Figlio, figlio al confine
questo latte non ti sazia
lascia i seni asciutti
come gli occhi di tuo padre
Figlio, figlio al confine
ho perso la strada di casa
non c'è più la luce accesa
ed io ti chiedo scusa
Figlio, figlio al confine
occhi belli da baciare
tra le spine di quei fili
stringi le mie mani
E ricamiamo parole
ci sorprenda l'amore
da una parte s'invecchia
e dall'altra si muore
Rimaniamo vicini
con i cuori incastrati
La mia mano ti cerca
e il tuo abbraccio mi manca
Figlio di confine
questo strano girotondo
ci colpisce poi sfinisce
tutti giù per terra
Figlio, questo confine
questa linea che si spezza
non somiglia più al mio sogno
dove tu al risveglio mi stai accanto
E ricamiamo parole
ci sorprenda l'amore
da una parte s'invecchia
e dall'altra si muore
E rimaniamo vicini
con i cuori incastrati
La mia mano ti cerca
e il tuo abbraccio mi manca
E tu ci cridi o nun ci cridi
Nui semu genti senza cchiu fidi
Nui semu l'unna, l'unna do mari
Lu scogghiu, lu scuru ca nun voi vidiri.
E tu ci senti o nun ci senti
Nui semu nuddu nui semu nenti
Nui semu stanchi di lì paroli
Nui semu stanchi di stu parlari
E ricamiamo parole
ci sorprenda l'amore
da una parte s'invecchia
e dall'altra si muore
E rimaniamo vicini
con i cuori incastrati
La mia mano ti cerca
e il tuo abbraccio mi manca
Figlio, figlio infinito
spazio aperto adesso sei
oltre il muro oltre il buio
tutti i baci tutti gli anni miei
questo latte non ti sazia
lascia i seni asciutti
come gli occhi di tuo padre
Figlio, figlio al confine
ho perso la strada di casa
non c'è più la luce accesa
ed io ti chiedo scusa
Figlio, figlio al confine
occhi belli da baciare
tra le spine di quei fili
stringi le mie mani
E ricamiamo parole
ci sorprenda l'amore
da una parte s'invecchia
e dall'altra si muore
Rimaniamo vicini
con i cuori incastrati
La mia mano ti cerca
e il tuo abbraccio mi manca
Figlio di confine
questo strano girotondo
ci colpisce poi sfinisce
tutti giù per terra
Figlio, questo confine
questa linea che si spezza
non somiglia più al mio sogno
dove tu al risveglio mi stai accanto
E ricamiamo parole
ci sorprenda l'amore
da una parte s'invecchia
e dall'altra si muore
E rimaniamo vicini
con i cuori incastrati
La mia mano ti cerca
e il tuo abbraccio mi manca
E tu ci cridi o nun ci cridi
Nui semu genti senza cchiu fidi
Nui semu l'unna, l'unna do mari
Lu scogghiu, lu scuru ca nun voi vidiri.
E tu ci senti o nun ci senti
Nui semu nuddu nui semu nenti
Nui semu stanchi di lì paroli
Nui semu stanchi di stu parlari
E ricamiamo parole
ci sorprenda l'amore
da una parte s'invecchia
e dall'altra si muore
E rimaniamo vicini
con i cuori incastrati
La mia mano ti cerca
e il tuo abbraccio mi manca
Figlio, figlio infinito
spazio aperto adesso sei
oltre il muro oltre il buio
tutti i baci tutti gli anni miei
Anche per questa canzone Francesca Incudine ci ha inviato il testo corretto della parte in siciliano.
Langue: italien
Un canzone stupenda.
Propongo questa traduzione in italiano, alquanto libera, sperando che non sia sgradita a Francesca
Propongo questa traduzione in italiano, alquanto libera, sperando che non sia sgradita a Francesca
Che tu ci creda o no
Siamo esseri privi ormai di fede
Siamo onda, onda del mare
Scoglio, tenebra, cancellati dalla vista
Che tu ascolti o meno
Siamo nessuno siamo nulla
Siamo logorati dalle parole
Siamo logorati dai soliti discorsi
Siamo esseri privi ormai di fede
Siamo onda, onda del mare
Scoglio, tenebra, cancellati dalla vista
Che tu ascolti o meno
Siamo nessuno siamo nulla
Siamo logorati dalle parole
Siamo logorati dai soliti discorsi
envoyé par Riccardo Gullotta - 25/11/2022 - 20:50
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Testo: Francesca Incudine
Musica: Raffaele Pullara
Manfredi Tumminello, chitarra e basso elettrico
Salvo Compagno, percussioni
Francesca Incudine, voce
Video Credits:
regia di Raffaele Pullara
Attrice danzatrice, Gloria Riti
con la dolce partecipazione del piccolo Diego Renna
Video girato presso Liberty Dance di Palermo
"Il confine rappresenta un limite, ma anche tutto ciò che sta oltre quel limite; è la soglia sulla quale attendere, la libertà personale dell’altro da non violare, la linea immaginaria e quella reale che spesso ci separa dagli altri, il passo pesante sulla neve di una donna che sfida il gelo per poter far nascere suo figlio, il filo spinato oltre il quale sognare abbracci perduti di uomini e donne che non hanno casa, non hanno terra, non hanno più parole", spiega Raffaele Pullara.
Nel testo la vita e la morte si danno appuntamento in un ciclo infinito, cucito e ricucito dalla speranza che viene cantata, vocata e danzata.
"Al confine", il singolo d’esordio del palermitano Raffaele Pullara