parti. Nella prima parte, Dahaliz, composta da sei tracce, Jallad immagina una passeggiata in città in un tentativo non riuscito di seguire una vecchia mappa. In questo itinerario tra i corridoi tortuosi (“Dahaliz”) della città, distrutti dall’evoluzione urbana a partire dagli anni '60, è accompagnata dalla musicista Youmna Saba.
Grattacieli vuoti ricordano un passato turbato dalla violenza dei cecchini mentre il presente è incarnato da immobili di lusso vuoti, voluti da potenti signori della guerra nel frattempo diventati politici ed oggi alle leve del potere. Nella seconda parte, Maaraka, costituita da altre sei tracce, si snoda il racconto storico e Jallad immagina di abitare in un edificio della Battaglia degli Hotel, mentre gli eventi si svolgono. Definisce le milizie combattenti Blues e Reds, rispettivamente il Fronte libanese (nazionalisti cristiani) e il Movimento nazionale libanese (sinistra filo-palestinese), disegnando una mappa della battaglia attraverso il testo delle canzoni. Sary Moussa produce la conclusione della battaglia in “Holiday Inn (21-29 march)”, il cui esito, storicamente, è sancito dalla definitiva separazione della città di Beirut. La voce di Mayssa Jallad gioca in modo centrale nell’album e libera intonazioni folk a volte imprevedibili, è dolente, intima, a tratti come un lamento funebre, ha un incedere triste ma al tempo stesso tenero e lucido che in alcuni episodi si fa spoken word. La sua voce delicata è accompagnata da chitarra acustica e sintetizzatore con l’aggiunta, a tratti, di sonorizzazioni belliche. L’album è disponibile come release digitale e in vinile in edizione limitata in cui è inclusa una mappa di Beirut del 1975, che mostra gli edifici chiave della "Battaglia degli hotel". Tutti i testi delle dodici tracce sono di Mayssa Jallad mentre la parte musicale è composta insieme a Fadi Tabbal.
blogfoolk.com





Per finire “Al Irth” in cui il suono di un metallofono apre alla voce.
كانتْ أولُ حرب ِ أبراج ٍ في العالمِ
يَدرُسونَها في الجيش الأمريكي
ورِثناها
في حاضرنِا العنيفِ
حاولوا محوَها في اتفاقِ الطائفِ
وفي مشروع ِ وسطِ بيروتَ التجاريِّ
ضاعت خريطتي من يدي
وضاع الناس في أحياء الآخرين
...
انتهتِ المعركةُ في آذارِ ستةٍ وسبعين
وانتهت معاركٌ أخرى وانتهى غزوُ اسرائيل
ولكنَّ الحربَ لم تنتهِ
لكنَّ الحربَ لن تنتهــــــــيْ
ما دُمنا نصوتُ للحمرِ والزرقِ في البرلمانِ
لن تنتهي

Contributed by Dq82 - 2024/1/20 - 13:07



Language: English

Traduzione inglese da bandcamp
And it was the first highrise urban battle in the world
A case study for the American Military
We inherited it
In our violent present
They tried to erase it in the Taef Agreement
And in the Solidere project
The battle ended in March 76
But the war did not end
Other battles ended and the Israeli invasion ended
But the war did not end
The war will not end
As long as we vote for the Reds and Blues

Contributed by Dq82 - 2024/1/20 - 13:07




Main Page

Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org