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فكر بغيرك

Mahmud Darwish / محمود درويش
Langue: arabe


Mahmud Darwish / محمود درويش

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fakr baġīrk
[2005]

شعر / Poesia / שירה /A Poem by / Poésie / Runo :
Maḥmūd Darwīsh

موسيقى / Musica / לחן / Music / Musique / Sävel :
1. Nai Barghouti
2. @U0SSN
3. Samih Choukeir
4. Marcel khalife

Middle East credit to: Paolo Pellegrin
Middle East credit to: Paolo Pellegrin



Dalla raccolta Come fiori di mandorlo o più lontano [كزهر اللوز أو أبعد] , pubblicato nel 2005.

In inglese : Almond Blossoms and Beyond
In francese : Comme des fleurs d'amandier ou plus loin
In ebraico: כפרחי השקד או רחוק יותר
وأنتَ تُعِدُّ فطورك، فكِّر بغيركَ [1]
لا تَنْسَ قوتَ الحمام

وأنتَ تخوضُ حروبكَ، فكِّر بغيركَ
لا تنس مَنْ يطلبون السلام

وأنتَ تسدد فاتورةَ الماء، فكِّر بغيركَ
مَنْ يرضَعُون الغمامٍ

وأنتَ تعودُ إلى البيت، بيتكَ، فكِّر بغيركَ
لا تنس شعب الخيامْ

وأنت تنام وتُحصي الكواكبَ، فكِّر بغيركَ
ثمّةَ مَنْ لم يجد حيّزاً للمنام

وأنت تحرّر نفسك بالاستعارات، فكِّر بغيركَ
مَنْ فقدوا حقَّهم في الكلام

وأنت تفكر بالآخرين البعيدين، فكِّر بنفسك
قُلْ: ليتني شمعةُ في الظلام
[1] Transcription according to DIN 31635
Trascrizione a norma DIN 31365

waʾnta tuʿiddu faṭūrk, fakkir baġīrka
lā tansa qawta alḥamām

waʾnta taḳūḍu ḥarūbka, fakkir baġīrka
lā tans man yaṭlbūn assalām

waʾnta tasdd fatūrata almāʾ, fakkir baġīrka
man yarḍaʿūn alġamāmin

waʾnta taʿūdu ʾilā albayt, baytka, fakkir baġīrka
lā tans šaʿb alḳayām

waʾnt tanām watuḥṣī alkawākba, fakkir baġīrka
ṯammata man lam yajd ḥayyzan lalmnām

waʾnt taḥrrar nafsk bālāstʿārāt, fakkir baġīrka
man faqdū ḥaqqahm fī alkalām

waʾnt tafkr bālaʾāḳrīn albaʿīdīn, fakkir banfsk
qul: laytnī šamʿatu fī aḓḓalām

envoyé par Riccardo Gullotta - 13/10/2023 - 06:00




Langue: italien

Traduzione italiana / الترجمة الإيطالية / Italian translation / תרגום לאיטלקית / Traduction italienne / Italiankielinen käännös :
Libreriamo
PENSA AGLI ALTRI

Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.

Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.

Mentre paghi la bolletta dell'acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.

Mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.

Mentre dormi contando i pianeti, pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.

Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.

Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e di': magari fossi una candela in mezzo al buio.

envoyé par Riccardo Gullotta - 13/10/2023 - 06:05




Langue: hébreu

תרגום עברי / Traduzione in ebraico / الترجمة العبرية / Hebrew translation / Traduction en hébreu / Hepreankielinen käännös:

Shalom Hartman Institute , from 2021 Summer Symposium on a Torah of Possibility for an Uncertain Future, “with hope, love, and compassion”.

Poetic Conversations and Multiple Narratives: Listening to Israeli Jews and Palestinian Israeli Arabs
חשוב על זולתך

שאתה מכין את ארוחת הבוקר שלך, חשוב על זולתך
]אל תשכח את מזוןהיונים[
...כשאתה מנהל את מלחמותיך, חשוב על זולתך
]אלתשכח את שוחריהשלום[
כשאתה משלם את חשבון המים, חשוב על זולתך
]אלתשכח את מי שיונק מיעננים[
כשאתה שב אל הבית, ביתך, חשוב על זולתך
]אלתשכח את עם-האוהלים[
כשאתה ישן ומונה את הכוכבים, חשוב על זולתך
]ישמי שאינו מוצא מקום לשינה[
כשאתה נותן דרור לנפשך בהשאלות, חשוב על זולתך
]חשוב על אלה שאיבדו זכותם למילים[
כשאתה מהרהר באחרים הרחוקים, חשוב על עצמך
]אמור: הלוואי שהייתי נר בחשכה ]

envoyé par Riccardo Gullotta - 13/10/2023 - 13:18




Langue: persan

ترجمه فارسی / الترجمة الفارسية / Traduzione persiana / תרגום לפרסית / Persian translation / Traduction persane / Persiankielinen käännös:
ericksr5
به دیگران هم فکر کن

