Cosa volete che vi canti, amici cari?
Ora che le parole ci dicon di pesare
Se devo dire il vero di cantare non mi sento
Oggi non infuria la bufera e nemmeno fischia il vento
I giorni sono tristi, le ore sono are
Le parole non si possono pesare
Le parole sono pietre dei poveri e gli sfruttati
Le parole sono pietre contro i vostri carri armati
Oggi come ieri, si ripete la storia italiana
Ieri Piazza Fontana, poi D'Antona, Tarantelli
Oggi e ancora oggi: Marco Biagi
Era nell'aria, annunciata, preparata, preordinata
Puntuale la provocazione terroristica è scattata
E la mano assassina ha armato, ha guidato
Cinico sul muro ha poi scritto: "Obiettivo centrato"
Del professore Biagi senza protezione, in alto sapevan tutti
E han lasciato che la famiglia piombasse nel lutto
Come D'Antona, consulente al ministero del lavoro
Marco Biagi era di loro
La sua conoscenza ai lor signori avea prestato
Ma loro lo hanno lasciato solo a morire ammazzato
Cosa volete che vi canti, o brava gente
Se non il dolore che ogni umano sente?
Canto la rabbia, l'indignazione
Di chi sente soffiare il vento della reazione
E sicuramente posso dire che non è la lotta per i diritti
La matrice di questi delitti
Canto di un assassinio annunciato
E delle verità nascoste e depistate
Del dolor di moglie e figli confortato
Del rifiuto al funerale dello stato
Un copione tragico mai abbandonato
Per fermare la lotta del proletariato
La lezione non l'hanno imparata
Che la lotta popolare non può essere fermata
La unione e la mobilitazione
Respingeranno la provocazione
Sviluppiamo forte la lotte per i diritti e la libertà
E il ricatto terroristico, no, non passerà
Le parole non si possono pesare
Le parole non si devono pesare
Le parole sono pietre dei poveri e gli sfruttati
Le parole sono pietre contro i vostri carri armati
Ora che le parole ci dicon di pesare
Se devo dire il vero di cantare non mi sento
Oggi non infuria la bufera e nemmeno fischia il vento
I giorni sono tristi, le ore sono are
Le parole non si possono pesare
Le parole sono pietre dei poveri e gli sfruttati
Le parole sono pietre contro i vostri carri armati
Oggi come ieri, si ripete la storia italiana
Ieri Piazza Fontana, poi D'Antona, Tarantelli
Oggi e ancora oggi: Marco Biagi
Era nell'aria, annunciata, preparata, preordinata
Puntuale la provocazione terroristica è scattata
E la mano assassina ha armato, ha guidato
Cinico sul muro ha poi scritto: "Obiettivo centrato"
Del professore Biagi senza protezione, in alto sapevan tutti
E han lasciato che la famiglia piombasse nel lutto
Come D'Antona, consulente al ministero del lavoro
Marco Biagi era di loro
La sua conoscenza ai lor signori avea prestato
Ma loro lo hanno lasciato solo a morire ammazzato
Cosa volete che vi canti, o brava gente
Se non il dolore che ogni umano sente?
Canto la rabbia, l'indignazione
Di chi sente soffiare il vento della reazione
E sicuramente posso dire che non è la lotta per i diritti
La matrice di questi delitti
Canto di un assassinio annunciato
E delle verità nascoste e depistate
Del dolor di moglie e figli confortato
Del rifiuto al funerale dello stato
Un copione tragico mai abbandonato
Per fermare la lotta del proletariato
La lezione non l'hanno imparata
Che la lotta popolare non può essere fermata
La unione e la mobilitazione
Respingeranno la provocazione
Sviluppiamo forte la lotte per i diritti e la libertà
E il ricatto terroristico, no, non passerà
Le parole non si possono pesare
Le parole non si devono pesare
Le parole sono pietre dei poveri e gli sfruttati
Le parole sono pietre contro i vostri carri armati
Contributed by Alberto Scotti - 2020/9/2 - 22:46
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Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: L'Ultimo Cantastorie