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Iesterdèi

Riccardo Scocciante
Langue: italien


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[5.10.2020]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Riccardo Scocciante
Musica / Music / Musique / Sävel: Yesterday, Lennon-McCartney, 1965

Che cosa resterà di tutta la breve parabola politica della Ceccardona, la leghista pisana sedotta e abbandonata da Mascella Matteo Salvini? Non sarebbe probabilmente restato nulla, tranne le sue famose esternazioni su Imagine. Del resto, il nulla è stata anche nella sua cittadina, Càscina, di cui era stata eletta sindaca con tanto di Salvini in pompamàgna, per poi lasciare capra e cavoli per andarsene a fare l' “eurodeputata” a Bruxelles (immaginiamo gli interventi risolutivi che deve aver fatto in ambito europeo). Bene, poche ore fa alla Ceccardonza hanno dato il benservito pure a Càscina, cantandole persino non Imagine ma la rarissima versione pisana di Bella Ciao (detta anche “Bella Gào”), forse memori anche del fatto che, quand'era venuto a festeggiare, Salvini era riuscito a spolverare tutte le scorte di viveri della comunità cascinese.


Càscina (Pisa), 5 ottobre 2020


Tant'è. Ma poiché, appunto, di lei resterà senz'altro la sua avversione verso Imagine, la bieca “canzone comunista”, le abbiamo voluto dedicare un'altra canzone dei Bìtols, certi che la consolerà in quest'ora di precoce e irreversibile declino. [Ricc. Scocc.]

Càscina,
Le ho buscate pure a Càscina,
La mia vita ora si tràscina
Tra i piagnistèi,
Oh iesterdèi.

Kìnzica,
Ora fo da mamma a Kìnzica, [1]
Che Matteo più non mi sfrìnzica,
Basta Mattèi,
Oh iesterdèi.

E pensare che
Ce l'avevo co' Imegìn...
Ora,
Non mi votano più
Manco i cugìn, oh, oh, oh...

Còmunist,
Tutta colpa di que' còmunist,
Ci speravo però 'euncceccrìst,
Che zebedèi,
Oh iesterdèi.

Vo a Brussèll',
Piglio i' volo e me ne vo a Brussèll',
Eppensà volevo fa' sfracèll',
Ritornerei
A iesterdèi.

Oramèi
'E gliè tutto uno iesterdèi,
Memmeschìn,
'Un mi restano che
Gli Aretìn...!

Càscina,
M'han cacciata anche da Càscina,
La mia vita ora si tràscina
Tra i piagnistèi,
Oh iesterdèi.
[1] Susanna Ceccardi ha una figlia di 1 anno (è nata il 28 settembre 2019), avuta dal marito, che peraltro è responsabile organizzativo della Lega in Toscana. Come ampiamente sottolineato dalla stampa regionale e nazionale, alla piccina è stato imposto il nome di Kìnzica, da Kinzica de' Sismondi, la leggendaria eroina pisana che, nel 1004 (o 1005) avrebbe salvato la città di Pisa dall'invasione dei saraceni di Musetto (così veniva chiamato il saraceno Mujāhid al-ʿĀmiri). Nonostante l'evidenza storica della figura dell'eroina sia molto controversa, a Pisa la figura di Kinzica de' Sismondi è assai venerata, tanto da vedersi attribuita una statua apposta alle pareti di una storica dimora, Casa Tizzoni. In realtà, la presunta "statua di Kinzica" è assai più antica: si tratta addirittura di un frammento di epoca romana, del II secolo dopo Cristo. Secondo la leggenda, a Kinzica de' Sismondi è attribuita anche, e nientepopodimeno che, l'invenzione della cecìna, la gustosa farinata di ceci che -in realtà- è di origine infinitamente più antica ed è diffusa, sotto vari nomi, dalla Provenza fino alla Maremma Toscana passando per l'altrettanto celebre e ottima fainä genovese (a Livorno, più prosaicamente, si chiama semplicemente "Torta" e si mette ne' panini francesi per fare il Cinque e Cinque).

Pisa: La (presunta) statua di Kinzica de' Sismondi su Casa Tizzoni.
Pisa: La (presunta) statua di Kinzica de' Sismondi su Casa Tizzoni.


Naturalmente, alla piccola Kinzica auguriamo tutti ogni bene, sebbene -come dire- i genitori le abbiano attribuito un nome non solo particolare, ma anche notevolmente impegnativo. Dovrà anche lei salvare Pisa dall'invasione islamica? Oppure diverrà una maestra nell'arte della cecìna? Il tempo lo dirà.

5/10/2020 - 19:17


La spettacolarizzazione del democratismo rappresentativo ha di questi effetti.
Nello stato che occupa la penisola italiana la politica rappresentativa costituisce un ambiente infrequentabile per chiunque abbia un minimo di rispetto di sé, ed è spesso l'ovvia destinazione di un'umanità che ha in essa la propria unica àncora di salvezza. Tutto sommato si tratta di una percentuale relativamente bassa della popolazione, al punto che, come nel caso di Susanna Ceccardi, le segreterie di partito apprezzerebbero molto che fosse dotata del dono della bilocazione per poter concorrere a qualsiasi carica elettiva.
Meglio detto, sono pochi quelli cui riesce il colpo. Per ogni cattolica convinta come la signorina Ceccardi, che si atteggia a integralista pur dando scandalo con la propria condotta di convivente more uxorio, esiste un numero di almeno due grandezze superiore di trentacinquenni invecchiate all'università, con una situazione matrimoniale tale da suscitare la viva disapprovazione di qualsiasi credente e in condizioni lavorative su cui è bene sorvolare che restano nient'altro che delle trentacinquenni invecchiate all'università, con una situazione matrimoniale tale da suscitare la viva disapprovazione di qualsiasi credente e in condizioni lavorative su cui è bene sorvolare.
L'attivismo sulle "reti sociali" di simili soggetti, che affastellano quotidianamente foto di cani e proclami stupidi e cattivi, non sempre viene premiato dall'arcaico sistema del suffragio universale. E non sempre l'investimento gazzettiero ottiene i frutti sperati.
Trascorse le settimane, i mesi o gli anni di notorietà e (nei casi più fortunati) ammassato in cascina (o a Cascina) fieno quanto basta, si torna nell'ombra. Aprendo la solita mangioteca o il solito agriturismo.

Io non sto con Oriana - 6/10/2020 - 10:04




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