Sul Fianco Della Strada (2007)
La nave salperà venerdì mattina presto
Intanto io non mi aspetto nulla
E nemmeno mai l’ho chiesto
Tutta la banda e i resti del reparto
Camminano battuti
Nella notte profonda d’incanto
E si innamorano di donne povere
Intrecciano capelli e piume
Per quel poco che basta alla fiducia
E dimenticare un altro giorno alla fonda
Attraversando una spiaggia sconosciuta
Ho sempre creduto alle superstizioni
Ai racconti che la gente nasconde
Lontano dalla fede e dalle consolazioni
E ho svuotato ancora le mie tasche
Per sentire il rimpianto gonfiarsi
Nell’odore di pioggia e malto
Ma non importa, lascia stare
Sarà solo come vuoi tu
Ho posato quel che avevo sul bancone
E anni dopo non riuscivo più a pensare
Che ci fossi ancora tu
Avrei dovuto ascoltare i consigli di Mona
Quando tutto era ancora possibile
Tra le sue dita sottili di sposa
Quando il sole alzava i suoi raggi leggero
E nessuno di noi, nessuno
Faceva della paura un pensiero
Ma mentre il paese cambiava opinione
Io lasciavo la sua porta spalancata
E mi voltai per cercarla ancora
Sulla piazza tra i cumuli di neve
Quando lei era già rincasata
E adesso che ho attraversato la pianura
E cantato con i vagabondi
Fino ai lontani porti di vetro
Per arrivare a guardare l'Africa come una promessa
E capire che comunque
Non sarei mai più tornato indietro
Ma non importa, lascia stare
Sarà solo come vuoi tu
Ho posato quel che avevo sul bancone
E anni dopo non riuscivo più a pensare
Che ci fossi ancora tu
Ti ho confusa in molte altre
Ma mi sembra di averti baciato la notte scorsa
Mentre Tavira si concedeva alle fiamme
E forse ero io o forse era mio padre
Che importanza vuoi che faccia
Siamo caduti entrambi
In una nube rovente
Con una bandiera spezzata tra le braccia
Intanto io non mi aspetto nulla
E nemmeno mai l’ho chiesto
Tutta la banda e i resti del reparto
Camminano battuti
Nella notte profonda d’incanto
E si innamorano di donne povere
Intrecciano capelli e piume
Per quel poco che basta alla fiducia
E dimenticare un altro giorno alla fonda
Attraversando una spiaggia sconosciuta
Ho sempre creduto alle superstizioni
Ai racconti che la gente nasconde
Lontano dalla fede e dalle consolazioni
E ho svuotato ancora le mie tasche
Per sentire il rimpianto gonfiarsi
Nell’odore di pioggia e malto
Ma non importa, lascia stare
Sarà solo come vuoi tu
Ho posato quel che avevo sul bancone
E anni dopo non riuscivo più a pensare
Che ci fossi ancora tu
Avrei dovuto ascoltare i consigli di Mona
Quando tutto era ancora possibile
Tra le sue dita sottili di sposa
Quando il sole alzava i suoi raggi leggero
E nessuno di noi, nessuno
Faceva della paura un pensiero
Ma mentre il paese cambiava opinione
Io lasciavo la sua porta spalancata
E mi voltai per cercarla ancora
Sulla piazza tra i cumuli di neve
Quando lei era già rincasata
E adesso che ho attraversato la pianura
E cantato con i vagabondi
Fino ai lontani porti di vetro
Per arrivare a guardare l'Africa come una promessa
E capire che comunque
Non sarei mai più tornato indietro
Ma non importa, lascia stare
Sarà solo come vuoi tu
Ho posato quel che avevo sul bancone
E anni dopo non riuscivo più a pensare
Che ci fossi ancora tu
Ti ho confusa in molte altre
Ma mi sembra di averti baciato la notte scorsa
Mentre Tavira si concedeva alle fiamme
E forse ero io o forse era mio padre
Che importanza vuoi che faccia
Siamo caduti entrambi
In una nube rovente
Con una bandiera spezzata tra le braccia
envoyé par Alberto Scotti - 5/4/2021 - 14:04
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