Quando nel '700 i nobili di allora
Facean godere i corpi più delle menti
Che al suon dell'arte lirica e canora
Le pance riempivan di alimenti
Mentre che all'arte si plaude dal loggione
I palchi si abbuffavano invano
Là, nel real palazzo, un'intera ala
Alla musica colta riservato era
Dove quei titolati, vestiti a gala
Sfoggiavano nel lusso l'orgoglio di bandiera
Perciò quell'opera, divina e di classe
Non venne incarnata dalle masse
Misteriosamente un incendio di sera
Distrusse quel teatro e lo scenario
E dove Santa Maria alla Scala, la chiesa, c'era
S'innalzerà il tempio del gran sipario
Così la lirica e il baciamano
Resero lustro e fama a Milano
E vennero Bellini, Verdi e Puccini
E vennero le Opere per i cittadini
Che nel '43 piangon l'avvento
Della Milano un gran bombardamento
Dal cielo piovvero bombe a non finir
Che la Scala e il Gorla vanno a colpir
La Scala danneggiata ne fu gravemente
E fu dolore immenso per i cittadini
Quando al Gorla in quei bombardamenti
Uccideranno duecento bambini
La guerra è assassina, la guerra è pazzia
La guerra distrugge l'amore e la poesia
Milano che la vita ricostruisce
Le maniche rimbocca e nel '46
Riapre ancor più bello e ne gioisce
Del suo teatro con i suoi musei
Ed offre al mondo dei cittadini
Il gran concerto di Toscanini
A ripensarci ora il cuore mi duole
Quando allor, stipato in mezzo a tanti
Con dentro le valigie e un po' di sole
Sbarcai a Milano con i miei canti
Per racimolare qualche soldin
Cantai a Porta Cicca e al Giambellin
Quando pe' andare in Duomo dal Giambellino
A piedi la facevo, Carrobbio, Via Torino
Poi dal sagrato andavo in Piazza Scala
A contestare la prima di gala
È il sessantot' dei pomodor
Con le pellicce al sangue in finto coloro
Ora che volgo al fine di un'esistenza
Prima che chiudo questo mio lieve canto
A tutti voglio dire, ed in coscienza
Che la Scala per Milano è sempre un vanto
La Scala dei popoli, non per il re
È stata sempre bella e sempre bella è
"La scala è mobile e sempre sale
Ed il salario non può bastare
La scala è mobile e sempre sale
Ed il salario.... non può bastare
Non può bastar! Non può bastar!"
Facean godere i corpi più delle menti
Che al suon dell'arte lirica e canora
Le pance riempivan di alimenti
Mentre che all'arte si plaude dal loggione
I palchi si abbuffavano invano
Là, nel real palazzo, un'intera ala
Alla musica colta riservato era
Dove quei titolati, vestiti a gala
Sfoggiavano nel lusso l'orgoglio di bandiera
Perciò quell'opera, divina e di classe
Non venne incarnata dalle masse
Misteriosamente un incendio di sera
Distrusse quel teatro e lo scenario
E dove Santa Maria alla Scala, la chiesa, c'era
S'innalzerà il tempio del gran sipario
Così la lirica e il baciamano
Resero lustro e fama a Milano
E vennero Bellini, Verdi e Puccini
E vennero le Opere per i cittadini
Che nel '43 piangon l'avvento
Della Milano un gran bombardamento
Dal cielo piovvero bombe a non finir
Che la Scala e il Gorla vanno a colpir
La Scala danneggiata ne fu gravemente
E fu dolore immenso per i cittadini
Quando al Gorla in quei bombardamenti
Uccideranno duecento bambini
La guerra è assassina, la guerra è pazzia
La guerra distrugge l'amore e la poesia
Milano che la vita ricostruisce
Le maniche rimbocca e nel '46
Riapre ancor più bello e ne gioisce
Del suo teatro con i suoi musei
Ed offre al mondo dei cittadini
Il gran concerto di Toscanini
A ripensarci ora il cuore mi duole
Quando allor, stipato in mezzo a tanti
Con dentro le valigie e un po' di sole
Sbarcai a Milano con i miei canti
Per racimolare qualche soldin
Cantai a Porta Cicca e al Giambellin
Quando pe' andare in Duomo dal Giambellino
A piedi la facevo, Carrobbio, Via Torino
Poi dal sagrato andavo in Piazza Scala
A contestare la prima di gala
È il sessantot' dei pomodor
Con le pellicce al sangue in finto coloro
Ora che volgo al fine di un'esistenza
Prima che chiudo questo mio lieve canto
A tutti voglio dire, ed in coscienza
Che la Scala per Milano è sempre un vanto
La Scala dei popoli, non per il re
È stata sempre bella e sempre bella è
"La scala è mobile e sempre sale
Ed il salario non può bastare
La scala è mobile e sempre sale
Ed il salario.... non può bastare
Non può bastar! Non può bastar!"
Contributed by Alberto Scotti - 2020/9/2 - 18:05
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