Gaetano Bresci o Rino Gaetano

[2021]
Remigio Furlanut - Antonio Moscaretti
Producer: Antonio Moscaretti
Released on: 2021-06-17
Production Manager, A And R Administrator, Music Arranger: Antonio moscaretti
Author: Remigio Furlanut
Music Publisher: Invidia Music Publishing





Nonostante il cognome (“Furlanut” significa, alla lettera, “friulanino”...), Remigio Furlanut è di Taranto. E chissà (lo ignoro, ovviamente) che non sia figlio o discendente di un “qualcuno” che fece l’emigrazione all’incontrario, dal Friuli a Taranto, per andare a lavorare -e magari a morire- all’acciaieria ILVA. Gaetano Bresci o Rino Gaetano? Non lo sapremo mai, perlomeno non da questa canzone che, “non ha niente da dire”. Naturalmente, però, dice parecchie cose, tutto un campionario. Talmente tanto, che mi sono trovato a malpartito ad inserirla in un percorso: ogni riga, ogni verso sembra rimandare ad uno dei nostri percorsi. Alla fine, con molta fantasia, l'ho messa in quello su Gaetano Bresci -che può, ovviamente, riassumere il tutto in maniera terribilmente efficace. Non ce ne voglia il fantasma di Rino Gaetano. [RV]

[1] Trump. Si noti un fulgido esempio del cosiddetto “accusativo personale pleonastico”, costruzione comune nei dialetti italiani centromeridionali e che, nonostante il nome, si usa anche (e soprattutto) quando il nome è soggetto.

[2] “Taranto nostra” in tarantino.

[3] Si è dovuto attendere Remigio Furlanut per sentire pronunciare correttamente il cognome del sultano turco (erdoàn), che io tuttora persisto nel chiamare “Erdiocàn”. Di conseguenza, l’ho scritto come va scritto. Fu Atatürk in persona, al momento dell’introduzione in Turchia dell’alfabeto latino al posto di quello arabo, a prescrivere l’uso di questa lettera, la “ ğ “, che in realtà è muta, cioè non si pronuncia mai. Non si è dittatori a caso: si ha anche il potere di imporre l’uso di una lettera muta.

[4] Ebru Timtik (1978-2020) è stata un'avvocata e attivista turca di origine curda, impegnata nella difesa dei diritti umani, arrestata con l'accusa di far parte di un gruppo considerato terrorista da Ankara, condannata e morta dopo 238 giorni di sciopero della fame dopo aver chiesto un processo equo.

Ebru Timtik.