Figlio mio diletto e caro, prematura è la partenza,
tu vai via, io resto senza la gran parte del mio cuor,
un destino infame e raro t'aspettava in quel mercato,
cosa sia il più vile agguato tu non lo sapevi ancor,
figlio mio diletto e caro, rivederti in quello stato!,
il respiro m'è mancato e son morta insieme a te.
Io vorrei che fosse un faro la giustizia e invece densa
mi si impone l'evidenza che giustizia non ce n'è,
ho il coraggio per insistere e portare la mia accusa,
il mio sguardo è da medusa ma di sdegno par che vibri,
figlio mio diletto e caro, non avresti mai pensato
che quest'Universo ingrato disprezzasse la virtù,
anche un naufrago nel mare muore solo e abbandonato,
ma nel corpo tuo straziato c'è la meglio gioventù.
Figlio mio diletto e caro, quanto è dura la partenza,
tu vai via, però l'essenza porteremo dentro al cuor,
non si può stare a guardare, rassegnarsi alla violenza,
se il silenzio è una sentenza, parleremo noi per te,
ciò che tutti ci fa vivere è dar senso a questo mondo,
quel che agli occhi si nasconde non si troverà nei libri.
Finché ho forza per insistere vi ripeterò l'accusa:
“d'una madre non s'abusa, solo il vero rende liberi”.
Finché ho forza per insistere vi ripeterò l'accusa:
“non c'è dubbio, non c'è scusa solo il vero rende liberi”.
tu vai via, io resto senza la gran parte del mio cuor,
un destino infame e raro t'aspettava in quel mercato,
cosa sia il più vile agguato tu non lo sapevi ancor,
figlio mio diletto e caro, rivederti in quello stato!,
il respiro m'è mancato e son morta insieme a te.
Io vorrei che fosse un faro la giustizia e invece densa
mi si impone l'evidenza che giustizia non ce n'è,
ho il coraggio per insistere e portare la mia accusa,
il mio sguardo è da medusa ma di sdegno par che vibri,
figlio mio diletto e caro, non avresti mai pensato
che quest'Universo ingrato disprezzasse la virtù,
anche un naufrago nel mare muore solo e abbandonato,
ma nel corpo tuo straziato c'è la meglio gioventù.
Figlio mio diletto e caro, quanto è dura la partenza,
tu vai via, però l'essenza porteremo dentro al cuor,
non si può stare a guardare, rassegnarsi alla violenza,
se il silenzio è una sentenza, parleremo noi per te,
ciò che tutti ci fa vivere è dar senso a questo mondo,
quel che agli occhi si nasconde non si troverà nei libri.
Finché ho forza per insistere vi ripeterò l'accusa:
“d'una madre non s'abusa, solo il vero rende liberi”.
Finché ho forza per insistere vi ripeterò l'accusa:
“non c'è dubbio, non c'è scusa solo il vero rende liberi”.
envoyé par marziaschenetti - 21/9/2023 - 15:57
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[2021]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gianfranco Domizi - Marzia Schenetti
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