Io che ho visto terra bruciare
e la gente che mi entrava in casa
io che ho visto tutto
oggi sono vero
Ed ho visto un uomo e una campana
stare insieme e gridare per ore
ieri ho visto il mare
oggi sono stanco
Ma voglio di più
di quello che vedi
voglio di più
di questi anni amari
sai che non striscerò
per farmi valere
vivrò così
cercando un senso anche per te
Ed ho visto prestare le mani
solo in cambio di un po' di rumore
mentre a Sud il caldo t'ammazza
e hai voglia di cambiare
Ed ho visto morire bambini
nati sotto un accento sbagliato
ieri mi sono incazzato
ed oggi sono vero
Ma voglio di più
di quello che vedi
voglio di più
di questi anni amari
sai che strillerò
per farmi valere
sarò così
sempre pronto a dire no
Ma voglio di più
di quello che vedi
voglio di più
di questi anni amari
sai che non striscerò
per darti colore
vivrò così
cercando un senso anche per te.
e la gente che mi entrava in casa
io che ho visto tutto
oggi sono vero
Ed ho visto un uomo e una campana
stare insieme e gridare per ore
ieri ho visto il mare
oggi sono stanco
Ma voglio di più
di quello che vedi
voglio di più
di questi anni amari
sai che non striscerò
per farmi valere
vivrò così
cercando un senso anche per te
Ed ho visto prestare le mani
solo in cambio di un po' di rumore
mentre a Sud il caldo t'ammazza
e hai voglia di cambiare
Ed ho visto morire bambini
nati sotto un accento sbagliato
ieri mi sono incazzato
ed oggi sono vero
Ma voglio di più
di quello che vedi
voglio di più
di questi anni amari
sai che strillerò
per farmi valere
sarò così
sempre pronto a dire no
Ma voglio di più
di quello che vedi
voglio di più
di questi anni amari
sai che non striscerò
per darti colore
vivrò così
cercando un senso anche per te.
Contributed by Lorenzo - 2024/1/5 - 15:16
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Album: Nero a metà
Tastiere: Ernesto Vitolo
Basso: Gigi De Rienzo
Batteria: Agostino Marangolo
Ieri erano 9 anni dalla morte di Pino Daniele. Vogliamo ricordarlo ancora con questa bella canzone tratta da un album perfetto, il terzo, che si intitolava "Nero a metà". Pino aveva solo 25 anni quando scriveva simili capolavori.
La canzone è tetra e forte di toni di denuncia, tra bambini che muoiono perché nati sotto un accento sbagliato o mani prestate alla violenza ben prima del successo di Gomorra. Il ritornello è più di un ritornello, è un programma umano, una dichiarazione di vita, di speranza, di rabbia: «Ma voglio di più/ di quello che vedi/ voglio di più/ di questi anni amari/ sai che non striscerò/ per farmi valere/ vivrò così cercando un senso anche per te».
Volere di più: è possibile vivere diversamente? Volere di più, volere un brandello di felicità.
È possibile crescere in una città o in un mondo in cui non ci si riconosce e adeguarsi? In fin dei conti Napoli è una metafora: una delle città più belle del mondo, dove però essere giovani equivale a non aver speranze (se non nell’emigrare), non è però forse lo stesso luogo in cui tutti crescono e vivono? Vivere non è forse “volere di più di quello che vedi” anche a Milano o Venezia o Roma? Ma in questa benedetta realtà c’è o non c’è quello che desideriamo? «Vivrò così, cercando un senso anche per te», dice Pino Daniele, segno di speranza che diventa dignità, magari piena di rabbia, ma sempre autentica. Speranza, dignità, rabbia, autenticità.
da WALTER'S PLAYLIST/ Voglio di più di Pino Daniele di Walter Gatti - Il Sussidiario