Ciao mi chiamo Nina non ho ancora quarant’anni
impiegata ad Avigliana ho lottato coi tiranni
con la croce rossa nei cortei di queste valli
curo botte da percosse tagli dei manganelli
resistiamo da trent’anni sempre soli come asceti
resistiamo tutti giorni alle stronzate che ripeti
lottiamo con gli anarchici coi sindaci e coi preti
lottiamo per la pace di futuri giorni lieti
quel giorno c’ero anch’io nell’assalto a quelle reti
schierati per tagliarle e assaltarle come arieti
L’etica e la lotta non rispettano i divieti
sono il giusto e lo sbagliato che ci rendono poeti
inseguita dalla digos nei miei boschi di abeti
ci hanno arrestati con violenza
per violenza
e adesso sono sola chiusa tra quattro pareti
aspettando ormai da ore l’acqua che mi disseti
Sono sempre Nina adesso sto in isolamento
penso al poliziotto che caricava violento
sicuro e senza rischio cruento e nascosto
ogni violenza autorizzata senza un codice sul casco
quindi il processo lo aspetto da queste mura
nelle mani dello stato inizio a avere paura
nelle mani dello stato si muore
una sorta di pena di morte l’eccesso di punizione
In queste ore vorrei vedere sopra al comodino
una boccia d’acqua con dentro un pesciolino
che nuota tranquillo che mi guarda e sorride
che mi dice che è uno scherzo come un pesce d’Aprile
Ciao sono Tiziana e sono donna come Giorgia
da quando è un reato partecipare a un'orgia?
io ho un compagno gli piace fare il cuckold
dai che lo sapete siete esperti di pornhub
il problema è stato il video finito sopra tutti i social
non esco più di casa confinata dalla vostra ferocia
e del sesso adesso devo provare vergogna
solo una puttana, per sempre alla gogna
Qui è sempre Tiziana e ve lo giuro ci ho provato
a denunciarli provando a togliere ogni contenuto
ho cercato dappertutto e a tutti ho chiesto un aiuto
ma il diritto all’oblio io non l’ho meritato
il mio compagno è fuggito il più famoso cornuto
la mia vita è distrutta il mio futuro fottuto
scendo in cantina solo l’ennesimo sputo
un foulard attorno al collo legata a un tubo vi saluto
Poi mentre salto come con un cerino
vedo un miliardo di luci una sembra un pesciolino
che nuota tranquillo che mi guarda e sorride
che mi dice che è uno scherzo come un pesce d’Aprile
Ciao mi chiamo Hana una bambina siriana
fuggita dalla guerra per mare una settimana
un futuro migliore, o forse solo un futuro
contro la vostra fortezza, contro il vostro muro
sono una brava bambina sono brava ve lo giuro
non mandatemi indietro il viaggio è stato troppo duro
ma l’Europa e la guardia costiera ci spingono via
vedo la salvezza allontanarsi nella scia
Qui è sempre Hana siete stati voi ad uccidermi
la prima volta in Siria chi ha venduto le armi
morti i miei amici schegge di bomba nelle carni
sono andata via con i miei ad abbracciarmi
eravamo quasi venti sul gommone in mezzi ai venti
è una lotteria ci tenti viaggi di fame e di stenti
cercavamo dignità e voi ci avete respinti
marinai sotto le stelle cadenti
siamo i soli a navigare questo mare
siamo tante e tanti finiti ad affondare
qui sotto all’acqua un pesciolino mi sorride
mi dice che è uno scherzo come un pesce d’Aprile.
impiegata ad Avigliana ho lottato coi tiranni
con la croce rossa nei cortei di queste valli
curo botte da percosse tagli dei manganelli
resistiamo da trent’anni sempre soli come asceti
resistiamo tutti giorni alle stronzate che ripeti
lottiamo con gli anarchici coi sindaci e coi preti
lottiamo per la pace di futuri giorni lieti
quel giorno c’ero anch’io nell’assalto a quelle reti
schierati per tagliarle e assaltarle come arieti
L’etica e la lotta non rispettano i divieti
sono il giusto e lo sbagliato che ci rendono poeti
inseguita dalla digos nei miei boschi di abeti
ci hanno arrestati con violenza
per violenza
e adesso sono sola chiusa tra quattro pareti
aspettando ormai da ore l’acqua che mi disseti
Sono sempre Nina adesso sto in isolamento
penso al poliziotto che caricava violento
sicuro e senza rischio cruento e nascosto
ogni violenza autorizzata senza un codice sul casco
quindi il processo lo aspetto da queste mura
nelle mani dello stato inizio a avere paura
nelle mani dello stato si muore
una sorta di pena di morte l’eccesso di punizione
In queste ore vorrei vedere sopra al comodino
una boccia d’acqua con dentro un pesciolino
che nuota tranquillo che mi guarda e sorride
che mi dice che è uno scherzo come un pesce d’Aprile
Ciao sono Tiziana e sono donna come Giorgia
da quando è un reato partecipare a un'orgia?
io ho un compagno gli piace fare il cuckold
dai che lo sapete siete esperti di pornhub
il problema è stato il video finito sopra tutti i social
non esco più di casa confinata dalla vostra ferocia
e del sesso adesso devo provare vergogna
solo una puttana, per sempre alla gogna
Qui è sempre Tiziana e ve lo giuro ci ho provato
a denunciarli provando a togliere ogni contenuto
ho cercato dappertutto e a tutti ho chiesto un aiuto
ma il diritto all’oblio io non l’ho meritato
il mio compagno è fuggito il più famoso cornuto
la mia vita è distrutta il mio futuro fottuto
scendo in cantina solo l’ennesimo sputo
un foulard attorno al collo legata a un tubo vi saluto
Poi mentre salto come con un cerino
vedo un miliardo di luci una sembra un pesciolino
che nuota tranquillo che mi guarda e sorride
che mi dice che è uno scherzo come un pesce d’Aprile
Ciao mi chiamo Hana una bambina siriana
fuggita dalla guerra per mare una settimana
un futuro migliore, o forse solo un futuro
contro la vostra fortezza, contro il vostro muro
sono una brava bambina sono brava ve lo giuro
non mandatemi indietro il viaggio è stato troppo duro
ma l’Europa e la guardia costiera ci spingono via
vedo la salvezza allontanarsi nella scia
Qui è sempre Hana siete stati voi ad uccidermi
la prima volta in Siria chi ha venduto le armi
morti i miei amici schegge di bomba nelle carni
sono andata via con i miei ad abbracciarmi
eravamo quasi venti sul gommone in mezzi ai venti
è una lotteria ci tenti viaggi di fame e di stenti
cercavamo dignità e voi ci avete respinti
marinai sotto le stelle cadenti
siamo i soli a navigare questo mare
siamo tante e tanti finiti ad affondare
qui sotto all’acqua un pesciolino mi sorride
mi dice che è uno scherzo come un pesce d’Aprile.
envoyé par Zorba - 22/2/2021 - 09:38
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Album: Cara rivolta
Come un pesce d’Aprile, tre storie di ordinario orrore avvenute nel nostro paese negli ultimi anni. Tre donne: Nina, attivista No TAV arrestata e messa in isolamento per non si sa bene quale accusa; Tiziana, costretta al suicidio dai video intimi diffusi in rete senza il suo consenso; Hana, bambina siriana affogata nella lunga traversata del Mar Mediterraneo, colpevole solo della ricerca di una vita migliore. Tutti episodi che dovrebbero chiudersi con una scritta “È uno scherzo”, come un Pesce d’Aprile, e che invece sono drammaticamente veri.