Prtiti a maggio coi fiori sui prati
in 600 mila non sono tornati
tra polvere pietre e rami contorti
per conquistare la terra degli altri
parole imperiose su ogni giornale
che paga chi sà che la guerra un affare
borghesi e studenti hanno alzato la voce
che sanno che poi sarà nostra ogni croce
e dietro al sicuro i tanti imboscati
che gridano evviva i nostri soldati
evviva quei fessi che portano il basto
che vanno a crepare al nostro posto
chi è stato quel cane che ha avuto l'idea
di far coi cadaveri una nuova trincea
dove un cecchino che decide la sorte
tra il piscio la rabbia il fetore dei morti
chi si spara un piede chi beve benzina
per non stare più ancora qui domattina
c'è chi si acceca col pus dello scolo
non vuole più vedere né un uomo né il cielo
il tenente medico al sicuro e insolente
con le piaghe aperte ci rimanderà al fronte
urlando vigliacchi figli di troia
avanti avanti avanti Savoia
la morte quassù è come l'onda del mare
che viene discende ritorna risale
persino la vita d'inverno riposa
riposano in morti ma lei non riposa
le terre irredente la guerra borghese
l'inutile strage l'onore le offese
ma dietro al sicuro ci si scanna a parole
qui si bestemmia e nel fango si muore
domani compagni partirete all'assalto
per prender la quota 30 metri più in alto
e per farvi scordare che non tornerete
un litro di grappa e le balle del prete
fa il disfattista chi è stanco e protesta
a chi parla il nemico chi ha paura e diserta
a chi chiede per morire una sola ragione
risponde il plotone d'esecuzione
e chi fino a ieri ci ha fatto la guerra
perché chiedevamo il pane e la terra
è lo stesso che ci manda a fare il soldato
per difendere quello che lui ci ha rubato
chi sta dietro l'altro filo spinato
non mi ha preso niente non mi ha mai sparato
e che urlano tiragli figlio di troia
ammazzalo e avanti avanti Savoia
ma non vogliamo più essere polvere o foglia
né pecore e mute che il vento travolge
un calcio alla patria uno sputo alla guerra
si torna dai figli dalla nostra terra
stasera si mangia si canta si beve
svuotando le case del ladro borghese
e se incontreremo i signori imboscati
faranno la fine di tanti soldati
e pugnaleremo senza averne pena
chi fino a ieri si sparava alla schiena
e se serviranno altri figli di troia
che vadano avanti avanti Savoia
e se serviranno altri figli di troia
che vadano avanti avanti Savoia
in 600 mila non sono tornati
tra polvere pietre e rami contorti
per conquistare la terra degli altri
parole imperiose su ogni giornale
che paga chi sà che la guerra un affare
borghesi e studenti hanno alzato la voce
che sanno che poi sarà nostra ogni croce
e dietro al sicuro i tanti imboscati
che gridano evviva i nostri soldati
evviva quei fessi che portano il basto
che vanno a crepare al nostro posto
chi è stato quel cane che ha avuto l'idea
di far coi cadaveri una nuova trincea
dove un cecchino che decide la sorte
tra il piscio la rabbia il fetore dei morti
chi si spara un piede chi beve benzina
per non stare più ancora qui domattina
c'è chi si acceca col pus dello scolo
non vuole più vedere né un uomo né il cielo
il tenente medico al sicuro e insolente
con le piaghe aperte ci rimanderà al fronte
urlando vigliacchi figli di troia
avanti avanti avanti Savoia
la morte quassù è come l'onda del mare
che viene discende ritorna risale
persino la vita d'inverno riposa
riposano in morti ma lei non riposa
le terre irredente la guerra borghese
l'inutile strage l'onore le offese
ma dietro al sicuro ci si scanna a parole
qui si bestemmia e nel fango si muore
domani compagni partirete all'assalto
per prender la quota 30 metri più in alto
e per farvi scordare che non tornerete
un litro di grappa e le balle del prete
fa il disfattista chi è stanco e protesta
a chi parla il nemico chi ha paura e diserta
a chi chiede per morire una sola ragione
risponde il plotone d'esecuzione
e chi fino a ieri ci ha fatto la guerra
perché chiedevamo il pane e la terra
è lo stesso che ci manda a fare il soldato
per difendere quello che lui ci ha rubato
chi sta dietro l'altro filo spinato
non mi ha preso niente non mi ha mai sparato
e che urlano tiragli figlio di troia
ammazzalo e avanti avanti Savoia
ma non vogliamo più essere polvere o foglia
né pecore e mute che il vento travolge
un calcio alla patria uno sputo alla guerra
si torna dai figli dalla nostra terra
stasera si mangia si canta si beve
svuotando le case del ladro borghese
e se incontreremo i signori imboscati
faranno la fine di tanti soldati
e pugnaleremo senza averne pena
chi fino a ieri si sparava alla schiena
e se serviranno altri figli di troia
che vadano avanti avanti Savoia
e se serviranno altri figli di troia
che vadano avanti avanti Savoia
envoyé par Dq82 - 6/4/2022 - 13:08
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Caporetto, 24 ottobre 1917 : non un episodio di vigliaccheria ma la rivolta dei fanti contadini, il proletariato dell'esercito come li ha chiamati Curzio Malaparte, i figli di troia come li chiamavano alcuni ufficiali.
Stanchi di marcire nelle buche fangose, rosi dai pidocchi, stanchi di uccidere e farsi uccidere da poveri come loro.
Una rivolta che nessuno ha voluto o saputo guidare.