همچنان که صبحانه ات را آماده میکنی، به دیگران هم فکر کن
غذای کبوتر را فراموش نکن

همچنان که در جبهه های جنگ درگیر میشوی، به دیگران هم فکر کن
کسانی را که در پی صلح هستند فراموش نکن

همچنان که قبض آبت را پرداخت میکنی، به دیگران هم فکر کن
به آن هایی که سقف شان آسمان ابری است

هم چنان که به خانه میروی، خانه ی خودت، به دیگران هم فکرکن
مردمی را که در چادر ها هستند فراموش نکن

همچنان که می خوابی و ستارگان را می شماری، به دیگران هم فکر کن
کسانی که جایی برای خوابیدن ندارند

همچنان که با استعاره ها خودت را رها میکنی، به دیگران هم فکر کن
کسانی حق سخن گفتن شان را از دست داده اند

هم چنان که به دیگرانی که در تبعید به سر می برند فکر میکنی، به خودت فکر کن
بگو: چه میشد اگر شمعی در تاریکی بودم؟!

envoyé par Riccardo Gullotta - 13/10/2023 - 13:21




Langue: anglais

English translation / الترجمة الإنجليزية / Traduzione inglese / תרגום לאנגלית / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös :
Mohammed Shaheen
THINK OF OTHERS

As you prepare your breakfast, think of others
(do not forget the pigeon's food).

As you conduct your wars, think of others
(do not forget those who seek peace).

As you pay your water bill, think of others
(those who are nursed by clouds).

As you return home, to your home, think of others
(do not forget the people of the camps).

As you sleep and count the stars, think of others
(those who have nowhere to sleep).

As you liberate yourself in metaphor, think of others
(those who have lost the right to speak).

As you think of others far away, think of yourself
(say: “If only I were a candle in the dark").

envoyé par Riccardo Gullotta - 13/10/2023 - 13:22




Langue: français

Traduction française / الترجمة الفرنسية / Traduzione francese / תרגום לצרפתית / French translation / Ranskankielinen käännös:
Elias SANBAR
PENSE AUX AUTRES

Quand tu prépares ton petit-déjeuner,
pense aux autres.
(N'oublie pas le grain aux colombes.)

Quand tu mènes tes guerres, pense aux autres.
(N'oublie pas ceux qui réclament la paix.)

Quand tu règles la facture d'eau, pense aux autres.
(Qui tètent les nuages.)

Quand tu rentres à la maison, ta maison,
pense aux autres.
(N'oublie pas le peuple des tentes.)

Quand tu comptes les étoiles pour dormir,
pense aux autres.
(Certains n'ont pas le loisir de rêver.)

Quand tu te libères par la métonymie,
pense aux autres.
(Qui ont perdu le droit à la parole.)

Quand tu penses aux autres lointains,
pense à toi.

envoyé par Riccardo Gullotta - 13/10/2023 - 13:25




Langue: espagnol

Traducción Española / الترجمة الاسبانية / Traduzione spagnola / תרגום ספרדי / Spanish translation / Traduction espagnole / Espanjankielinen käännös:
Club de la Cultura Árabe
PIENSA EN LOS OTROS

Cuando te prepares tu desayuno,
Piensa en los otros
“No olvides alimentar a las palomas”.

Cuando te enzarces en tus guerras,
Piensa en los otros
“No olvides a quienes piden paz”.

Cuando pagues la factura del agua,
Piensa en los otros
“Hay quienes maman de las nubes”.

Cuando vuelvas a casa, a tu casa,
Piensa en los otros
“No olvides al pueblo que vive
en campos de refugiados”.

Cuando te vayas a dormir contando estrellas,
Piensa en los otros
“Hay quienes no hallan lugar para dormir”.

Cuando te liberes a vos mismo
Empleando metáforas,
Piensa en los otros
“Los que han perdido el derecho a la palabra”.

