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La vera storia

Albionics
Language: Italian



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Questa è "la vera storia" della prima festa della birra della storia.
In Francia, a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, si diffonde l'ordine monastico dei Frati Cistercensi della Stretta Osservanza, detti anche Monaci Trappisti.
Alcuni dei loro monasteri sono rinomati per la produzione di birra, queste preziose bevande vengono appunto chiamate birre trappiste.
Ma la regola vieta ai frati di assaggiare qualunque bevanda alcolica, quindi i monaci non possono assaporare le bionde che producono con il loro duro lavoro.
Finché un giorno i trappisti si ribellano... rovesciano l'ordine costituito e danno vita alla prima festa della birra della storia.
Nel gruppo di monaci ribelli troviamo anche Martino, frate sagrestano addetto a suonare le campane, in modo da mandare messaggi al vicino villaggio.
Solo che quando Martino dorme è molto difficile svegliarlo...

Fino ad oggi questa storia era andata perduta, solo una piccola parte è sopravvissuta, arrivando fino ai nostri giorni sotto forma di canzone per bambini.
Siamo trappisti, monaci birrai
però non possiamo bere mai
solo l’abate in tutta libertà
può assaggiare con impunità
quelle bionde così invitanti
dalle fragranze inebrianti

Ma in un giorno d’inizio estate
viene sgozzato l’odiato abate
basta con rigide regole di vita
si dia una festa per la dipartita
dov’è quell’idiota del sagrestano
tocca a lui darci una mano

Smettila imbecille di dormire
corri svelto al campanile
avverti, presto, il villaggio
siano le campane come un messaggio

Fra Martino campanaro
dormi tu, dormi tu
suona le campane, suona le campane
din don dan, din don dan

L’abbazia diventa luogo di perdizione
birre spillate in continuazione
tresche tra monaci e contadine
suoni di liuto e danze proibite
la Certosa ora è famosa
come dissoluta e licenziosa

Ma ben presto questo gran casino
giunse alle orecchie del vescovo vicino
egli inviò delle truppe speciali
per punire quei brutti maiali
dov’è quell’idiota del sagrestano
tocca a lui darci una mano

Smettila imbecille di dormire
corri svelto al campanile
avverti, presto, il villaggio
dobbiam sfuggire al linciaggio

Fra Martino campanaro
dormi tu, dormi tu
suona le campane, suona le campane
din don dan, din don dan

Ogni singolo frate fu impiccato
il peccato estinto, dal fuoco mondato
solo Martino fu risparmiato
sagrestano sordo e ritardato
il vescovo insabbiò la vera storia
quella che stasera vi ho raccontato

Fra Martino campanaro
dormi tu, dormi tu
suona le campane, suona le campane
din don dan, din don dan

Contributed by Dq82 - 2023/11/10 - 16:38




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