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Hannah Arendt Final Speech / Discorso finale di Hannah Arendt

LA CCG NUMERO 35000 / AWS NUMBER 35000
Language: English


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dal film biografico Hannah Arendt di Margarethe von Trotta interpretato da Barbara Sukowa
from the biographical film Hannah Arendt by Margarethe von Trotta starring Barbara Sukowa

Hannah Arendt movie by Barbara Sukowa


La banalita del male

Eichmann in Jerusalem book coverEichmann tutto era fuorché anormale: era questa la sua dote più spaventosa. Sarebbe stato meno temibile un mostro inumano, perché proprio in quanto tale rendeva difficile identificarvisi. Ma quel che diceva Eichmann e il modo in cui lo diceva, non faceva altro che tracciare il quadro di una persona che avrebbe potuto essere chiunque: chiunque poteva essere Eichmann, sarebbe bastato essere senza idee, come lui. Prima ancora che poco intelligente, egli non aveva idee e non si rendeva conto di quel che stava facendo. Era semplicemente una persona completamente calata nella realtà che aveva davanti: lavorare, cercare una promozione, riordinare numeri sulle statistiche, ecc. Più che l'intelligenza gli mancava la capacità di immaginare cosa stesse facendo. "Non era stupido: era semplicemente senza idee (una cosa molto diversa dalla stupidità), e tale mancanza di idee ne faceva un individuo predisposto a divenire uno dei più grandi criminali di quel periodo"




Perhaps just for today, you will allow me to smoke –immediately. When the New Yorker sent me to report on the trial of Adolf Eichmann, I assumed that the court room had only one interest, to fulfil the demands of justice. This was not a simple task because the court that tried Eichmann was confronted with a crime that could not found in the law books. The criminal whose call is unknown in any court prior to the Nuremberg Trials. But still the court had to define Eichmann as a man on trial for his deeds. There was no system on trial, no history, no-ism, not even anti-Semitism but only a person. The Treiben with a Nazi criminal like Eichmann was that he insisted on the renouncing on personal qualities as if there was nobody left, either to be punished or forgiven. He protested time and again contrary to the prosecution´s assertions that he had never done anything out of his own initiatives, that he had no intensions whatsoever, good or bad, that he had only obeyed orders. This typical Nazi claim makes it clear that the greatest evil in the world is the evil committed by nobodies, even committed by men without motive, without convictions, without wicked hearts or demonic wills but by human beings who refuse to be persons. It is this phenomenon that I have called the banality of evil.

(Interrupted by a judgement panel)
Ms Arendt, you are avoiding the most important part of the controversy. You claimed that less Jews would have died if their leaders had cooperated.

This issue came up in the trial I reported on it and I have to clarify the roles of the Jewish leader who directly participated in the Eichmann’s activities.
You blame the Jewish people for their own destruction.
I never blame the Jewish people. Resistance was impossible. But perhaps there is something between resistance and cooperation. And only in that sense I say some of the Jewish leaders might have behaved differently. It is profoundly important to ask this question because the role of the Jewish leaders gives the most striking insight into the totality of the moral collapse of Nazi in respectful European society, and not only in German but also in most all countries, not only among the prosecutors, but also among the victims.

(Another question from the audience)
The persecution was aimed at the Jews. Why do you describe Eichmann’s offences as a crime against humanity?

Because Jews are human –the very starters that Nazi tried to deny them. A crime against them is a crime against humanity by its definition. I am, of course, as you know, a Jew. And I have been attacked for being a self-being Jew who defends the Nazis and scorns their own people. This is not an argument. That was a character assassination. I wrote no defence of Eichmann but I did to reconcile the shocking mediocrity of this man with his staggering deeds.
Trying to understand is not the same of forgiveness, I see it as my responsibility to understand if this is the responsibility for anyone who dares to take up this subject. Since Socrates and Plato, we usually call thinking to be engaged in the silent dialogue between me and myself. In refusing to be a person, Eichmann utterly surrendered that single most defining human quality –that of being able to think. In consequence he is incapable of making normal judgments. This inability to think creates the ability for many ordinary men to commit evil deeds in a gigantic scale, those of which we all have never seen before.

It is true I have considered these questions in a philosophical name. The manifestation of the wind of thought is not knowledge but ability to tell right from wrong, beautiful from ugly. And I hope that thinking gives people the strength to prevent catastrophes in these rare moments when the chips are down.
Thank you!

2022/7/17 - 16:51



Language: Italian

Traduzione italiana, dal doppiaggio del film
Perdonatemi, ma almeno per oggi dovete consentirmi di fumare… sin dall’inizio.

Quando il New Yorker mi assegnò l’incarico, di recarmi al processo di Adolf Eichmann, ero convinta che un tribunale avesse solo un interesse: adempiere alle richieste di giustizia.

Sapevo che non sarebbe stato un compito facile, perché la Corte che processava Eichmann, doveva confrontarsi con un crimine non riportato in altri codici di legge e con un criminale dalla natura sconosciuta in ogni Corte prima del processo di Norimberga.

