Sei che vai su ti metto in mano del pane
sulle mie dita rimane il profumo
nei miei occhi il suo passo che sale
in un cono di fumo ti vedo svanire
come se fossi già un ricordo
Sei che vai su che fame ragazzo mio
spezza quel pane con le tue belle mani
dividilo in pezzi uguali, che consolino pancia e bocca
dei compagni che sono lassù
la nebbia è più fitta
nei boschi della Benedicta
nei boschi della Benedicta
Sei che vai su, sei nel solco di un libro
ad ogni pagina il testo sbiadito,
scolpito sulla tua schiena,
nel soffio che ti solleva ed agita appena
le chiome dei fogli,
sei la parte che ti scegli
Sei che vai su che fame ragazzo mio
spezza quel pane con le tue belle mani
dividilo in pezzi uguali, che consolino pancia e bocca
dei compagni che sono lassù
la nebbia è più fitta
nei boschi della Benedicta
nei boschi della Benedicta
Sei che vai su
Sei che vai su
una voce nella notte
dalle valli scende al piano
ascoltate il partigiano
che vi parla da lassù
sulle mie dita rimane il profumo
nei miei occhi il suo passo che sale
in un cono di fumo ti vedo svanire
come se fossi già un ricordo
Sei che vai su che fame ragazzo mio
spezza quel pane con le tue belle mani
dividilo in pezzi uguali, che consolino pancia e bocca
dei compagni che sono lassù
la nebbia è più fitta
nei boschi della Benedicta
nei boschi della Benedicta
Sei che vai su, sei nel solco di un libro
ad ogni pagina il testo sbiadito,
scolpito sulla tua schiena,
nel soffio che ti solleva ed agita appena
le chiome dei fogli,
sei la parte che ti scegli
Sei che vai su che fame ragazzo mio
spezza quel pane con le tue belle mani
dividilo in pezzi uguali, che consolino pancia e bocca
dei compagni che sono lassù
la nebbia è più fitta
nei boschi della Benedicta
nei boschi della Benedicta
Sei che vai su
Sei che vai su
una voce nella notte
dalle valli scende al piano
ascoltate il partigiano
che vi parla da lassù
envoyé par Dq82 - 20/6/2023 - 12:22
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Partigiani sempre!
Sull'Appennino Ligure, tra Genova e Alessandria, nella primavera del 1944 operavano due brigate partigiane, la Brigata Autonoma Alessandria e la 3. Brigata Liguria. Tra il 3 e 6 aprile reparti tedeschi appoggiati da quattro compagnie della Guardia Nazionale Repubblicana (due provenienti da Alessandria e due da Genova) e da un reparto del reggimento di Granatieri di stanza a Bolzaneto, accerchiarono la zona del Tobbio. Il 6 aprile iniziarono gli scontri armati e mentre la 3ª Brigata Garibaldi Liguria cercò di rompere l'assedio dividendo i propri uomini in piccoli gruppi, la Brigata Autonoma Alessandria cercò una disperata difesa alla Benedicta e a Pian degli Eremiti. Il 6 aprile le truppe italo-tedesche fanno saltare la cascina della Benedicta dove i partigiani della 3. Brigata Liguria hanno insediato il loro comando, catturano molti uomini e incendiano numerose cascine. Il giorno dopo settantacinque prigionieri vengono fatti scendere a gruppi di cinque lungo il sentiero che porta al Gorzente e fucilati da un plotone di esecuzione composto da bersaglieri italiani comandati da un ufficiale tedesco. I cadaveri vengono sepolti in una fossa comune insieme a quelli di ventidue giovani catturati e trucidati nei boschi lì vicino.
straginazifasciste.it
Si veda benedicta.org