Tausend Haufen sind wir jetzt und schleifen unsre Sensen
Schmieden sie zu Spießen um, die in der Sonne glänzen
Tragen sie zum Bischofssitz und zum Herrenhaus
Dort bricht der Abend heute an und das Zittern aus.
Wir lassen rosten unsern Pflug, lassen den Acker sein
Wir bringen heuer noch genug und andre Ernte ein
Der Wind hat sich gedreht, die Bauernfahne weht
Ihr habt den Sturm gesät, der euch jetzt niedermäht.
Tausend Haufen sind wir jetzt und haben genug gelitten
Wir fordern jetzt was uns gehört und müssen nicht mehr bitten
Wir fordern jetzt was uns gehört und müssen nicht mehr bitten.
Schmieden sie zu Spießen um, die in der Sonne glänzen
Tragen sie zum Bischofssitz und zum Herrenhaus
Dort bricht der Abend heute an und das Zittern aus.
Wir lassen rosten unsern Pflug, lassen den Acker sein
Wir bringen heuer noch genug und andre Ernte ein
Der Wind hat sich gedreht, die Bauernfahne weht
Ihr habt den Sturm gesät, der euch jetzt niedermäht.
Tausend Haufen sind wir jetzt und haben genug gelitten
Wir fordern jetzt was uns gehört und müssen nicht mehr bitten
Wir fordern jetzt was uns gehört und müssen nicht mehr bitten.
envoyé par Bernart Bartleby - 2/5/2020 - 16:05
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Parole di Heinz Rudolf Unger (1938-2018)
Musica di Wilhelm "Willi" Resetarits e Georg "Schurli" Herrnstadt (entrambi viventi, classe 1948)
Nell'opera/oratorio "Proletenpassion", un progetto storico politico musicale molto ambizioso, con cui il collettivo Schmetterlinge intendeva raccontare la "Storia dei governati" nell'Europa dal XVI° al XX° secolo, in antitesi alla storiografia ufficiale, la "Storia dei governanti".
Nel 2015 il progetto degli Schmetterlinge è stato ripreso da Christine Eder ed altri artisti austriaci che, sotto il nome collettivo di Prolos, lo hanno riproposto con il titolo di "Proletenpassion 2015 ff".
La canzone qui proposta – come Des Bauern große Not e Die Zwölf Artikel der Bauern - è inclusa nella prima parte del primo disco di "Proletenpassion", quella dedicata alle rivolte contadine scatenatesi tra il 1524 ed il 1526 in parte del Sacro Romano Impero (Germania, Svizzera, Austria) in seguito alla Riforma Protestante che, denunciando i privilegi della Chiesa cattolica e mettendo in discussione lo status quo, aveva fatto da innesco al profondo malumore serpeggiante da tempo tra le masse plebee e contadine, angariate e taglieggiate dalle classi dominanti.
L'insurrezione contadina – sconfessata da Martin Lutero ma non da altri pastori più radicali, come Thomas Müntzer (che infatti fu catturato, torturato e decapitato nel 1525) – dopo gli iniziali successi, fu repressa nel sangue dalla Lega Sveva, braccio armato dell'alta nobiltà e dell'alta borghesia. I morti ammazzati fra i contadini furono circa 100.000...
"Guarda, i signori e i prìncipi sono l'origine di ogni usura, d'ogni ladrocinio e rapina; essi si appropriano di tutte le creature: dei pesci dell'acqua, degli uccelli dell'aria, degli alberi della terra (Isaia 5, 8). E poi fanno divulgare tra i poveri il comandamento di Dio: "Non rubare". Ma questo non vale per loro. Riducono in miseria tutti gli uomini, pelano e scorticano contadini e artigiani e ogni essere vivente (Michea, 3, 2–4); ma per costoro, alla più piccola mancanza, c'è la forca." (Thomas Müntzer, "Confutazione ben fondata e risposta alla carne senza spirito che vive mollemente a Wittenberg [...]", Norimberga, 1524)