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אַרבעטער־פֿרױען

Dovid Edelshtot [David Edelstadt] / דוד עדעלשטאָט
Language: Yiddish


Dovid Edelshtot [David Edelstadt] / דוד עדעלשטאָט

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Performed in Yiddish by Daniel Kahn


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(Dovid Edelshtot [David Edelstadt] / דוד עדעלשטאָט )


Arbeter-froyen
[1881]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: David Edelstadt (Dovid Edelshtot)
Collected 1928 by Berl Verblunsky from Basha Leye Lipski

Il manoscritto di Arbeter-froyen (redatto in corsivo ebraico) trascritto da Berl Verblunsky nel 1928, dal canto di Basha Leye Lipski.
Il manoscritto di Arbeter-froyen (redatto in corsivo ebraico) trascritto da Berl Verblunsky nel 1928, dal canto di Basha Leye Lipski.


La genesi di questa canzone è abbastanza complessa. In origine era una delle molte poesie “bundiste” di Dovid Edelshtot (David Edelstadt in forma germanizzata); poesia che, assai probabilmente, era divenuta subito canzone. David Edelstadt, nato nel 1866 a Kaluga (circa 200 km a sud di Mosca), fu un precocissimo rivoluzionario e poeta in lingua yiddish; a soli 15 anni emigrò negli USA per sfuggire ai pogrom antisemiti susseguenti al riuscito attentato contro lo zar Alessandro II (13 marzo 1881). A New York, David Edelstadt divenne militante del movimento anarchico e responsabile della rivista in yiddish Fraye Arbeter Shtime (“Libera Voce dei Lavoratori”), sulla quale pubbicava anche le sue poesie; poiché David Edelstadt morì nel 1892 a soli 26 anni di età, stremato dalle durissime condizioni di vita e di lavoro in uno dei tanti sweatshops americani -i laboratori dove lavoratori e lavoratrici immigrati venivano praticamente tenuti come schiavi-, la poesia deve risalire proprio al 1881. Non è un caso che vi siano nominate due delle attentatrici di Narodna Volja, Sof'ja Lvovna Perovskaja e l'ebrea bielorussa Gesja Meerovna Gelfman (nel testo yiddish Helfman); la Perovskaja fu impiccata a San Pietroburgo il 15 aprile 1881 assieme ad altri quattro attentatori, mentre l'esecuzione della Gelfman, che era incinta di otto mesi, fu ritardata per permetterle di dare alla luce il bambino (mal curata, volutamente, la Gelfman morì dopo qualche mese, il 13 febbraio 1882. In pratica, il medico eseguì la condanna a morte al momento del parto, perforandole il peritoneo e non ricucendolo). Sulla “Ginzburg” nominata da Edelstadt non sono riuscito a reperire notizie; ma il cognome è sicuramente ebraico.

Negli anni '20 e '30 del XX secolo, lo YIVO (fondato nel 1925 da Nochum Shtif con sede, allora, a Vilnius) raccoglieva una grande quantità di materiale dai cosiddetti zamlers (“raccoglitori”): canzoni, racconti popolari, fiabe, espressioni popolari, e persino barzellette e giochi di ragazzi. Era come il presentimento che la lingua yiddish fosse in grande pericolo, cosa che, purtroppo, si sarebbe puntualmente avverata. Uno di tali zamlers, il folklorista Berl Verblunsky, di Grodno (ora Hrodna, in Bielorussia), era particolarmente attivo; lo YIVO, addirittura, arrivò a compragli una bicicletta affinché potesse recarsi più agevolmente di paese in paese per raccogliere il materiale più disparato. Fu proprio grazie a Berl Verblunsky che il testo e la melodia di Arbeter-Froyen, esattamente nel 1928, si sono salvati. Per le figure che vi sono nominate, la poesia deve essere del 1881, poco prima che David Edelstadt fuggisse in America e poco dopo l'esecuzione degli attentatori e delle attentatrici; non può essere stata scritta già in America, perché altrimenti non sarebbe logico che fosse stata raccolta in uno shtetl bielorusso. Si sa che Berl Verblunsky la raccolse oralmente da una donna, tale Basha Leye Lipski, che in gioventù era stata membro attivo del Bund e che veniva considerata, nel suo shtetl, una meshugene (“pazza, testa matta”): lo stesso Verblunsky specificò che la donna era divenuta realmente un'alienata mentale (non si sa in seguito a che cosa), e che tutto lo shtetl la conosceva anche perché era solita girare mezza nuda per le strade fumando sigari pestilenziali. Berl Verblunsky trascrisse la poesia e la inviò allo YIVO, curandosi anche di trascrivere la melodia; nonostante le sue condizioni, Verblunsky affermò che Basha Leye Lipski era un'informatrice molto affidabile, e che era capace di cantare le canzoni “rapidamente e molto bene”, ricordandosi tutto. Si ricordava anche che la canzone era stata scritta da "un ragazzino, di nome Dovid", di cui non sapeva più niente. "Dovid" era David Edelstadt, già scappato via. Un ragazzino di quindici anni al quale restavano poco più di dieci anni di vita.

