Sono impoverito
la povertà dei sassi
sui quali mi butto
quando viene il momento
d'aspettare.
Non ho più nulla
da dare
che questa durezza
di vita battuta
come una strada
di guerra
la povertà dei sassi
sui quali mi butto
quando viene il momento
d'aspettare.
Non ho più nulla
da dare
che questa durezza
di vita battuta
come una strada
di guerra
Contributed by Dq82 - 2020/10/28 - 14:40
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Questa poco nota poesia di Giuseppe Ungaretti (1888-1970) fa parte delle poesie ritrovate: l’Autore - che, come è noto, durante la Prima Guerra Mondiale scriveva i suoi versi su foglietti di fortuna, cartoline in franchigia, margini di giornali, vecchie lettere e li infilava nel suo tascapane - la inviò come ricordo dal San Michele a Giuseppe Prezzolini “per gratitudine a te e alla tua famiglia” con un biglietto datato 14 agosto 1916. Testimonia ancora una volta l’orrore della guerra, riproducendo l’atmosfera di tante pagine del Porto sepolto e confermando la durezza di quella vita transitoria e sempre in bilico sull’abisso nella quale, per dirla con le parole stesse di Ungaretti “Egli si è maturato uomo in mezzo ad avvenimenti straordinari ai quali non è mai stato estraneo. Senza mai negare la necessità universale della poesia, ha sempre pensato che, per lasciarsi immaginare, l’universale deve attraverso un attivo sentimento storico, accordarsi alla voce singolare del poeta”.
cantosirene.blogspot.com
2020
"Musica e Poesia" è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta dei Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.