Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
E ciascuno è qualcuno
Ma non siamo dei santi
E non c'e' mai nessuno
Che non ha dei rimpianti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti
Siamo spesso traditi
Da certezze sbagliate
E dai colpi subiti
Da carezze non date
Da qualcuno che ha preso
Una strada diversa
E la storia è col tempo
Per la strada si è persa
Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
E lo scopo di ognuno
E di andare più avanti
Ma purtroppo si resta
Sempre indietro coi tanti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti, na na
Non c'e' neanche piu' l'odio
E nemmeno il rancore
Resta solo un bel niente
Che non ha piu' valore
Basterebbe soltanto
Accennare un saluto
Per vedere altre mani
Che ci chiedono aiuto
Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
Siamo dei grandi attori
Qualche volta importanti
Ma di questa commedia
Siamo dei figuranti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti, na na
Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
E ciascuno è qualcuno
Ma non siamo dei santi
E non c'e' mai nessuno
Che non ha dei rimpianti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti
Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
E lo scopo di ognuno
E' di andare piu' avanti
Ma purtroppo si resta
Sempre indietro coi tanti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti
Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
Siamo dei grandi attori
Qualche volta importanti
Ma di questa commedia
Siamo dei figuranti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti, na na
Tra i milioni presenti, na na...
Tra i milioni presenti, na na ...
Tra i milioni presenti
Siamo tutti distanti
E ciascuno è qualcuno
Ma non siamo dei santi
E non c'e' mai nessuno
Che non ha dei rimpianti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti
Siamo spesso traditi
Da certezze sbagliate
E dai colpi subiti
Da carezze non date
Da qualcuno che ha preso
Una strada diversa
E la storia è col tempo
Per la strada si è persa
Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
E lo scopo di ognuno
E di andare più avanti
Ma purtroppo si resta
Sempre indietro coi tanti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti, na na
Non c'e' neanche piu' l'odio
E nemmeno il rancore
Resta solo un bel niente
Che non ha piu' valore
Basterebbe soltanto
Accennare un saluto
Per vedere altre mani
Che ci chiedono aiuto
Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
Siamo dei grandi attori
Qualche volta importanti
Ma di questa commedia
Siamo dei figuranti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti, na na
Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
E ciascuno è qualcuno
Ma non siamo dei santi
E non c'e' mai nessuno
Che non ha dei rimpianti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti
Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
E lo scopo di ognuno
E' di andare piu' avanti
Ma purtroppo si resta
Sempre indietro coi tanti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti
Siamo tutti ammassati
Siamo tutti distanti
Siamo dei grandi attori
Qualche volta importanti
Ma di questa commedia
Siamo dei figuranti
Io non sono che uno
Tra i milioni presenti, na na
Tra i milioni presenti, na na...
Tra i milioni presenti, na na ...
Tra i milioni presenti
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Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Marco Luberti
Musica / Music / Musique / Sävel: Riccardo Cocciante
Album / Albumi: Eventi e mutamenti
"Il motivo per cui Riccardo Cocciante scrive un pezzo del genere è oscuro, e ancor di più lo è il fatto che sia contenuto in un disco che si chiama Eventi e mutamenti. Sì, vero, nel 1993 di cose ne sono successe ma nulla che tutto sommato potesse associarsi a un tale nichilismo. Evidentemente l’autore del testo, Marco Luberti, storico collaboratore del primo Cocciante, percepiva nell’aria una cupa oppressione che oggi si è manifestata in pieno. Oggi siamo proprio ammassati e distanti, diventati improvvisamente numeri senza identità tra le cifre degli infetti.
Oltre a paragonare lo stato di cose come “una commedia”, la canzone sottolinea uno stato di rassegnazione e di vuoto che attende che gli uomini si liberino verso il reciproco contatto, anche solo un saluto. L’ attesa di questo momento è il fattore scatenante per la fine di una condizione critica evidentemente pregressa nei rapporti umani. Nel pezzo Cocciante inserisce una linea di basso sintetizzato che è allo stesso tempo lugubre e epica, quasi witch house in un contesto pop che fa dell’elettronica midizzata il fulcro espressivo di un’umanità liofilizzata. Il brano è poco conosciuto, ma smaschera il fatto che “lo scopo di ognuno / è di andare più avanti”, al di là di tante solidarietà sbandierate." - rollingstone.it