Col mio bagaglio di fortuna
Legato con la solitudine
Presto mi infilo in un vagone
Noncurante della direzione
Non ho una meta e non ho fretta
E mi rollo un'altra sigaretta
Non c'è nessuno che mi aspetta
La mia vita è una disfatta
Ma pur sempre vita è
Perso dentro a stupidi pensieri
Guardo il paesaggio che si srotola
Non tocco cibo già da ieri
E il mondo corre, corre indifferente
Corpi straripanti di benessere
Ad un passo dalla pinguedine
Non ti degnan neanche di uno sguardo
Schiavi dell'egoismo e dell'avidità
Cullato dal ritmo dei binari
Scivolo in un vortice onirico
E mi appare dolce una visione
Resto lì di sasso e mi innamoro
Si agitan le gambe irrefrenabili
Volano i capelli come nuvole
Guizzano i suoi occhi imperscrutabili
E sorridon le sue natiche
Mi sveglio che stridono le ruote
Il treno frena, frena bruscamente
Nel buio più completo tutto intorno
Sento delle voci ma non vedo niente
Poi un colpo all'improvviso e salta un dente
Mi proteggo con le mani inutilmente
Mi si dice che era il prezzo da pagare
Per chi non ha il biglietto
Per chi non ha proprio niente
Metti addosso a un uomo una divisa
E quello crede di essere il più bello
E se gli metti in mano un manganello
Quello si trasforma in un aguzzino
Ma insomma, chi controlla il controllore?
Ma insomma, chi è che lo controllerà?
Ma insomma, chi controlla, chi controlla
Dagli abusi di potere e dall'impunità?
Ma insomma, chi controlla il controllore?
Ma insomma, chi è che lo controllerà?
Ma insomma, chi controlla, chi controlla
Dagli abusi di potere? Chi è che lo farà?
Legato con la solitudine
Presto mi infilo in un vagone
Noncurante della direzione
Non ho una meta e non ho fretta
E mi rollo un'altra sigaretta
Non c'è nessuno che mi aspetta
La mia vita è una disfatta
Ma pur sempre vita è
Perso dentro a stupidi pensieri
Guardo il paesaggio che si srotola
Non tocco cibo già da ieri
E il mondo corre, corre indifferente
Corpi straripanti di benessere
Ad un passo dalla pinguedine
Non ti degnan neanche di uno sguardo
Schiavi dell'egoismo e dell'avidità
Cullato dal ritmo dei binari
Scivolo in un vortice onirico
E mi appare dolce una visione
Resto lì di sasso e mi innamoro
Si agitan le gambe irrefrenabili
Volano i capelli come nuvole
Guizzano i suoi occhi imperscrutabili
E sorridon le sue natiche
Mi sveglio che stridono le ruote
Il treno frena, frena bruscamente
Nel buio più completo tutto intorno
Sento delle voci ma non vedo niente
Poi un colpo all'improvviso e salta un dente
Mi proteggo con le mani inutilmente
Mi si dice che era il prezzo da pagare
Per chi non ha il biglietto
Per chi non ha proprio niente
Metti addosso a un uomo una divisa
E quello crede di essere il più bello
E se gli metti in mano un manganello
Quello si trasforma in un aguzzino
Ma insomma, chi controlla il controllore?
Ma insomma, chi è che lo controllerà?
Ma insomma, chi controlla, chi controlla
Dagli abusi di potere e dall'impunità?
Ma insomma, chi controlla il controllore?
Ma insomma, chi è che lo controllerà?
Ma insomma, chi controlla, chi controlla
Dagli abusi di potere? Chi è che lo farà?
Contributed by Alberto Scotti - 2021/4/2 - 02:36
×
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Acqua