All'uscita della galera
Io mi misi a meior via
Al caffè di Santa Lucia
La mia vita si rovinò
Di compagni ne avevo uno solo
E di nome faceva Piero
Lui al mondo non disse mai il vero
Era un simile tradito
O garogna garogna garogna
Sei tu quello che m'ha 'nfamato
Ma se vengo assolto o graziato
Sta' sicuro vendetta farò
La vendetta sarà fatta
Con tre colpi di pugnale
Io ti mando all'ospedale
Sta' sicuro che non scherzo
All'indomani poi
Mi misero unu cappottu
Numero di matricola
Trecentuquarantottu
Mi condussero in una cella
È quella cella oscura
E tra sventure e sassi
Io mi vengo a ritrovare
O garogna garogna garogna
Sei tu quello che m'ha 'nfamato
Ma se vengo assolto o graziato
Sta' sicuro vendetta farò
A mezzanotte in punto
M'affaccio alla finestra
Vedo brillar le stelle
All'erta sentinella l'allarme suonerà
Secondino fammi un favore
Porta inchiostro carta e penna
Voglio scrivere alla mia bella
Che mi prega di tornare
Io non piango per le femmine
E nemmeno la mia libertà
Piango solo per la mia mamma
Che non rivedrò mai più
Io non piango per le femmine
E nemmeno la mia gioventù
Piango solo per la mia mamma
Che non rivedrò mai più
Io mi misi a meior via
Al caffè di Santa Lucia
La mia vita si rovinò
Di compagni ne avevo uno solo
E di nome faceva Piero
Lui al mondo non disse mai il vero
Era un simile tradito
O garogna garogna garogna
Sei tu quello che m'ha 'nfamato
Ma se vengo assolto o graziato
Sta' sicuro vendetta farò
La vendetta sarà fatta
Con tre colpi di pugnale
Io ti mando all'ospedale
Sta' sicuro che non scherzo
All'indomani poi
Mi misero unu cappottu
Numero di matricola
Trecentuquarantottu
Mi condussero in una cella
È quella cella oscura
E tra sventure e sassi
Io mi vengo a ritrovare
O garogna garogna garogna
Sei tu quello che m'ha 'nfamato
Ma se vengo assolto o graziato
Sta' sicuro vendetta farò
A mezzanotte in punto
M'affaccio alla finestra
Vedo brillar le stelle
All'erta sentinella l'allarme suonerà
Secondino fammi un favore
Porta inchiostro carta e penna
Voglio scrivere alla mia bella
Che mi prega di tornare
Io non piango per le femmine
E nemmeno la mia libertà
Piango solo per la mia mamma
Che non rivedrò mai più
Io non piango per le femmine
E nemmeno la mia gioventù
Piango solo per la mia mamma
Che non rivedrò mai più
Il v. 2 Io mi misi a meior via (se ho inteso bene) e il v. 8 Era un simile tradito mi suonano oscuri.
v. 9. garogna (carogna) è l'infame nello slang casteddaio (cagliaritano).
v. 18. unu cappottu (un cappotto), l'uniforme del galeotto.
v. 9. garogna (carogna) è l'infame nello slang casteddaio (cagliaritano).
v. 18. unu cappottu (un cappotto), l'uniforme del galeotto.
Contributed by L.L. - 2020/11/1 - 23:55
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Questa, insieme ad altre Canzoni di malavita, era già stata cantata, con l'accompagnamento della chitarra di Salvatore Benossa, da Efisio Podda, leggendario personaggio della vecchia Cagliari, oggi scomparso. Ignoro se ne fosse egli l'autore. Il testo presenta caratteristiche che lo fanno sembrare piuttosto antico. Eventuali precisazioni sono le benvenute.
Dall'album Canzoni di malavita (K-Factor, 2010); poi nell'album Canzoni di malavita 2 – Rinchiuso innocente (Andromeda, 2014).