Elle est malingre, elle est petite,
Elle boit des grands verres d'eau bénite,
Tout en feuilletant le glossaire
Des mots interdits par Dieu le Père,
Elle coupe, elle mutile ou elle blesse
Ici un cœur, là une fesse,
Elle est chirurgien des rois,
L'Ambroise Paré sans foi ni loi...
Sur le corps elle porte une bure,
Pour cacher ses trésors absents,
Sur le cœur elle porte une tonsure,
Comme on porte un Saint Sacrement,
La Censure!
Elle est le Cerbère des royaumes,
L'Hydre à cent têtes et le pogrom,
La main de fer et le bâillon
Qui étouffent les révolutions,
Elle est le Grand Inquisiteur,
Le Bûcher Purificateur,
Et, il n'y a pas tellement longtemps,
De Buchenwald au Ku-Klux-Klan...
Sur le corps elle porte des souillures
De poudre, de terre et de sang,
Sur le cœur elle porte une armure
Rouillée par la haine et le temps,
La Censure!
Aujourd'hui dans la Doulce France,
En l'An de grâce et de jouvence,
La revoilà qui pointe son nez,
Qui roule des yeux sous son bonnet,
La revoilà qui prolifère,
Qui pudibonde, qui vitupère
Contre une poignée d'objecteurs
Qui déshonorent ses champs d'honneur...
Sur le corps elle porte des dorures
Pour mieux endormir les enfants,
Et sur le cœur des moisissures
De prison froide et de couvent,
La Censure!
Faudrait censurer le strip-tease,
La presse du cœur et les fayots,
Faudrait trouver la Terre Promise
Ailleurs qu'aux conneries des radios,
Faudrait qu'un de ces jours on musèle
Les bateleurs et leur bagou,
Faudrait qu'un de ces jours les bordels
Reviennent faire un p'tit tour chez nous...
Faudrait enfin qu'on me réponde,
Qu'on me convainque, qu'on me rassure,
Que je n'suis pas le seul au monde
A vouloir qu'un jour on censure...
La Censure!
Elle boit des grands verres d'eau bénite,
Tout en feuilletant le glossaire
Des mots interdits par Dieu le Père,
Elle coupe, elle mutile ou elle blesse
Ici un cœur, là une fesse,
Elle est chirurgien des rois,
L'Ambroise Paré sans foi ni loi...
Sur le corps elle porte une bure,
Pour cacher ses trésors absents,
Sur le cœur elle porte une tonsure,
Comme on porte un Saint Sacrement,
La Censure!
Elle est le Cerbère des royaumes,
L'Hydre à cent têtes et le pogrom,
La main de fer et le bâillon
Qui étouffent les révolutions,
Elle est le Grand Inquisiteur,
Le Bûcher Purificateur,
Et, il n'y a pas tellement longtemps,
De Buchenwald au Ku-Klux-Klan...
Sur le corps elle porte des souillures
De poudre, de terre et de sang,
Sur le cœur elle porte une armure
Rouillée par la haine et le temps,
La Censure!
Aujourd'hui dans la Doulce France,
En l'An de grâce et de jouvence,
La revoilà qui pointe son nez,
Qui roule des yeux sous son bonnet,
La revoilà qui prolifère,
Qui pudibonde, qui vitupère
Contre une poignée d'objecteurs
Qui déshonorent ses champs d'honneur...
Sur le corps elle porte des dorures
Pour mieux endormir les enfants,
Et sur le cœur des moisissures
De prison froide et de couvent,
La Censure!
Faudrait censurer le strip-tease,
La presse du cœur et les fayots,
Faudrait trouver la Terre Promise
Ailleurs qu'aux conneries des radios,
Faudrait qu'un de ces jours on musèle
Les bateleurs et leur bagou,
Faudrait qu'un de ces jours les bordels
Reviennent faire un p'tit tour chez nous...
Faudrait enfin qu'on me réponde,
Qu'on me convainque, qu'on me rassure,
Que je n'suis pas le seul au monde
A vouloir qu'un jour on censure...
La Censure!
Contributed by Riccardo Venturi - 2007/8/8 - 12:38
Language: Italian
Versione italiana di Riccardo Venturi
9 agosto 2007
9 agosto 2007
LA CENSURA
È mingherlina, è piccolina,
beve bicchieroni d'acqua santa
mentre sfoglia il vocabolario
delle parole vietate dal Padreterno
Taglia, mutila o ferisce,
qua un cuore, là una chiappa,
è il chirurgo dei re,
Ambroise Paré* senza fede né legge…
Addosso porta un saio
per nascondere i tesori che non ha,
sul cuore ha una tonsura
come si porta un santo sacramento,
la Censura!
