The ever forming and dissolving of the sky
The crystallising and reforming of the sea
Airborne are our hopes
Nowhere and everywhere
And the earth does mushroom and churn
In accordance with human folly
They call it the natural urge
But I prefer human folly
The ever droning and revolving in the sky
The stubborn engines turning over in the wind
Airborne are our hopes
Nowhere and everywhere
And the earth does mushroom and churn
In accordance with human folly
They call it the natural urge
Oh, but I call it human folly
The ever forming and dissolving of the sky
The ever forming and resolving of the sky
The crystallising and reforming of the sea
Airborne are our hopes
Nowhere and everywhere
And the earth does mushroom and churn
In accordance with human folly
They call it the natural urge
But I prefer human folly
The ever droning and revolving in the sky
The stubborn engines turning over in the wind
Airborne are our hopes
Nowhere and everywhere
And the earth does mushroom and churn
In accordance with human folly
They call it the natural urge
Oh, but I call it human folly
The ever forming and dissolving of the sky
The ever forming and resolving of the sky
Language: Italian
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 18-4-2023 21:06
Due parole del traduttore. Con questa (bellissima) canzone inauguro anche la mia decisione di eliminare da ciò che scrivo qualsiasi forma di anglicismo, timoroso di incorrere nelle salatissime multe paventate da Rampelli. Del resto, qualsiasi parola del barbaro idioma d'Albione può essere resa in italiano semplice e chiaro, e senza ricorrere a ridicoli neologismi simil-dannunziani.
Detto questo, ed applicando i criteri testè espressi, dico qualcosa sul testo da me tradotto, senza inserirvi note a pie' di pagina. Il responsabile di gestione del sito, Lorenzo Masetti, ha dichiarato in privato di non sentirsi in grado di tradurre questo testo; un apprezzabilissimo gesto di umiltà. In realtà, il testo di Paul Smith non è così complesso, a condizione di ben analizzarlo e interpretarlo -specialmente alla luce delle sue dichiarazioni al riguardo, ed al fatto che egli stesso lo ha definito a chiare lettere una “canzone contro la guerra”. Alcune mie scelte abbisognano però di un chiarimento. Crystallize (ma qui Paul Smith usa la grafia in -ise), ad esempio, non deve essere preso alla lettera (“cristallizzarsi”), bensì nel suo significato metaforico di “fissarsi, definirsi” (si noti che la mia scelta di trasformare le frasi ove è presente la “forma in -ing" in proposizioni relative italiane, proprio per evitare ineleganti infiniti sostantivati). Mushroom e churn sono verbi messi in risalto dalla particolare costruzione con does (da qui il “sì”). Ho reso churn con “ribolle” basandomi proprio sull'effetto visivo provocato dal paesaggio dipinto da Paul Nash; il verbo significa proprio “agitarsi, ribollire”, ma si utilizza usualmente in riferimento a liquidi (acqua, mare; deriva da churn che è la zangola dove si agita il latte per fare il burro). La guerra ha l'effetto di liquefare la terra e di farla ribollire, sbollare, presentarsi in bozzoli deformi: un effetto che può essere visto in moltissime foto dei terreni di battaglia devastati (Verdun, la Somme, Passchendale). Mushroom significa propriamente (oltre ad un piatto “andare in cerca di funghi”) “venire su come funghi, crescere”, ma anche un particolare significato metaforico: quello del “fuoco che dilaga”, ad esempio in un incendio boschivo. I “rigirìi” e i “ronzìi” (“rigirìo” è in realtà un toscanismo abbastanza crudo, come tanti adoperati -tra gli altri- da tale messer Durante degli Alleghieri, o Alighieri, un noto poeta e intellettuale fiorentino del XIII e XIV secolo) che si odono in the sky possono senz'altro riferirsi ad un'atmosfera da “grande guerra”, con i primi aeroplani che bombardavano già pochissimi anni dopo essere stati inventati; ma il termine usato da Paul Smith, droning (da to drone, “ronzare”, a sua volta da drone “fuco, maschio dell'ape”) non può non riportare ai modernissimi droni -raro esempio di anglicismo totalmente inserito nella fonologia e nella morfologia italiane). Engine significa, in inglese, semplicemente “macchina”, in senso generico, o “motore”; diciamo che una sua resa ottimale sarebbe proprio “macchina a motore” (da un treno ai carri armati). Per inciso: chi conduce o manovra un engine è detto, in inglese, engineer, cioè “manovratore” o “macchinista”. Indi per cui, una pletora di testi e video tecnici e divulgativi italiani sono pieni di treni condotti (e, sovente, fatti deragliare e esplodere con esiti letali) da misteriosi “ingegneri”. Ho reso stubborn (“ostinato, testardo, caparbio”) con “ottuso”: probabilmente una forzatura, ma a mio parere ci stava bene nel contesto della canzone e delle macchine da guerra.
