Sei la vita e la morte.
Sei venuta di marzo
sulla terra nuda –
il tuo brivido dura.
Sangue di primavera
-anemone o nube
il tuo passo leggero
ha violato la terra.
Ricomincia il dolore.
Il tuo passo leggero
ha riaperto il dolore.
Era fredda la terra
sotto povero cielo,
era immobile e chiusa
in un torpido sogno
come chi più non soffre.
Anche il gelo era dolce
dentro il cuore profondo.
Tra la vita e la morte
la speranza taceva.
Ora ha una voce e un sangue
ogni cosa che vive.
Ora la terra e il cielo
sono un brivido forte,
la speranza li torce,
li sconvolge il mattino,
li sommerge il tuo passo,
il tuo fiato d’aurora.
Sangue di primavera,
tutta la terra trema
di un antico tremore.
Hai riaperto il dolore.
Sei la vita e la morte.
Sopra la terra nuda
sei passata leggera
come rondine o nube,
il torrente del cuore
si è ridestato e irrompe
e si specchia nel cielo
e rispecchia le cose ‒
e le cose, nel cielo e nel cuore
soffrono e si contorcono
nell’attesa di te.
È il mattino, è l’aurora,
sangue di primavera,
tu hai violato la terra.
La speranza si torce,
e ti attende ti chiama.
Sei la vita e la morte.
Il tuo passo è leggero.
Sei venuta di marzo
sulla terra nuda –
il tuo brivido dura.
Sangue di primavera
-anemone o nube
il tuo passo leggero
ha violato la terra.
Ricomincia il dolore.
Il tuo passo leggero
ha riaperto il dolore.
Era fredda la terra
sotto povero cielo,
era immobile e chiusa
in un torpido sogno
come chi più non soffre.
Anche il gelo era dolce
dentro il cuore profondo.
Tra la vita e la morte
la speranza taceva.
Ora ha una voce e un sangue
ogni cosa che vive.
Ora la terra e il cielo
sono un brivido forte,
la speranza li torce,
li sconvolge il mattino,
li sommerge il tuo passo,
il tuo fiato d’aurora.
Sangue di primavera,
tutta la terra trema
di un antico tremore.
Hai riaperto il dolore.
Sei la vita e la morte.
Sopra la terra nuda
sei passata leggera
come rondine o nube,
il torrente del cuore
si è ridestato e irrompe
e si specchia nel cielo
e rispecchia le cose ‒
e le cose, nel cielo e nel cuore
soffrono e si contorcono
nell’attesa di te.
È il mattino, è l’aurora,
sangue di primavera,
tu hai violato la terra.
La speranza si torce,
e ti attende ti chiama.
Sei la vita e la morte.
Il tuo passo è leggero.
Contributed by Riccardo Gullotta - 2020/8/27 - 17:22
27 agosto 2021.
Non si brucia una candela da due parti. Nel mio caso l'ho bruciata da una parte sola e la cenere sono i libri che ho scritto. (Cesare Pavese)
Poetry is just the evidence of your life. If your life is burning well, poetry is just the ash. (Leonard Cohen)
...d'estate i falò e le feste di piazza, le ballate della campagna, la nuova musica di Duke Ellington e le Alpi lontane all'orizzonte. La vita che rallenta e gli occhi che si perdono tra i filari. Anche oggi è il silenzio che domina ogni cosa in mezzo a queste colline e alle loro curve illuminate da un sole che si mangia le ore. E' così questa terra, rossastra, segnata da una tragica, infausta ebbrezza gravitazionale verso il centro, è una delle terre più telluriche del mondo. E anche Cesare Pavese con le sue parole ha scavato e scavato, per tutta la sua vita, verso il fondo della terra, dentro il mito, alla ricerca di un impossibile luogo di sogno, di avventura, tra i Mari del Sud e le Langhe. A questo luogo oltre un confine e sotto la crosta della terra è indirizzata tutta la sua straziante poesia...(Flavio Poltronieri, estratto da www.estatica.it)
Non si brucia una candela da due parti. Nel mio caso l'ho bruciata da una parte sola e la cenere sono i libri che ho scritto. (Cesare Pavese)
Poetry is just the evidence of your life. If your life is burning well, poetry is just the ash. (Leonard Cohen)
...d'estate i falò e le feste di piazza, le ballate della campagna, la nuova musica di Duke Ellington e le Alpi lontane all'orizzonte. La vita che rallenta e gli occhi che si perdono tra i filari. Anche oggi è il silenzio che domina ogni cosa in mezzo a queste colline e alle loro curve illuminate da un sole che si mangia le ore. E' così questa terra, rossastra, segnata da una tragica, infausta ebbrezza gravitazionale verso il centro, è una delle terre più telluriche del mondo. E anche Cesare Pavese con le sue parole ha scavato e scavato, per tutta la sua vita, verso il fondo della terra, dentro il mito, alla ricerca di un impossibile luogo di sogno, di avventura, tra i Mari del Sud e le Langhe. A questo luogo oltre un confine e sotto la crosta della terra è indirizzata tutta la sua straziante poesia...(Flavio Poltronieri, estratto da www.estatica.it)
Flavio Poltronieri - 2021/8/27 - 13:07
×
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
[ 1950 ]
Poesia / A Poem by / Poème / Elokuva:
Cesare Pavese
Musica di sottofondo / Music background / Musique de fond / Musiikin tausta:
Το Βαλς Της Νύφης [ To vals tis nifis] / Il valzer della sposa di Eleni Karaindrou / Ελένη Καραΐνδρου
Voce / Speaking voice / Voix / Puhuva ääni:
Domenico Pelini
29 agosto 1950
È una delle dieci poesie della raccolta Verrà la morte e avrà i tuoi occhi .
Cesare Pavese la scrisse il 25 marzo 1950, cinque mesi prima che si togliesse la vita, il 29 agosto 1950