E' così che Arbeter-Froyen ci è pervenuta direttamente dalle prime lotte antizariste; ed è assai notevole questo tributo dato non soltanto alle rivoluzionarie perite miseramente in seguito ai loro atti, ma anche alle donne lavoratrici di qualsiasi tipo, “in fabbrica e in casa”, Una canzone, tra le altre cose, molto bella musicalmente, sebbene niente si sappia dell'autore della melodia. E un tributo anche alla “pazza” Basha Leye Lipski, che era impazzita per chissà quali indicibili cose, e che cantò questa canzone a un zamler dello YIVO in bicicletta. Quanto a Basha Leye Lipski, non si seppe più niente di lei, probabilmente inghiottita dall'abisso coi suoi sigari e le sue canzoni. [RV]


La canzone interpretata da David Kahn & The Painted Birds, in versione bilingue yiddish/inglese.
אַרבעטער־פֿרױען, לײַדנדע פֿרױען! [1]
פֿרױען, װאָס שמאַכטן אין הױז אין פֿאַבריק,
װאָס שטײט איר פֿון װײַטן? װאַס העלפֿט איר ניט בױען
דעם טעמפּל פֿון פֿרײַהײט, פֿון מענטשלעכן גליק?

העלפֿט אונדז טראָגן דעם באַנער דעם רױטן,
פֿאָרװערץ, דורך שטורעם, דורך פֿינצטערע נעכט!
העלפֿט אונדז װאָרהײט און ליכט צו פֿאַרשפּרײצן,
צװישן אמװיסענדע, עלנטע קנעכט!

חעלפֿט אונדז די װעלט פֿון איר שמוץ דערהײבן!
אַלעס אָפּפֿערן, װאָס אונדז איז ליב.
קעמפֿן צוזאַמען, װי מעכטיקע לײבן
פֿאַר פֿרײַהײט, פֿאַר גלײַכהײט, פֿאַר אונדזער פּרינציפּ!

ניט אײן מאָל האָבן שױן נאָבעלע פֿרױען,
געמאָכט ציטערן הענקער און טראָן,
זײ האָבן דעצײַגט, אַז מען קען זײ פֿאַרטרױען,
אין ביטערסטן שטורעם די הײליקע פאָן.

דערמָאנט זיך אז אונדזערע רוסישע שװעסטער,
דערמאָרדעט פֿאַר פרײַהײט פֿון צאַר דעם װאַמפּיר,
פֿאַרמאַטערט ביז טױט איז די שטײנערנע נעסטער,
פֿאַרגראָבן איז שנײ איז דעם װיסטן סיביר.

געדענקט איר נעמען, די הײליקע נעמען:
פעראָװסקײַאַ, העלפֿמאַן, גינזבורג און נָאך,
טױזנטער װאָס פֿלעגן זיך שעמען
צו טראָגן געחאָרכזאַם דעם שקלאַפֿניאָך?

זײ זײַנען אין שטורעם זאָ העלדיש געשטאַנען,
געטראָגן אין פינצטערניש האַפֿענונג און ליכט!
ראַכע גענומען פֿון װילדע טיראַנען,
שטאָלץ געקוקט דעם טױט אין געזיכט!

געדענקט איר זײ ? דאָך זאָל זײער לעבן
באַגײַסטערן אײַך! איר זאָלט מיט דערפֿאָלג
לערנען און דענקען, קעמפֿן און שטרעבן
צו פֿרײַהײט און גליק פֿאַר דעם אַרבעטער פֿאָלק!
[1] Trascrizione / Transcription:

Arbeter-froyen, laydnde froyen!
Froyen, vos shmakhtn in hoyz un fabrik,
vos shteyt ir fun vaytn? Vos helft ir nit boyen
dem templ fun frayhayt, fun mentshlekhn glik?

Helft undz trogn dem baner dem roytn,
forverts, durkh shturem, durkh fintstere nekht!
Helft undz vorhayt un likht tsu farshpreytn,
tsvishn umvisende, elnte knekht!

