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Εμένα λόγια μη μου λες

Nikos Gatsos / Νίκος Γκάτσος
Langue: grec moderne


Nikos Gatsos / Νίκος Γκάτσος

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(Nikos Gatsos / Νίκος Γκάτσος)


Eména lógia mi mou les
[1983]

Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Nikos Gatsos
Ταινία / Film / Movie / Elokuva:
Costas Ferris [Κώστας Φέρρης]
Ρεμπέτικο [Rembetiko] / Rebétiko

Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Stavros Xarchakos

Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Kostas Tsingos [Κώστας Τσίγκος]


'Αλμπουμ / Album: Rembetiko OST κομμάτι / track #13

[[https://www.ekriti.gr/sites/default/files/styles/max_1300x1300/public/rebetiko3.jpg?itok=WDmkQJ0l|]


Consigliamo di ascoltare anche la versione strumentale della canzone dal clip del film. Si potrà così apprezzare l’esecuzione di uno ζεϊμπέκικο [zeibekiko] autentico piuttosto che uno stereotipo ad uso turistico.

La danza fu così chiamata perché ai tempi era ballata da due Zeybek armati. Questi erano milizie non regolari presenti nell’Impero Ottomano dal XIII al XX secolo, di incerta provenienza. Secondo alcuni le origini erano turcmene, per altri greche. Negli ultimi secoli si trasformarono in bande di fuorileggei. L’iconografia accreditata in Turchia nel XX secolo ne fece degli eroi romantici per il loro contributo nella guerra greco-turca a favore dell’esercito regolare turco che li assorbì dopo la vittoria.
La danza approdò in Grecia soltanto dopo la disfatta e l’esodo conseguente del 1922; allora era chiamata Türkikos. Il nome decadde presto a favore dell’attuale. In Turchia erano tante le varianti di Zeybeği, tra cui quello di Aydin, di Muğla, di Bergama (l’antica Pergamon) e una pletora di altre. Lo zeibekiko è una danza riservata agli uomini, in Grecia è rigorosamente per solisti. Viene definita "χορός του αετού"[horós tou aetoú] / danza dell’aquila per i movimenti circolari del danzatore.

Dicevamo del clip del film, è una sequenza magistrale nella storia del cinema. Da notare l’interpretazione dell’anziano che balla in onore di Marika (interpretata da Sotiria Leonardou) dopo avere appioppato una banconota al suonatore di bouzouki (figura ispirata a Tsitsanis), mentre Marika rimane colpita mostrando uno sguardo tra il sorpreso e il perplesso.
Un ambiente di emarginati, di fuorilegge, di balordi si trasfigura in epos strappando una scintilla di eternità. [Riccardo Gullotta]
Εμένα λόγια μη μου λες και μη με περιπαίζεις
μπορεί μια μέρα να με δεις διευθυντή τραπέζης
αβέρτα τα χιλιάρικα στους φίλους μου θα δίνω
και με λουλά πολίτικο το ναργιλέ θα πίνω

Τι πράμα είναι ο άνθρωπος δεν το `χω καταλάβει
εκεί που σβήνει πυρκαγιές άλλες φωτιές ανάβει
κι αν του φερθεί μπαμπέσικα η τύχη η ρουφιάνα
πατέρα κάνει τον καιρό και την ελπίδα μάνα

Γι αυτό ξηγήσου φρόνιμα και μη με κατακρίνεις
μα στην καινούργια μοιρασιά κουράγιο να μου δίνεις
γιατί άμα πέσουν τα χαρτιά και δεν πετύχω άσσο
καλογεράκι θα γενώ και θα φορέσω ράσο

envoyé par Riccardo Gullotta - 30/11/2022 - 19:05



Langue: italien

Traduzione italiana / Μετέφρασε στα ιταλικά / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Gian Piero Testa
NON CONDURMI A PAROLE

Non condurmi a parole e non mi prendere in giro
un giorno mi potresti vedere direttore di banca
distribuirò alla grande bigliettoni agli amici
e con un bocchino di Istanbul succhierò il narghilè

Che sia l'uomo non l'ho capito davvero
là dove spegne incendi altri ne appicca
e se la sorte ruffiana gli si avventa addosso
sceglie per padre il tempo e per madre la speranza

Perciò pondera con senno e non mi giudicare
ma fammi coraggio nella nuova mano
perché se calate le carte non mi è toccato l'asso
mi faccio fraticello e mi infilo un saio nero

envoyé par Riccardo Gullotta - 30/11/2022 - 19:09




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