È strano pensare che noi
Vivremo appena
In una bolla di aria filtrata
Come in attesa
Di tornare a casa
Sprofondiamo ai margini della
Nostra esistenza
Aggrappati ai ricordi che
Lasciano senza
Respiro
Quel respiro che ora, sfiniti,
Ci manca davvero
È così strano pensare che qui
A pochi metri
C’è il cielo
Ma andremo giù
In fondo al mare
Andremo giù
Senza respirare
Sempre giù
In fondo all’anima
Più giù
E voi, come state lassù?
Preghiamo che un Dio ci riporti
In superficie
Aspettiamo, chiudendo gli occhi
Lasciando uscire
Lacrime
Quelle lacrime che solo chi
Annega sa fare
Ed è forse per questo che
È così salato
Il mare
Andremo giù
In fondo all’anima
Più giù
Senza respirare
Sempre giù
In fondo al mare
Andremo giù
E voi, come state lassù?
Vivremo appena
In una bolla di aria filtrata
Come in attesa
Di tornare a casa
Sprofondiamo ai margini della
Nostra esistenza
Aggrappati ai ricordi che
Lasciano senza
Respiro
Quel respiro che ora, sfiniti,
Ci manca davvero
È così strano pensare che qui
A pochi metri
C’è il cielo
Ma andremo giù
In fondo al mare
Andremo giù
Senza respirare
Sempre giù
In fondo all’anima
Più giù
E voi, come state lassù?
Preghiamo che un Dio ci riporti
In superficie
Aspettiamo, chiudendo gli occhi
Lasciando uscire
Lacrime
Quelle lacrime che solo chi
Annega sa fare
Ed è forse per questo che
È così salato
Il mare
Andremo giù
In fondo all’anima
Più giù
Senza respirare
Sempre giù
In fondo al mare
Andremo giù
E voi, come state lassù?
Contributed by Dq82 - 2021/4/2 - 11:39
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Vavialcovid
Il 12 agosto 2000 il sottomarino nucleare russo Kursk (Курск) era impegnato nel Mare di Barents in un'esercitazione militare navale nella quale avrebbe dovuto lanciare dei siluri da esercitazione (senza carica esplosiva) contro l'incrociatore nucleare, classe Kirov, Pjotr Velikij (in russo: Пётр Великий, Pietro il Grande).
Alle 11:28 locali (07:28 UTC) furono lanciati dei siluri di prova, ma subito dopo vi fu un'esplosione, presumibilmente di uno dei siluri del Kursk, all'interno o nei pressi del sottomarino. L'esplosione aveva una potenza compresa tra i 100 e i 250 kg di TNT; in conseguenza delle lesioni allo scafo dovute alla esplosione il sottomarino si adagiò sul fondo a 108 metri di profondità, a circa 135 km da Severomorsk 69°40′N 37°35′E. Una seconda esplosione avvenne all'interno dello scafo 135 secondi dopo la prima, con una potenza esplosiva compresa tra le 3 e le 7 tonnellate di TNT. L'esplosione sollevò e poi fece ricadere sul sottomarino molti detriti.
Dopo vari tentativi di salvataggio, tutti falliti, da parte dei russi, una nave speciale norvegese equipaggiata con un batiscafo inglese si agganciò con successo al sottomarino affondato, trovandolo tuttavia completamente allagato e senza alcun superstite.