Per concludere, si noti che nel testo sono presenti dei termini che, in inglese, sono del tutto comuni ma che, non di rado, hanno usi militari o bellici. Ai lettori ed agli ascoltatori attenti non sarà sfuggito, ad esempio, che le “speranze portate dall'aria” sono airborne. Ora, in inglese, si tratta proprio di un termine di uso più che vasto (airborne hopes, airborne words, airborne sand, airborne dust particles...); ma siamo più abituati a pensarlo utilizzato per le airborne forces che saltano giù col paracadute. [RV]
Riccardo Venturi, 18-4-2023 21:06
Paul Smith: “Questa canzone si ispira vagamente ai paesaggi desolati e aspri dipinti a Paul Nash nella sua funzione di artista ufficiale durante la I guerra mondiale, come quello intitolato sarcasticamente We are Making a New World (“Stiamo facendo un mondo nuovo”) [1918]. In tale contesto, la canzone parla da sola. Si tratta della prima canzone originale che ho portato a Rachel per vedere se fosse interessata a collaborare e se i nostri due mondi musicali potessero avere un punto d'incontro.”
dalle note presenti nell'album
Paul commenta: “The Natural Urge è, in ultima analisi, una canzone contro la guerra; ma ho cercato di scrivere qualcosa più di atmosfera e di meno banale di quanto ciò possa significare. La mia frase melodica chitarristica ha reminiscenze di melodia popolare, e anche il tema mi sembrava ben azzeccarci con la tradizione di protesta.”
Aggiunge Rachel: “Mi piace l'atmosfera che aleggia dentro ogni parte di The Natural Urge con harmonium e chitarra uno sopra l'altro, ed il modo in cui il clarinetto si mischia alle nostre voci, facendolo sonare come un'ammaliante terza voce.”
The Natural Urge Archives – Folking.com
dalle note presenti nell'album
Paul commenta: “The Natural Urge è, in ultima analisi, una canzone contro la guerra; ma ho cercato di scrivere qualcosa più di atmosfera e di meno banale di quanto ciò possa significare. La mia frase melodica chitarristica ha reminiscenze di melodia popolare, e anche il tema mi sembrava ben azzeccarci con la tradizione di protesta.”
Aggiunge Rachel: “Mi piace l'atmosfera che aleggia dentro ogni parte di The Natural Urge con harmonium e chitarra uno sopra l'altro, ed il modo in cui il clarinetto si mischia alle nostre voci, facendolo sonare come un'ammaliante terza voce.”
The Natural Urge Archives – Folking.com
Due parole del traduttore. Con questa (bellissima) canzone inauguro anche la mia decisione di eliminare da ciò che scrivo qualsiasi forma di anglicismo, timoroso di incorrere nelle salatissime multe paventate da Rampelli. Del resto, qualsiasi parola del barbaro idioma d'Albione può essere resa in italiano semplice e chiaro, e senza ricorrere a ridicoli neologismi simil-dannunziani.
Detto questo, ed applicando i criteri testè espressi, dico qualcosa sul testo da me tradotto, senza inserirvi note a pie' di pagina. Il responsabile di gestione del sito, Lorenzo Masetti, ha dichiarato in privato di non sentirsi in grado di tradurre questo testo; un apprezzabilissimo gesto di umiltà. In realtà, il testo di Paul Smith non è così complesso, a condizione di ben analizzarlo e interpretarlo -specialmente alla luce delle sue dichiarazioni al riguardo, ed al fatto che egli stesso lo ha definito a chiare lettere una “canzone contro la guerra”. Alcune mie scelte abbisognano però di un chiarimento. Crystallize (ma qui Paul Smith usa la grafia in -ise), ad esempio, non deve essere preso alla lettera (“cristallizzarsi”), bensì nel suo significato metaforico di “fissarsi, definirsi” (si noti che la mia scelta di trasformare le frasi ove è presente la “forma in -ing" in proposizioni relative italiane, proprio per evitare ineleganti infiniti sostantivati). Mushroom e churn sono verbi messi in risalto dalla particolare costruzione con does (da qui il “sì”). Ho reso churn con “ribolle” basandomi proprio sull'effetto visivo provocato dal paesaggio dipinto da Paul Nash; il verbo significa proprio “agitarsi, ribollire”, ma si utilizza usualmente in riferimento a liquidi (acqua, mare; deriva da churn che è la zangola dove si agita il latte per fare il burro). La guerra ha l'effetto di liquefare la terra e di farla ribollire, sbollare, presentarsi in bozzoli