Chinati ai tuoi piedi, Signore
Veniamo per chiederTi amore
Amore per noi che soffriamo
E per quelli che soffron per noi
C'è al mondo chi soffre e chi muore
Combatton le genti, perché?
C'è un cuore in ognuno in noi
Più forte di un'arma, ma poi
Se il mondo capisse il male che fa
Allora vorrebbe la pace con te
Tanti ai tuoi piedi, Signore
Veniamo per chiederTi amore
Amore per noi che soffriamo
E per quelli che soffron per noi
C'è al mondo chi soffre e chi muore
Combatton le genti, perché?
C'è un cuore in ognuno in noi
Più forte di un'arma, ma poi
C'è al mondo chi soffre e chi muore
C'è al mondo chi soffre e chi muore
Veniamo per chiederTi amore
Amore per noi che soffriamo
E per quelli che soffron per noi
C'è al mondo chi soffre e chi muore
Combatton le genti, perché?
C'è un cuore in ognuno in noi
Più forte di un'arma, ma poi
Se il mondo capisse il male che fa
Allora vorrebbe la pace con te
Tanti ai tuoi piedi, Signore
Veniamo per chiederTi amore
Amore per noi che soffriamo
E per quelli che soffron per noi
C'è al mondo chi soffre e chi muore
Combatton le genti, perché?
C'è un cuore in ognuno in noi
Più forte di un'arma, ma poi
C'è al mondo chi soffre e chi muore
C'è al mondo chi soffre e chi muore
envoyé par Alberto Scotti - 18/7/2020 - 15:19
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Che nel dna ascolano risiedesse il gene del talento musicale lo dimostrano i noti personaggi che valcano palchi e teatri di tutto il mondo, ma che vi fossero anche degli inusuali talenti di “messa beat” è fatto nuovo e curioso. Con la definizione di “messa beat” viene solitamente indicato, dai collezionisti e dagli esperti musicali, un particolare filone della musica beat sviluppatosi in Italia a partire dalla metà degli anni ’60, caratterizzato dall’associare a testi con tematiche cristiane o, più in generale, religiose, sonorità contemporanee. È così che, a metà degli anni ’60, anche i “capelloni” e le chitarre, dopo aver invaso le strade e i locali di tutta Italia, fanno il loro rumoroso ingresso anche nelle chiese e nelle parrocchie.
Le sonorità beat arrivano anche tra i ferventi cattolici e il fenomeno delle “Messe Beat” si diffonde in tutta la penisola. Ed è nel 1965 che il complesso ascolano de “Gli Amici” pubblica, su etichetta Edizioni Paoline, il disco “Chinati ai tuoi piedi” che, al momento, pare essere l’antesignano della nuova corrente in ambito liturgico e tra i primissimi inni incisi su vinile.
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