Tuttavia la Corte doveva giudicare Eichmann come un uomo processato soltanto per le sue azioni. Nessun sistema era sotto processo, nessuna storia, nessun ismo, non lo era neppure l’antisemitismo, ma soltanto una persona.

Il problema, con un criminale nazista come Eichmann, fu che egli insistette a rinunciare alle sue caratteristiche personali; un po’ come se non fosse rimasto più nessuno da poter condannare o da perdonare. Adolf Eichmann non faceva altro che protestare.

Contrariamente alle accuse del procuratore, infatti, egli affermava di non avere mai potuto e voluto fare nulla di sua spontanea volontà; di non avere avuto mai nessuna intenzione, non importa di che tipo fosse buona o cattiva, perché aveva solamente obbedito agli ordini. Questa tipica scusa nazista spiega molto chiaramente che il male più terribile al Mondo è il male commesso dai cosiddetti “signor nessuno”.

È un male che viene commesso da uomini senza moventi, senza convinzioni, senza alcuna crudeltà o senza menti diaboliche, perciò da esseri umani che si rifiutano principalmente di essere delle persone. È esattamente questo il fenomeno di cui ho scritto e che ho deciso di chiamare “La banalità del male”.

Persona del pubblico: Sig.ra Arendt, credo che stia tralasciando la parte più importante della controversia: lei ha affermato che sarebbero morti meno Ebrei se i loro capi non avessero collaborato.

Hannah Arendt: Come saprete tutta questa faccenda è emersa durante il processo e ho dovuto giustamente chiarire il ruolo di quei capi ebraici che parteciparono alle attività di Adolf Eichmann.

Persona del pubblico: Lei sta incolpando il popolo Ebraico della proprio distruzione!

Hannah Arendt: Non è vero! Io non ho mai incolpato il popolo Ebraico!

Resistere per noi era impossibile; ma oggi posso dire che esiste la possibilità che ci sia qualcosa tra la resistenza e la cooperazione. Ed è unicamente per via di questo motivo che ho dichiarato che forse qualcuno dei nostri capi ebraici si sarebbe potuto comportare diversamente.

Trovo che sia profondamente importante riflettere su questi argomenti, perché il ruolo dei capi ebraici può essere estremamente utile a darci l’idea dello spaventoso e assoluto cedimento morale a cui i Nazisti diedero vita nella rispettabile e tranquilla società europea.

E questo non avvenne soltanto in Germania ma anche in tutti gli altri paesi. E soprattutto non avvenne solo tra i persecutori, ma anche tra le vittime purtroppo.

Persona del pubblico: Ha detto che le persecuzioni erano contro gli Ebrei, allora come mai ha descritto i reati di Adolf Eichmann come crimini contro l’Umanità?

Hannah Arendt: Perché anche gli Ebrei sono esseri umani. È questo lo status che i Nazisti hanno cercato di negare. Un crimine perpetrato contro di loro è per definizione un crimine contro l’Umanità.

Anche io, come certamente saprete, sono Ebrea e sono stata accusata di essere un’Ebrea che odia se stessa o che desidera difendere i Nazisti e disprezza fortemente il suo stesso popolo. Questo non può essere un argomento secondo me.

Questa è un’accusa falsa e infamante!

Io non mai scritto in difesa di Eichmann! Ho solo cercato di conciliare la scioccante mediocrità dell’essere umano con le sue azioni sconcertanti.

Cercare di comprendere un concetto non è la stessa cosa che perdonare.

Io credo che sia una mia responsabilità cercare di capire, ed è la precisa responsabilità di chiunque abbia il coraggio di voler scrivere su questo argomento.

Fin dai tempi di Socrate e Platone siamo soliti considerare il pensiero come quella conversazione, quel silenzioso dialogo che c’è tra me e me stesso.

Rifiutando totalmente di essere una persona, Eichmann ha scelto di rinunciare completamente a quella che consideriamo l’unica e più peculiare qualità umana, quella di essere capaci di pensare.

Di conseguenza non è più stato in grado di poter dare alcun giudizio morale. Questa sua incapacità di pensare, ha dato la possibilità, a molti dei cosiddetti esseri umani ordinari, di commettere azioni riprovevoli su vasta scala mondiale; molte azioni che nessuno aveva visto prima.

E’ vero io ho voluto considerare questi argomenti solo da un punto di vista filosofico.

Sapete la manifestazione del lieve evento del pensiero non è assolutamente la conoscenza, ma l’attitudine a discernere il bene dal male; la bellezza del Mondo dalle sue brutture.

E quindi voglio sperare che pensare possa donare alle persone la forza di saper prevenire terribili catastrofi in questi rari momenti in cui sopraggiunge la resa dei conti. Grazie!

2022/7/17 - 16:53


Lo screenshot del contatore per la CCG numero 35000

35000

2022/7/17 - 21:33




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