Contributed by Riccardo Gullotta - 2023/8/22 - 19:07
They fired on US like rain. Grazie Riccardo per i link al report e agli articoli. Le 82 pagine di documentazione dei fatti avvenuti raccontati dai superstiti sono agghiaccianti. Le violazioni delle convenzioni iternazionali sollevate da Human rigt Watch raccontano il disprezzo dei diritti umani da parte di stati con cui si continuano a fare accordi commerciali e vendite di armi. Su Il manifesto di oggi si ricordano le recenti forniture fatte dalla Germania dopo la breve sospensione dei mesi scorsi. Con quelle armi sparano sui migranti "come fosse pioggia".
Paolo rizzi - 2023/8/23 - 19:17
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Felix Laband
Album : The Soft White Hand
Migranti.Uccisioni mirate
Pensavamo che le uccisioni a freddo dei migranti diffuse dagli organi di informazione fossero stati episodi tanto efferati da non avere seguito. Ci eravamo sbagliati. San Fernando in Messico nel 2011, Mizdah in Libia nel 2020, Melilla in Marocco nel 2022 hanno avuto un seguito di proporzioni raccapriccianti. Centinaia di migranti, forse migliaia, in prevalenza etiopi, sono stati uccisi negli ultimi 15 mesi dalle guardie di frontiera saudite come in un poligono di tiro a segno.
Human Rights Watch ha potuto documentare ogni genere di violenza e l’uccisione “diffusa e sistematica” degli etiopi che cercavano di entrare in Arabia Saudita dallo Yemen. Nelle sue 73 pagine Il rapporto They fired on us like rain pubblicato il 21 Agosto 2023 documenta senza incertezze l’accaduto. “Bersagliati da una pioggia di proiettili” è basato non soltanto sulle testimonianze di 42 migranti ma anche su 350 video, fotografie e dozzine di immagini satellitari. Azioni del genere configurano senza alcun dubbio un “crimine contro l’umanità”. Il governo saudita si è quindi affrettato a respingere il rapporto definendolo infondato e basato su fonti non affidabili.
Sussistono non poche difficoltà a denunciare i crimini. La rotta in questione si trova in un territorio isolato, inaccessibile a giornalisti e osservatori internazionali. Anche le Nazioni Unite nulla possono dopo la soppressione dell’organo di monitoraggio delle violazioni dei diritti umani nello Yemen. L’organo fu soppresso a seguito delle pressioni esercitate dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi nel 2021.
Intanto arrivano delle conferme per altre vie. Si veda quanto pubblicato dal New York Times nell’articolo Saudi Border Guards Accused of Killing Hundreds of African Migrants , fresco di stampa.
Ancora più impressionanti e densi di informazioni sono gli articoli del Guardian del 21 Agosto e quello della BBC.
“L’Arabia Saudita può essere il luogo per un nuovo Rinascimento”. Certi personaggi avrebbero fatto meglio a documentarsi sulla Storia prima di coniare la bufala del “Rinascimento saudita”. Avrebbero scoperto che il periodo storico non deve la sua gloria alle vicende criminali dei Borgia. Il Rinascimento è altra cosa rispetto alla Ragion di Stato dei delitti su commissione e dei crimini contro l’umanità. Pecunia olet.
[Riccardo Gullotta]