deformi: un effetto che può essere visto in moltissime foto dei terreni di battaglia devastati (Verdun, la Somme, Passchendale). Mushroom significa propriamente (oltre ad un piatto “andare in cerca di funghi”) “venire su come funghi, crescere”, ma anche un particolare significato metaforico: quello del “fuoco che dilaga”, ad esempio in un incendio boschivo. I “rigirìi” e i “ronzìi” (“rigirìo” è in realtà un toscanismo abbastanza crudo, come tanti adoperati -tra gli altri- da tale messer Durante degli Alleghieri, o Alighieri, un noto poeta e intellettuale fiorentino del XIII e XIV secolo) che si odono in the sky possono senz'altro riferirsi ad un'atmosfera da “grande guerra”, con i primi aeroplani che bombardavano già pochissimi anni dopo essere stati inventati; ma il termine usato da Paul Smith, droning (da to drone, “ronzare”, a sua volta da drone “fuco, maschio dell'ape”) non può non riportare ai modernissimi droni -raro esempio di anglicismo totalmente inserito nella fonologia e nella morfologia italiane). Engine significa, in inglese, semplicemente “macchina”, in senso generico, o “motore”; diciamo che una sua resa ottimale sarebbe proprio “macchina a motore” (da un treno ai carri armati). Per inciso: chi conduce o manovra un engine è detto, in inglese, engineer, cioè “manovratore” o “macchinista”. Indi per cui, una pletora di testi e video tecnici e divulgativi italiani sono pieni di treni condotti (e, sovente, fatti deragliare e esplodere con esiti letali) da misteriosi “ingegneri”. Ho reso stubborn (“ostinato, testardo, caparbio”) con “ottuso”: probabilmente una forzatura, ma a mio parere ci stava bene nel contesto della canzone e delle macchine da guerra.
Per concludere, si noti che nel testo sono presenti dei termini che, in inglese, sono del tutto comuni ma che, non di rado, hanno usi militari o bellici. Ai lettori ed agli ascoltatori attenti non sarà sfuggito, ad esempio, che le “speranze portate dall'aria” sono airborne. Ora, in inglese, si tratta proprio di un termine di uso più che vasto (airborne hopes, airborne words, airborne sand, airborne dust particles...); ma siamo più abituati a pensarlo utilizzato per le airborne forces che saltano giù col paracadute. [RV]
L'impulso naturale
Cielo che eternamente si forma e si dissolve
Mare che si fissa e si ricostituisce
Le nostre speranze, l'aria le porta
In nessun luogo e dappertutto
E la terra, sì, ribolle e dilaga di fuoco
Tenendo dietro all'idiozia umana
Lo chiamano impulso naturale
Ma io preferisco: umana idiozia
Cielo in cui sempre s'odon rigirìi e ronzìi
Macchine ottuse che girano nel vento
È l'aria che porta le nostre speranze
In nessun luogo e dappertutto
E la terra, sì, ribolle e dilaga di fuoco
Tenendo dietro all'idiozia umana
Lo chiamano impulso naturale
Ma io la chiamo: umana idiozia
Cielo che eternamente si forma e si dissolve
Cielo che eternamente si forma e si riscioglie.
Cielo che eternamente si forma e si dissolve
Mare che si fissa e si ricostituisce
Le nostre speranze, l'aria le porta
In nessun luogo e dappertutto
E la terra, sì, ribolle e dilaga di fuoco
Tenendo dietro all'idiozia umana
Lo chiamano impulso naturale
Ma io preferisco: umana idiozia
Cielo in cui sempre s'odon rigirìi e ronzìi
Macchine ottuse che girano nel vento
È l'aria che porta le nostre speranze
In nessun luogo e dappertutto
E la terra, sì, ribolle e dilaga di fuoco
Tenendo dietro all'idiozia umana
Lo chiamano impulso naturale
Ma io la chiamo: umana idiozia
Cielo che eternamente si forma e si dissolve
Cielo che eternamente si forma e si riscioglie.
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Album: Nowhere And Everywhere (2023)
Clarinet: Faye MacCalman
liner notes of the album
Paul comments: “The Natural Urge is, ultimately, an anti-war song, but I tried to write something more atmospheric and less obvious than that might imply. The guitar riff reminded me of a folk melody, and the theme also seemed to fit with the tradition of protest.”
Rachel adds: “I enjoy the brooding atmosphere that builds through The Natural Urge with layered harmonium and guitar, and how the clarinet blends with our voices, making it sound like a haunting third voice.”
The Natural Urge Archives - Folking.com