A carved oak table
tells a tale
of time when king and queens
sipped wine from globets gold
and the brave would lead their leadies
from out the room to arbours cool
A time of valour and legends born
a time when honour meant much more
to a man than life
and the days knew only strife
to tell right from wrong
trough lance and sword
Why, why
can we never be sure till we die
or have killed for an answer
why, why
do we suffer each race to believe
that no race has been grander
It seems because trough time and space
though names may change each face
retains the mask it wore
A dusty table, musty smells
tarnished silver lies
discarde upon the floor
only feeble light descends trough a film
that scars the panes
gone the carving
and those who left their mark
gone the kings and queens now only
the rats hold sway
and the weak must die according to neture's law
as old as they
Why, why
can we never be sure till we die
or have killed for an answer
why, why
do we suffer each race to believe
that no race has been grander
It seems because trough time and space
though names may change each face
retains the mask it wore
tells a tale
of time when king and queens
sipped wine from globets gold
and the brave would lead their leadies
from out the room to arbours cool
A time of valour and legends born
a time when honour meant much more
to a man than life
and the days knew only strife
to tell right from wrong
trough lance and sword
Why, why
can we never be sure till we die
or have killed for an answer
why, why
do we suffer each race to believe
that no race has been grander
It seems because trough time and space
though names may change each face
retains the mask it wore
A dusty table, musty smells
tarnished silver lies
discarde upon the floor
only feeble light descends trough a film
that scars the panes
gone the carving
and those who left their mark
gone the kings and queens now only
the rats hold sway
and the weak must die according to neture's law
as old as they
Why, why
can we never be sure till we die
or have killed for an answer
why, why
do we suffer each race to believe
that no race has been grander
It seems because trough time and space
though names may change each face
retains the mask it wore
Contributed by Garfield '93 ° Roberto Oliva - 2007/9/29 - 21:42
Language: Italian
Versione italiana di Garfield '93^Roberto Oliva
IL TAVOLO DEL TEMPO
Un tavolo intagliato di quercia
ci racconta una storia
dei tempi in cui i re e le regine
sorseggiavano il vino dai calici d’oro,
mentre il prode conduceva le dame
fuori dalla sala tra freschi pergolati.
Era un’epoca di valorosi, e nascevano le leggende,
un’epoca in cui per un uomo l’onore significava
più della vita stessa,
Ed i giorni conoscevano solo duelli
per decidere il torto dalla ragione
per mezzo di lance e spade.
Perché, perché
non possiamo mai essere sicuri finchè non veniamo uccisi
o non dobbiamo uccidere per una risposta?
Perché, perché
dobbiamo far patire una razza per renderci conto
che non esiste una razza più nobile della altre?
Forse perché nel tempo e nello spazio,
anche se i nomi cambiano,
ogni viso conserva la maschera che ha portato.
Un tavolo pieno di polvere
Che sa di vecchio
Argento annerito che giace dimenticato per terra,
un solo fioco raggio di luce che filtra
attraverso quella pellicola di grigio
che offusca i vetri.
Sono spariti gli intagli,
insieme a tutti coloro i quali vi lasciarono il loro segno,
sono scomparsi quei re e quelle regine,
ormai sono rimasti solo i topi a comandare
e i deboli devono morire, secondo una legge della natura
antica quanto tutti loro.
Ma perché, perché
non possiamo essere sicuri fino a che non moriamo
o uccidiamo per una risposta?
Perché, perché
dobbiamo far soffrire una razza per capire
che non esiste una razza più nobile delle altre?
Forse perché nel tempo e nello spazio,
sebbene i nomi cambino,
ogni viso conserva la maschera che ha indossato.
Un tavolo intagliato di quercia
ci racconta una storia
dei tempi in cui i re e le regine
sorseggiavano il vino dai calici d’oro,
mentre il prode conduceva le dame
fuori dalla sala tra freschi pergolati.
Era un’epoca di valorosi, e nascevano le leggende,
un’epoca in cui per un uomo l’onore significava
più della vita stessa,
Ed i giorni conoscevano solo duelli
per decidere il torto dalla ragione
per mezzo di lance e spade.
Perché, perché
non possiamo mai essere sicuri finchè non veniamo uccisi
o non dobbiamo uccidere per una risposta?
Perché, perché
dobbiamo far patire una razza per renderci conto
che non esiste una razza più nobile della altre?
Forse perché nel tempo e nello spazio,
anche se i nomi cambiano,
ogni viso conserva la maschera che ha portato.
Un tavolo pieno di polvere
Che sa di vecchio
Argento annerito che giace dimenticato per terra,
un solo fioco raggio di luce che filtra
attraverso quella pellicola di grigio
che offusca i vetri.
Sono spariti gli intagli,
insieme a tutti coloro i quali vi lasciarono il loro segno,
sono scomparsi quei re e quelle regine,
ormai sono rimasti solo i topi a comandare
e i deboli devono morire, secondo una legge della natura
antica quanto tutti loro.
Ma perché, perché
non possiamo essere sicuri fino a che non moriamo
o uccidiamo per una risposta?
Perché, perché
dobbiamo far soffrire una razza per capire
che non esiste una razza più nobile delle altre?
Forse perché nel tempo e nello spazio,
sebbene i nomi cambino,
ogni viso conserva la maschera che ha indossato.
Contributed by Garfield '93^Roberto Oliva - 2007/9/30 - 11:48
era dagli anni 70 che mi chiedevo cosa significasse... bellissimo testo, e grazie per l'ottima traduzione
Luigi - 2011/5/8 - 18:54
sorprende la maturità e la profondità dei concetti espressi da questo testo, soprattutto se si considera che è stato scritto quando Peter e gli altri erano poco più che ventenni! Che straordinari uomini e che musicisti!
marco santacesaria - 2015/1/3 - 05:34
a me risulta che il testo fosse di banks,del resto Gabriel aveva uno stile più immaginifico,ricordate The musical box?
Maria Vittoria
Maria Vittoria
Il testo è di Mike Rutherford. La fonte è autorevole: Mario Giammetti. Anche se in un'interveista di quegli anni Gabriel parla come se Banks fosse il vero ispiratore. Probabilmente si riferiva maggiormente alla sezione musicale.
Comunque un capolavoro.
Comunque un capolavoro.
Fabio - 2020/1/2 - 11:37
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Gabriel-Hackett-Collins-Banks-Rutherford
Album: Foxtrot
"Time Table, nuovamente introdotta dal solo Banks, stavolta al pianoforte, è una canzone dalla struttura più tradizionale, il cui testo riflette amaramente sull'inesorabile decadenza cui tutte le vicende umane sono soggette, e sulla legge della natura che tutto domina oggi come ieri." - it.wikipedia (Foxtrot)