È il Cerbero dei regni,
l'Idra dalle cento teste e il pogrom,
il guanto di ferro e il bavaglio
che soffocano le rivoluzioni,
È il Grande Inquisitore,
il Macellario Purificatore,
e, certo non molto tempo fa
da Buchenwald al Ku-Klux-Klan…
Addosso è sporca
di polvere da sparo, di terra, di sangue,
sul cuore ha un'armatura
arrugginita dall'odio e dal tempo,
la Censura!
Oggi nella Dolce Francia
nell'Anno di grazia e di giovinezza,
rieccola puntare il naso
e rotear gli occhi sotto il berretto,
Rieccola proliferare
e pudibonda vituperare
un pugno di obiettori
che disonorano il suo campo d'onore…
Addosso ha dorature
per meglio addormentare i bambini,
e sul cuore ha marciture
di fredda prigione, di convento,
la Censura!
Bisognerebbe censurare lo spogliarello,
la stampa rosa e i leccapiedi,
bisognerebbe trovare la Terra Promessa
altrove che nelle stronzate delle radio,
Bisognerebbe un giorno metter la museruola
ai saltimbanchi e alla loro parlantina,
bisognerebbe che un giorno i bordelli
rifacessero una giratina da noi…
Bisognerebbe infine che mi si risponda,
che mi si convinca, che mi si rassicuri
che non sono il solo al mondo
a volere che un giorni si censuri…
la Censura!
È mingherlina, è piccolina,
beve bicchieroni d'acqua santa
mentre sfoglia il vocabolario
delle parole vietate dal Padreterno
Taglia, mutila o ferisce,
qua un cuore, là una chiappa,
è il chirurgo dei re,
Ambroise Paré* senza fede né legge…
Addosso porta un saio
per nascondere i tesori che non ha,
sul cuore ha una tonsura
come si porta un santo sacramento,
la Censura!
È il Cerbero dei regni,
l'Idra dalle cento teste e il pogrom,
il guanto di ferro e il bavaglio
che soffocano le rivoluzioni,
È il Grande Inquisitore,
il Macellario Purificatore,
e, certo non molto tempo fa
da Buchenwald al Ku-Klux-Klan…
Addosso è sporca
di polvere da sparo, di terra, di sangue,
sul cuore ha un'armatura
arrugginita dall'odio e dal tempo,
la Censura!
Oggi nella Dolce Francia
nell'Anno di grazia e di giovinezza,
rieccola puntare il naso
e rotear gli occhi sotto il berretto,
Rieccola proliferare
e pudibonda vituperare
un pugno di obiettori
che disonorano il suo campo d'onore…
Addosso ha dorature
per meglio addormentare i bambini,
e sul cuore ha marciture
di fredda prigione, di convento,
la Censura!
Bisognerebbe censurare lo spogliarello,
la stampa rosa e i leccapiedi,
bisognerebbe trovare la Terra Promessa
altrove che nelle stronzate delle radio,
Bisognerebbe un giorno metter la museruola
ai saltimbanchi e alla loro parlantina,
bisognerebbe che un giorno i bordelli
rifacessero una giratina da noi…
Bisognerebbe infine che mi si risponda,
che mi si convinca, che mi si rassicuri
che non sono il solo al mondo
a volere che un giorni si censuri…
la Censura!
NOTA alla traduzione.
* Ambroise Paré (1510-1590) è considerato il creatore della chirurgia moderna. Nato a Laval, nella Mayenne, e morto a Parigi, fu apprendista barbiere prima di iniziare la pratica della chirurgia; e fu una pratica esercitata principalmente sui campi di battaglia. L'uso delle armi da fuoco aveva infatti fatto emergere nuovi tipi di gravi e mortali ferite, che Paré si sforzò di curare rinunciando agli atroci metodi tradizionali, come la cauterizzazione con l'olio bollente. E' l'inventore della chiusura delle arterie in caso di amputazione. Chiamato alla corte reale, fu soprannominato il "Chirurgo dei Re".
* Ambroise Paré (1510-1590) è considerato il creatore della chirurgia moderna. Nato a Laval, nella Mayenne, e morto a Parigi, fu apprendista barbiere prima di iniziare la pratica della chirurgia; e fu una pratica esercitata principalmente sui campi di battaglia. L'uso delle armi da fuoco aveva infatti fatto emergere nuovi tipi di gravi e mortali ferite, che Paré si sforzò di curare rinunciando agli atroci metodi tradizionali, come la cauterizzazione con l'olio bollente. E' l'inventore della chiusura delle arterie in caso di amputazione. Chiamato alla corte reale, fu soprannominato il "Chirurgo dei Re".
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Musique: Jean-Paul Roseau
Il testo è ripreso dal Sito ufficiale di Henri Tachan.