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Волки и вороны

Boris Grebenšćikov / Борис Гребенщиков
Langue: russe


Boris Grebenšćikov / Борис Гребенщиков

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Volki i vorony
[1992]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Boris Grebenšćikov
Album / Albumi: Русский альбом /Russkij albom/

russkijalbom


"Canzone intimista e profonda." (Donatella Leoni)

All'inizio era un curioso errore da parte della contributrice, Donatella Leoni, Poi, poco dopo, è venuto a coincidere con una terribile notizia per questo sito, cioè per la comunità di persone che lo mandano avanti da quasi vent'anni. In realtà, non so e non si sa che cosa sia esattamente questa canzone. I testi di Boris Grebenšćikov sono noti per la loro oscurità, ma questo, probabilmente, li supera tutti. Un delirio mistico? Una canzone sulla purezza irraggiungibile? Una canzone sul sole, la “stella calorosa”? La canzone di un alcolizzato? Una canzone, semplicemente, sui lupi e sui corvi? Non lo so, e non sarei comunque in grado di sviscerare tutti i riferimenti religiosi e filosofici che probabilmente contiene (buddhisti, ortodossi, e chissà quant'altri). Se, però, ne promana qualcosa di immediatamente coglibile, è il senso del buio, di abissi non sondabili. Per questo mi sono messo a tradurla. [RV]
Может Бог, может просто эта ночь пахнет ладаном.
А кругом высокий лес – темен и замшел.
То ли это благодать, то ли это засада нам –
Весело наощупь, да сквозняк на душе.

Вот идут с образами – с образами незнакомыми,
Да светят им лампады из-под темной воды.
Я не помню, как мы встали, как мы вышли из комнаты,
Только помню, что идти нам до теплой звезды…

Вот стоит храм высок, да тьма под куполом.
Проглядели все глаза, да ни хрена не видать.
Я поставил бы свечу, да все свечи куплены.
Зажег бы спирт на руке – да где ж его взять?

А кругом лежат снега на все четыре стороны;
Легко по снегу босиком, если души чисты.
А мы пропали бы совсем, когда б не волки да вороны;
Они спросили: «Вы куда? Небось, до теплой звезды?..»

Назолотили крестов, навтыкали, где ни попадя;
Да променяли на вино один, который был дан.
А поутру с похмелья пошли к реке по воду,
А там вместо воды – Монгол Шуудан.

А мы хотели дать веселый знак ангелам,
Да потеряли их из виду, заметая следы;
Вот и вышло бы каждому по делам его,
Если бы не свет этой чистой звезды.

Так что нам делать, как нам петь, как не ради пустой руки?
А если нам не петь, то сгореть в пустоте;
А петь и не допеть – то за мной придут орлики;
С белыми глазами, да по мутной воде.

Только пусть они идут – я и сам птица черная,
Смотри, мне некуда бежать: еще метр и льды;
Так я прикрою вас, а вы меня, волки да вороны,
Чтобы кто-нибудь дошел до этой чистой звезды…

Так что теперь с того, что тьма под куполом,
Что теперь с того, что ни хрена не видать?
Что теперь с того, что все свечи куплены,
Ведь если нет огня, мы знаем, где его взять;

Может правда, что нет путей, кроме торного,
И нет рук для чудес, кроме тех, что чисты,
А все равно нас грели только волки да вороны,
И благословили нас до чистой звезды…

envoyé par Donatella Leoni - 1/2/2022 - 23:16



Langue: italien

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 2-2-2022
I lupi e i corvi

Forse è Dio, o solo un profumo d'incenso nella notte.
Tutt'intorno la foresta, spessa, oscura e muscosa.
Forse per noi è una benedizione, o forse un trabocchetto :
Gradevole a toccarlo, ma una corrente d'aria nell'anima.

Ed eccoli che arrivano con delle icone, ma non familiari,
Un lampadario li illumina da sotto un'acqua scura.
Non so come ci si è potuti alzare ed uscire dalla stanza,
Mi ricordo solo che si doveva andare verso la stella calorosa...

Ed ecco la chiesa immensa, ma è buio sotto la sua cupola.
Hai voglia a sgranare gli occhi, non si vede un accidente.
Avrei messo pure un cero, ma tutti i ceri eran già stati venduti,
Avrei bruciato pure dell'alcool sul palmo della mano, ma dove trovarlo?

Tutt'intorno, c'è neve in ogni angolo. Camminare
Scalzi è facile, quando si ha l'anima pura.
Saremmo stati spacciati senza i lupi e senza i corvi,
Hanno chiesto: “Dove andate? Alla stella calorosa, scommettiamo.”

Hanno dorato delle croci e le hanno gettate da qualche parte,
Hanno scambiato per del vino l'unica cosa che era stata loro data.
E, al mattino, con la gola riarsa, siamo andati a cercare acqua,
Ma al fiume, come acqua, abbiamo trovato le Poste Mongole. [1]

Si voleva fare allegramente un cenno agli angeli,
Ma li abbiam persi di vista, cancellando le nostre tracce.
A ciascuno sarebbe dato secondo ciò che ha fatto
Se non ci fosse la luce di questa stella calorosa.

E allora, come fare, come bere se non grazie
Alle nostre mani vuote? Senza bere, bruceremo nel vuoto.
E se non bevo abbastanza, le aquile mi cadranno addosso
Con grandi occhi, ma in acque torbide.

Sempre che non se ne vadano. Dopo tutto sono un uccello nero.
Guarda, non c'è verso che io scappi. Il ghiaccio è solo a un metro.
E allora ci copriremo gli uni gli altri, i lupi e i corvi,
Perché almeno uno di noi arrivi a quella stella di purezza.

E allora, che importa se è buio sotto la cupola?
Che importa se non ci si vede un accidente?
Che importa se tutti i ceri sono stati venduti?
Se non c'è il fuoco, sappiamo dove andarlo a prendere.

Forse è vero che non c'è altra strada, se non quella di tutti.
Che non ci sono mani fatte per i miracoli, a meno che non siano pure.
In ogni caso, per noialtri ci son solo il lupi e i corvi a riscaldarci
E a darci la loro benedizione verso la stella della purezza.
[1] Nel testo originale: La dicitura ufficiale delle Poste Mongole, in lingua mongola (Монгол Шуудан /Mongol Šuudan/)

2/2/2022 - 21:51


@ Donatella Leoni

Carissima Donatella, la canzone è senz'altro intimista, profonda, molto bella e -aggiungo- difficilissima da tradurre. Solo che non si tratta affatto di Генерал, di cui riporti il video e che è una canzone dei Kino del 1983, dall'album "46" -e che comunque dovrà essere messa nel sito. La canzone di Boris Grebenšćikov di cui hai riportato il testo si chiama invece Волки и вороны ("I lupi e i corvi"), è del 1992 e proviene dall'album Русский альбом ("Album russo"). Saluti.

Riccardo Venturi - 2/2/2022 - 09:09




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