Si putissi minni issi Âmierica
Pe scurdarimi ‘sta terra ‘nfame
Ma ppi' ogni palemmitano è troppo rulurusu
Stare luntanu
Ri ‘sta città mi mancano i trazzieri
I picciriḍḍi ca facci ‘nchiappata
E puru quannu è ‘u tiempu ri tunnina
Vi saluto amici, minni vaiu
Ti salutu mari trarituri
Lassu la me terra unni nascivu
Ma chi sicuru mai pozzu scurdari
Ri sta città mi piaciunu i trazzieri
I picciriḍḍi ca facci ‘nchiappata
E puru quanno è ‘u tempo ri tunnina
Ti saluto Paliemmu
Vista ‘i luntano si chiù bieḍḍa!!
Ciao mamà ,un ti preoccupari
"cu niesci, arriniesci", ‘u proviebbiu un sbaglia mai
Ti salutu Paliemmu, ti salutu
Pe scurdarimi ‘sta terra ‘nfame
Ma ppi' ogni palemmitano è troppo rulurusu
Stare luntanu
Ri ‘sta città mi mancano i trazzieri
I picciriḍḍi ca facci ‘nchiappata
E puru quannu è ‘u tiempu ri tunnina
Vi saluto amici, minni vaiu
Ti salutu mari trarituri
Lassu la me terra unni nascivu
Ma chi sicuru mai pozzu scurdari
Ri sta città mi piaciunu i trazzieri
I picciriḍḍi ca facci ‘nchiappata
E puru quanno è ‘u tempo ri tunnina
Ti saluto Paliemmu
Vista ‘i luntano si chiù bieḍḍa!!
Ciao mamà ,un ti preoccupari
"cu niesci, arriniesci", ‘u proviebbiu un sbaglia mai
Ti salutu Paliemmu, ti salutu
Contributed by Riccardo Gullotta - 2022/7/23 - 10:30
Language: Italian
Traduzione italiana / Traduzzioni taliana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta
Riccardo Gullotta
STRADACCE
Potessi, andrei in America
Per dimenticare questa terra infame
Ma per i palermitani è troppo doloroso
Stare lontano
Di questa città mi mancano le stradacce
I bambini con il viso sporco
E anche la stagione del tonno
Vi saluto amici, vado via
Ti saluto mare traditore
Lascio la terra dove sono nato
Ma che certamente non potrò mai dimenticare
Di questa città mi piacciono le stradacce
I bambini con il viso sporco
E anche la stagione del tonno
Ti saluto Palermo
Vista da lontano sei più bella!
Ciao mamma, non preoccuparti
“chi va via ha successo” [1] il proverbio
Non sbaglia mai
Ti saluto Palermo, ti saluto
Potessi, andrei in America
Per dimenticare questa terra infame
Ma per i palermitani è troppo doloroso
Stare lontano
Di questa città mi mancano le stradacce
I bambini con il viso sporco
E anche la stagione del tonno
Vi saluto amici, vado via
Ti saluto mare traditore
Lascio la terra dove sono nato
Ma che certamente non potrò mai dimenticare
Di questa città mi piacciono le stradacce
I bambini con il viso sporco
E anche la stagione del tonno
Ti saluto Palermo
Vista da lontano sei più bella!
Ciao mamma, non preoccuparti
“chi va via ha successo” [1] il proverbio
Non sbaglia mai
Ti saluto Palermo, ti saluto
[1] Letteralmente “chi esce riesce” nel senso di riuscire con successo
Contributed by Riccardo Gullotta - 2022/7/23 - 10:35
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Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Alamia e Sperandeo
Album: Trazzieri
Trazzere
In Sicilia le trazzere erano tutte le antiche vie extraurbane, adibite non soltanto alla transumanza, a differenza dai tratturi abruzzesi. Il termine trazzera deriverebbe dal verbo francese antico drecier/ dirigersi verso [F. Godefroy Dictionnaire de l’ancienne langue française , Paris 1881 ]
Le “Regie trazzere” erano le vie di comunicazione per un totale ragguardevole di 14mila km.
Lo sviluppo delle trazzere ebbe un impulso sotto i Normanni in concomitanza con lo stato feudale. Erano funzionali allo sviluppo di insediamenti urbani e delle fortificazioni a scopo difensivo nella parte settentrionale dell’Isola. Federico II nel XIII secolo soppresse numerosi centri abitati dell’interno per eliminare le ultime resistenze della popolazione di origine araba. Ciò portò ad uno stato di abbandono di quattro secoli che vide anche il degrado delle trazzere.
La ripopolazione dell’interno della Sicilia nel XVI secolo fu dettata dalle esigenze della monarchia spagnola di aumentare la coltivazione del grano per l’esportazione. Di conseguenza le trazzere furono riqualificate e manutenute. Nel 1778 il Parlamento siciliano, sotto i Borboni, deliberò la costruzione di strade carrozzabili. Fu soltanto dopo l’Unità d’Italia che esse furono realizzate in gran parte. Insieme alle ferrovie avrebbero soppiantato il sistema delle trazzere. D’altronde, con lo sviluppo delle attività estrattive nel XIX secolo, le trazzere erano divenute insufficienti, rimasero in uso soltanto dei tratti per il traffico locale limitato.
Tra le Regie Trazzere lungo le coste citiamo il collegamento Palermo-Messina, Massina-Catania-Siracusa-Noto. Per i trasferimenti all’interno: Palermo-Enna-Catania, Palermo-Agrigento, Palermo-Trapani, Termini-Troina-Taormina, Caltanissetta-Gela.
Dopo il loro abbandono il termine designò per antonomasia una strada malandata, in degrado.
Nota testuale
A Palermo l’uso del dittongamento incondizionato delle vocali toniche medie si rileva dalla pronuncia trazzieri, mentre nel resto della Sicilia è trazzeri. Analogamente bieḍḍa per beḍḍa , arriniesci per arrinesci , Paliemmu per Palemmu .
[Riccardo Gullotta]