Vedo nei tuoi begli occhi
patriota assaltator
l'odio per quei vigliacchi
che ci tolsero l'onor
ed ora per far quattrini
si veston da facchini
ed il moschetto
puntan sul petto
ai vecchi ed ai bambini
andiamo a guerreggiar
contro quei cani
che ci uccidono i figlioli
lottar per conquistar
la libertà che ci negaron da padroni
è finito il tempo di scherzar
è tempo di buttar la maschera dal cuor
e come tigri ci dobbiam lanciar
e dobbiamo poi scannar quei traditor
avanti cittadini
vinceremo l'oppressor
le donne e i bambini
pregheranno il redentor
dai monti coi cannoni
scendono i battaglioni
degli italiani
che per il domani
pugnano oggi dì
da su dove sei tu
mitragliatrice
ad aspettare la riscossa
noi scenderem laggiù
quando ai fascisti
scaverem la fossa
è così che vive l'italian
su nell'alto pian
col fucile in man
e con fede e gioia aspetterà
il tanto atteso dì
che vincerà
patriota assaltator
l'odio per quei vigliacchi
che ci tolsero l'onor
ed ora per far quattrini
si veston da facchini
ed il moschetto
puntan sul petto
ai vecchi ed ai bambini
andiamo a guerreggiar
contro quei cani
che ci uccidono i figlioli
lottar per conquistar
la libertà che ci negaron da padroni
è finito il tempo di scherzar
è tempo di buttar la maschera dal cuor
e come tigri ci dobbiam lanciar
e dobbiamo poi scannar quei traditor
avanti cittadini
vinceremo l'oppressor
le donne e i bambini
pregheranno il redentor
dai monti coi cannoni
scendono i battaglioni
degli italiani
che per il domani
pugnano oggi dì
da su dove sei tu
mitragliatrice
ad aspettare la riscossa
noi scenderem laggiù
quando ai fascisti
scaverem la fossa
è così che vive l'italian
su nell'alto pian
col fucile in man
e con fede e gioia aspetterà
il tanto atteso dì
che vincerà
envoyé par Riccardo Gullotta - 26/2/2023 - 00:05
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Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Fausto Simonetti
Musica / Music / Musique / Sävel:
Mario Ruccione
Il partigiano Fausto Simonetti
Le parole della canzone sono di Fausto Simonetti, splendida figura di partigiano , catturato in un’imboscata ordita a seguito di una delazione , trucidato il 6 Giugno 1944 dai nazifascisti a Marino del Tronto insieme a Ottavio Baccari e al medico polacco Jacob Eliczer. La biografia proviene dal sito dell’ Anpi.
Storia di un inno fascista e parodie
La musica della canzone proposta è sull’aria de “La canzone dei sommergibili”, anno 1941, di Mario Ruccione, compositore di parecchie canzoni fasciste. Questa divenne nota come “Inno dei sommergibilisti”. Dopo l’armistizio circolarono parecchie versioni e parodie della canzone tra cui “È così che vive l'italian”/ “Passano i commestibili”, “E’ così che vive il podestà…”, “Andar di qua e di là, chiedendo pasta, frutta..”: I testi delle ultime due si possono reperire in questa pagina.
Il testo della prima è il seguente:
Passano i commestibili
Preziosi ed invisibili
Olio, prosciutto
salame e strutto
Formaggio e baccalà!
E va
ciascuno va
Portando pasta, uova,
riso, latte e vino.
Pagar
senza fiatar
qualunque prezzo che domandi il contadino.
È così che vive l’italian
Compra sottoman
La farina e il pan!
Della guardia e delle autorità
Se ne infischia perché sa
Che mangerà.
Alla stazion la guardia La valigia vuol guardar
Ma l’italiano furbo sotto il naso gliela fa.
Passano i commestibili
preziosi ed invisibili
Olio, prosciutto
salame e strutto
Formaggio e baccalà.
È così che vive l’italian
Compra sottoman
La farina e il pan!
Della guardia e delle autorità
Se ne infischia perché sa
Che mangerà.
Nel dopoguerra la canzone fascista continuò a far parte del repertorio della Marina Militare. E' eseguita spesso dalla sua banda.
[Riccardo Gullotta]