Helft undz di velt fun ir shmuts derheybn!
Ales opfern, vos undz iz lib,
Kemfn tsuzamen, vi mekhtike leybn
far frayhayt, far glaykhhayt, far undzer printsip!

Nit eyn mol hobn shoyn nobele froyen,
gemakht tsitern henker un tron,
zey hobn getsaygt, az men ken zey fartroyen,
in biterstn shturem di heylike fon.

Dermont zikh az ayere rusishe shvester,
dermordet far frayhayt fun tsar dem vampir,
farmatert biz toyt in di shteynerne nester
fargrobn in shney in dem vistn Sibir.

Gedenkt ir di nemen, di heylike nemen:
Perovskaya, Helfman, Ginzburg un nokh,
toyznter vos flegn zikh shemen
tsu trogn gehorkhzam dem shklafnyokh?

Zey zaynen in shturem zo heldish geshtanen,
getrogn in fintsternish hofenung un likht!
Rakhe genumen fun vilde tiranen,
shtolts gekukt dem toyt in gezikht!

Gedenkt ir zey? Dokh zol zeyer lebn
bagaystern aykh! Ir zolt mit derfolg
lernen un denken, kemfn un shtrebn
tsu frayhayt un glik far dem arbeter folk!

Contributed by Riccardo Venturi - 2022/3/25 - 10:53




Language: Italian

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 25-3-2022 11:05


Eseguita da Isabel Frey.
(Esecuzione integrale in yiddish)
Lavoratrici

Lavoratrici, donne che soffrono!
Donne che languono in fabbrica e in casa,
Perché state distanti? Perché non aiutate a edificare
Il tempio della libertà e dell'uguaglianza umana?

Aiutateci a portare la bandiera rossa,
Avanti attraverso tempeste e notti oscure!
Aiutateci a diffondere verità e luce,
In mezzo a schiavi miseri e ignoranti!

Aiutateci a sollevare il mondo dal suo squallore!,
A ottenere tutto ciò che ci è caro.
Lottiamo insieme come possenti leoni
Per la libertà, per l'uguaglianza e per i nostri princìpi.

Più di una volta nobili donne
Han fatto tremare troni e boia,
Han dimostrato che si può aver fiducia in loro
Nella bufera più dura con la bandiera rossa.

Ricordatevi che le nostre sorelle russe,
Uccise per la libertà dallo zar, il vampiro,
Stremate a morte nei nidi di pietra,
Son sepolte nella neve nella desolata Siberia.

Vi ricordate dei nomi, di quei sacri nomi,
Perovskaja, Gelfman, Ginzburg ed altre,
Di migliaia di loro costrette a portare
Con vergogna, obbedienti, il giogo della schiavitù?

Nella tempesta han resistito tanto eroicamente
E apportato, nel buio, speranza e luce!
Si sono vendicate di crudeli tiranni,
Han guardato fieramente la morte in faccia!

Le ricordate? Eppure le loro vite
Devono ispirarvi, così che possiate riuscire
A imparare e a pensare, e lottare e a sforzarvi
Per la libertà e l'uguaglianza, per i lavoratori!

2022/3/25 - 11:06




Language: English

Bilingual version (Yiddish / English) by Daniel Kahn and the Painted Birds
La versione bilingue (Yiddish / Inglese) di Daniel Kahn and the Painted Birds
Album: The Butcher's Share (2017)
Arbeter-froyen

Arbeter froyen, laydnde froyen
Froyen, vos shmakhtn in hoyz un fabrik
Vos shteyt ir fun vaytn? vos helft ir nit boyen
Dem templ fun frayhayt, fun mentshlekhn glik?

Helft undz trogn dem baner dem roytn
Forverts, durkh shturem, durkh finstere nekht
Helft undz vorhayt un likht tsu farshpreytn
Tsvishn umvisende, elente knekht.

Hardworking women, Arbeiterinnen
Women who labor in factories and homes
Join in the fight for it's only beginning
And no one should stand in the struggle alone

Let us all carry the reg flag together
Weathering storms in the dark of the night
Building a temple of freedom forever
Helping each other to carry the light

How many daughters, sisters, and mothers
Have given their lives for the things they believe?
Mighty as lions they fight for each other
For freedom and justice and equality

We'll carry the banner as sisters and brothers
Waking the world to the light of the day
As friends and companions, as comrades and lovers
Arbeter froyen, show us the way

Helft undz di velt fun ir shmuts tsu derheybn!
Ales opfern, vos undz iz lib
Kemfn tsuzamen, vi mekhtike leybn
Far frayhayt, far glaykhhayt, far undzer printsip!

Contributed by Riccardo Venturi - 2022/3/25 - 11:50




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