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Un covo di vipere [ Malamuri ]

Olivia Sellerio
Language: Sicilian


Olivia Sellerio

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(Olivia Sellerio)



Malamuri
[ 2017 ]

Film / Movie / Elokuva:
Alberto Sironi
Un covo di vipere

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Olivia Sellerio

Album: Zara Zabara



Nota testuale

L’unica traduzione che si trova in rete non ci ha convinti. È letterale al punto da rendere difficile la comprensione e la compenetrazione delle immagini. Il siciliano può essere reso letteralmente quando si tratta di nomi concreti. Quando invece si tratta di (elenchiamo approssimativamente e con difficoltà crescente) nomi astratti, aggettivi, verbi di percezione, psicologici, sintagmatici, raramente una traduzione letterale può rendere il senso.
Non parliamo poi di quando una parte del testo è un’espressione idiomatica o ad essa fa riferimento: il fastidio di non riuscire a penetrare il brano si fa allora palpabile specie se la musica con la sua forza riesce a trasmettere ciò che le parole non rendono.
Questo brano è abbastanza difficile da tradurre sia per l’argomento di cui tratta sia perché il caleidoscopio delle figurazioni nella lingua siciliana è di una potenza tale da richiedere uno sforzo supplementare.

Non sappiamo se questo nostro tentativo partigiano riuscirà nell’intento. Ci piacerebbe contribuire in qualche modo ad avvicinare due sensibilità mediterranee e magari offrire qualche spunto di riflessione ai traduttori di canzoni d’autore che meritano la massima attenzione in quanto riferimenti culturali. Con questi occorre confrontarsi senza fretta, come occasioni irripetibili per una ricerca insaziabile dell’altro.

[Riccardo Gullotta] 
Lu malamuri
ca t’arrivota e annagghia l’ali
Alliscia li penni
e supra ’a cuda jetta lu sali
Vampa di focu
e comu sciara ti nni cali

E tu ca fusti la vita mia,
Ҫiatu, sangu di lu me sangu
E stiḍḍa, lacrima di lumía
Ju cu lu cori di fangu

Lu malamuri,
c’ un ti nni fuj, ’un ti nni scappi,
Arrappa lu cori, antrica li veni,
e passía ’ntra li rappi
Travía lu senziu,
e ’nnuccenza, cu n’appi n’appi

E tu ca fusti la vita mia,
Ju anima spersa
E tu taliári ca mascaria
Ju arma arriversa

Onna allippusa,
scuma c’attigghia ’a raggia dû mari
C’annaca, pigghia,
affunna, isa, lassa affucari
Scuta la brogna
ca la vriogna la fa ammucciari

E ju ’mpronta di la tua
Tu bistemia d’amuri
E jocu tintu ca disvía
Tu minnitta d’amuri

E tu, tu ca vulisti a mía
’Nta ’na vaneḍḍa morta,
E ju ca t’aju vulutu a tía
Cu la me arma torta.

Contributed by Riccardo Gullotta - 2020/7/15 - 15:24



Language: Italian

Traduzione italiana / Traduzzioni taliana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta

AMORE BASTARDO

L’amore bastardo
che ti scompagina e afferra le ali
accarezza le piume
mentre accresce il malessere [1]
Vampa di fuoco
e vai giù come lava

Tu che sei stato la mia vita
Il mio respiro, sangue del mio sangue
Stella, lacrima di luce [2]
Io con il cuore e la vergogna

L’amore bastardo
che non ti dà scampo, non ne scappi
Raggrinzisce il cuore, ingarbuglia [3] le vene
e indugia [4] tra le rughe,
stravolge la mente
e l’innocenza, da rassegnarsi [5]

E tu che sei stato la mia vita
Io anima sperduta
Tu con il tuo fissare che lorda
Io creatura che va controcorrente [6]

Onda viscida, [7]
schiuma che provoca il furore del mare
Che culla, prende,
affonda, solleva, fa annegare
Ascolta dentro la conchiglia [8]
Che si nasconde per la vergogna

E io impronta della tua [impronta],
Tu bestemmia d’amore,
Gioco perverso fuorviante
Tu scempio d’amore

Tu che mi hai concupita
In un vicolo cieco
Io che ho concupito te
Con il mio essere degenere [9]

[1] supra ’a cuda jetta lu sali. Letteralmente: cosparge sale sulla coda

[2] Lumia nell’accezione principale indica un agrume simile al limone ,con polpa più secca.
In una seconda accezione, questa, significa luce fioca. Ad esempio in Ninna nanna del lupo di Grasso: La lumìa della luna, errando sui muri di pietra della stanza evocava ricordi...

[3] Antricari : intrigare, inviluppare

[4] Passìa : da passiare / passeggiare. Letteralmente: passeggia tra le rughe

[5] Il detto siciliano è Cu' n'appi n'appi di cassateḍḍi i pasqua : chi li ha ricevuti, li ha ricevuti i dolci pasquali. Cioè: La ripartizione è cosa fatta e occorre farsene una ragione.
La cassateḍḍa è un dolce a forma di raviola imbottita con ricotta o con crema, o con marmellata e fritta

[6] Arriversa , riversa : all’incontrario, fuori dalle convenzioni

[7] Lippu è il muschio, allippusu vale viscido. Da notare che fari lippu significa avere un rapporto di continuità

[8] Bella immagine che personifica la conchiglia (più esattamente il tritone): di norma discreta come il suono del mare che restituisce, si fa muta di fronte ad una relazione inconcepibile

[9] In pochi versi l’immagine icastica della consunzione: consunzione della natura, consunzione della norma, consunzione della passione, consunzione degli esseri. È il trionfo della morte non soltanto biologica. È necros.
Difficile esprimere meglio di quanto abbia fatto Olivia Sellerio con questi versi e la sua voce straziata dallo sgomento.

Contributed by Riccardo Gullotta - 2020/7/15 - 15:27


"supra a cura jetta Lu sali".
Mio zio, da piccola, mi raccontava che, se avessi messo il dalle sulla coda dei passerotti, non avrebbero più potuto volare. Allora la vedrei meglio come "m'incateni, m'imprigioni (a te)". Grazie per l'accuratezza della traduzione, di certo la migliore che abbia letto.

Valentina - 2021/7/19 - 20:00




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