Parole e musica di Andrea Caligiuri
"Il prossimo è un brano di cui mi sono innamorata subito e che ho deciso di portare in giro con me, scritto da Andrea Caligiuri. È un inno alle idee. Si intitola Resistenza".
Come fanno paura le idee
quando bussano alla porta
quando sei sveglio e non sei vivo
nella primavera
nel suo sonno collettivo
Come fanno paura le idee
suonano come sirene nella testa
e tu sei morto recidivo
mille vite parallele
ma qual è il motivo?
Che senza il dono di una nuova coscienza
dove ci troveremo a vivere senza?
Che senza il dono di un nuovo stupore
dove ci troveremo a vivere allora?
E senza trucco e senza coraggio
noi stiamo aspettando
Come fanno paura le idee
mi spaventano da quando ero bambina
ma sapevo che era quella la strada
io me lo sentivo
sì, io me lo sentivo
Che senza il dono di una nuova coscienza
dove ci troveremo a vivere senza?
Che senza il dono di un nuovo stupore
dove ci troveremo a vivere allora?
E senza trucco e senza coraggio
ti sto ancora aspettando
Ma se c'è una salvezza
nell'immaginazione
io ti chiamerò
sarò qui ad aspettare che...
Se c'è una salvezza
che prende il tuo nome
io ti chiamerò
sarò lì ad aspettare
Che senza il dono di una sana incoscienza
non sarà possibile una resistenza
Che senza il grido di un nuovo rancore
non sarà possibile esistere, amore
che senza i sogni e senza poesia
dove ci troveremo nei giorni di marzo
e senza trucco e senza coraggio
ti sto ancora aspettando
quando bussano alla porta
quando sei sveglio e non sei vivo
nella primavera
nel suo sonno collettivo
Come fanno paura le idee
suonano come sirene nella testa
e tu sei morto recidivo
mille vite parallele
ma qual è il motivo?
Che senza il dono di una nuova coscienza
dove ci troveremo a vivere senza?
Che senza il dono di un nuovo stupore
dove ci troveremo a vivere allora?
E senza trucco e senza coraggio
noi stiamo aspettando
Come fanno paura le idee
mi spaventano da quando ero bambina
ma sapevo che era quella la strada
io me lo sentivo
sì, io me lo sentivo
Che senza il dono di una nuova coscienza
dove ci troveremo a vivere senza?
Che senza il dono di un nuovo stupore
dove ci troveremo a vivere allora?
E senza trucco e senza coraggio
ti sto ancora aspettando
Ma se c'è una salvezza
nell'immaginazione
io ti chiamerò
sarò qui ad aspettare che...
Se c'è una salvezza
che prende il tuo nome
io ti chiamerò
sarò lì ad aspettare
Che senza il dono di una sana incoscienza
non sarà possibile una resistenza
Che senza il grido di un nuovo rancore
non sarà possibile esistere, amore
che senza i sogni e senza poesia
dove ci troveremo nei giorni di marzo
e senza trucco e senza coraggio
ti sto ancora aspettando
envoyé par Lorenzo Masetti - 11/6/2022 - 16:03
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