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L'angelo ucciso

Michele Gazich
Language: Italian


Michele Gazich

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2010
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Nota a parte per L'angelo ucciso, la canzone che preferisco in assoluto. Mi ha commosso. È dedicata a un grande artista che definire poeta è limitativo: Pier Paolo Pasolini. Come nel primo album, hai scelto un maestro controverso da omaggiare, da Ezra Pound siamo passati a una delle voci più rappresentative dell'Italia di quegli anni di miracoli e repentine cadute. Proprio perché controcorrente e non etichettabile, era osteggiato da una parte e dall'altra. Ma parlava la lingua della gente, insegnando la religione della gente. "Tu scrivevi mentre l'Italia moriva, tu pregavi il Cristo dei contadini, ora si sente il silenzio dei senza Dio, che pregano in banca, che pregano in chiesa". Immagini molto forti, versi che non danno possibilità alcuna di fraintendimento. Che cosa rappresenta per te Pasolini?

Pasolini è tutto ciò che non è l'Italia oggi, almeno quella che appare di più. Pasolini credeva in un'Italia religiosa e contadina, l'Italia che aveva una fede, insieme pagana e cristiana, in Dio, nell'uomo e nella terra. La sua morte ha segnato la fine del nostro umanesimo. Ho letto Pier Paolo Pasolini per decenni, ma ho scritto la canzone che gli ho dedicato in un solo giorno, in dieci ore di lavoro ininterrotto, in uno stato di estasi, di contatto con il poeta stesso, o almeno così mi è parso. Anzi, sono in qualche modo certo che Pasolini stesso mi abbia aiutato a scrivere L'Angelo ucciso…
rootshighway.it
Tu scrivevi mentre l’Italia moriva
Tu pregavi il Cristo dei contadini
E la terra era bianca, era cotta, bruciata dal sole
Il tuo sangue, il sudario, la riva del mare

Poeta morto, ti sento
Urlare dentro il silenzio
Il silenzio di chi ti ha ucciso
Il silenzio dei senza viso
Il silenzio dei senza Dio
Che pregano in banca
Che pregano in chiesa

La tua voce, da vivo, era dolce e sottile
Il belato d’agnello di chi non resiste ai violenti
C’è chi prova ad infamarti, prova a dimenticare
La tua voce, da morto, è un grido che non puoi fermare

Poeta morto, ti sento
Urlare dentro il silenzio
Il silenzio di chi ti ha ucciso
Il silenzio dei senza viso
Il silenzio dei senza Dio
Che pregano in banca
Che pregano in chiesa

Contributed by Alberto Scotti - 2021/4/21 - 00:30




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