Cuando pienses en los otros lejanos,
Piensa en ti mismo
Di: Ojalá yo sea una vela en la oscuridad."

envoyé par Riccardo Gullotta - 13/10/2023 - 13:26


Un bellissimo testo, quello di Mahmud Darwish, senz’altro. Nella pratica, però, ciò che è avvenuto in “Terrasanta” ha seguito il corso consueto. Vale a dire: nazionalismi contrapposti, la farsa delle “trattative di pace”, l’eliminazione sistematica -da una parte e dall’altra- di chi a tale pace tentava autenticamente di dedicarsi, la riduzione in miseria totale delle classi più povere di entrambi gli schieramenti e la presa del potere da parte dei più reazionari fanatismi “religiosi”, che -ovviamente- del nazionalismo fanno la loro arma principale, il collante di società altrimenti disgregate. In questa situazione, oramai, non ha più nessun senso parlare di “pace”: quando al potere sono destre fanatiche e delinquenziali assolutamente speculari, rappresentanti in loco di interessi contrapposti assai più vasti e tesi al famoso “nuovo ordine” che è già in atto, è possibile soltanto una guerra di annientamento reciproco, di eliminazione totale dei “popoli” e delle “nazioni” nemiche. Più vado avanti nella mia vita, più odio visceralmente queste due parole. Parole come quelle di Mahmud Darwish sono soltanto belle parole che si è prese il vento.

Riccardo Venturi - 13/10/2023 - 11:37


Razionalmente la posizione di Riccardo Venturi non si può mettere in discussione, è empirica, basata sulla realtà, anzi è realtà essa stessa. Con un ulteriore passo razionale potremmo aggiungere che la guerra e il sacro, un suo terreno di coltura, sono annidati nel complesso genetico dell’ Homo sapiens, nel suo genoma. In sintesi: pace e solidarietà sono parole belle per anime belle.
Con qualcosa che di razionale ha poco io mi ostino a scommettere. Voglio scommettere su un futuro molto lontano in cui il cervello rettiliano si ridurrà dopo un processo evolutivo a favore dell’altra materia cerebrale al punto da non condizionare più le altre funzioni umane.
Diceva Hugo, laicamente, che l’anima ha illusioni come gli uccelli le ali. Nell’ orizzonte evanescente di un deserto devastato io continuo a inseguire un colpo d’ala.

Riccardo Gullotta - 13/10/2023 - 13:09


Forse la mia è soltanto un differente tipo di utopia. All’utopia della “pace” ho smesso di credere da un bel pezzo, potrà sembrare duro e disumano ma è così e non ho intenzione di nasconderlo, e di nascondermi. Se c’è un’utopia in cui credo, e che ritengo valga la pena di essere praticata senza ripensamenti, è quella dell’opposizione senza sconti proprio a questa “pace” che non significa nulla nell’attesa che il “cervello rettiliano” si evolva nel senso da te auspicato, Riccardo. E’ bello e assai nobile che tu insegua ancora quel colpo d’ala, ma nel frattempo la costruzione del “nuovo ordine” procede spedita ed in tutti i modi possibili. Utopia per utopia, e poiché non credo affatto che il cervello rettiliano si evolverà in alcun modo, c’è soltanto da sperare (chi visse sperando…) che, prima o poi, l’essere umano si accorga delle gigantesche, immense, smisurate prese per il culo che certi suoi simili gli stanno ammannendo da centinaia di migliaia di anni. E guarda che non voglio parlare di “natura umana”, di “rivoluzione interiore” o di altre simili amenità di filosofi da Penny Market. L’utopia è rappresentata dal famoso “giorno in cui” l’umanità intera smetterà di andar dietro a dèi armati, a economie, ad accumuli, al lavoro, al denaro. Non credo esistano attualmente segnali in tale senso, ma l’alternativa è la distruzione totale di questo pianeta -nel quale, è bene ricordarlo, la specie “homo sapiens” (?!?!?) è una sparuta minoranza. Disgraziatamente, a questo punto non è più questione di semplice autodistruzione o estinzione della razza umana: con essa se ne andrà via tutto questo pianeta, vittima di cupidigia, denaro e dèi in gran parte derivati da terribili favolette mediorientali. Questo vale per tutte le situazioni, ma non credo sia un caso che tutto questo accada in grande stile proprio nella terra che ha dato origine alle più gettonate di queste favolette. Favolette che hanno ricoperto di una patina “mistica” le vecchie, eterne brame di potere, di denaro, di guerra e di morte. Solo quando tutto questo verrà rifiutato, in massa, ci sarà una qualche speranza. Per gli “altri mondi” abbiamo barattato questo che abbiamo, proprio come il biblico Esaù barattò la primogenitura (e la primogenitura non era uno scherzetto!) per un piatto di zuppa di lenticchie. Saluti cari.

Riccardo Venturi - 13/10/2023 - 21:05


Primogenitura: Esaù ed il piatto di lenticchie.
Caro Riccardo partendo da" Pensa agli altri" tu concludi le riflessioni con Esaù.
Mi è capitato di nascere gemello e avrei barattato anche io la primogenitura con un piatto di lenticchie perché avrei evitato il servizio militare che ai miei tempi nel 1974 concedeva l esonero al 3 figlio se i primi 2 lo avevano già fatto. Così io mi feci un anno di naia e mio fratello gemello andò all università.
Abbasso la primigenie

Paolo Rizzi - 28/3/2024 - 15:45




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