Crimson flames tied through my ears
Rollin' high and mighty traps
Pounced with fire on flaming roads
Using ideas as my maps
"We'll meet on edges, soon," said I
Proud 'neath heated brow.
Ah, but I was so much older then,
'm younger than that now.
Half-wracked prejudice leaped forth
"Rip down all hate," I screamed
Lies that life is black and white
Spoke from my skull. I dreamed
Romantic facts of musketeers
Foundationed deep, somehow.
Ah, but I was so much older then,
I'm younger than that now.
Girls' faces formed the forward path
From phony jealousy
To memorizing politics
Of ancient history
Flung down by corpse evangelists
Unthought of, though, somehow.
Ah, but I was so much older then,
I'm younger than that now.
A self-ordained professor's tongue
Too serious to fool
Spouted out that liberty
Is just equality in school
"Equality," I spoke the word
As if a wedding vow.
Ah, but I was so much older then,
I'm younger than that now.
In a soldier's stance, I aimed my hand
At the mongrel dogs who teach
Fearing not that I'd become my enemy
In the instant that I preach
My pathway led by confusion boats
Mutiny from stern to bow.
Ah, but I was so much older then,
I'm younger than that now.
Yes, my guard stood hard when abstract threats
Too noble to neglect
Deceived me into thinking
I had something to protect
Good and bad, I define these terms
Quite clear, no doubt, somehow.
Ah, but I was so much older then,
I'm younger than that now.
Rollin' high and mighty traps
Pounced with fire on flaming roads
Using ideas as my maps
"We'll meet on edges, soon," said I
Proud 'neath heated brow.
Ah, but I was so much older then,
'm younger than that now.
Half-wracked prejudice leaped forth
"Rip down all hate," I screamed
Lies that life is black and white
Spoke from my skull. I dreamed
Romantic facts of musketeers
Foundationed deep, somehow.
Ah, but I was so much older then,
I'm younger than that now.
Girls' faces formed the forward path
From phony jealousy
To memorizing politics
Of ancient history
Flung down by corpse evangelists
Unthought of, though, somehow.
Ah, but I was so much older then,
I'm younger than that now.
A self-ordained professor's tongue
Too serious to fool
Spouted out that liberty
Is just equality in school
"Equality," I spoke the word
As if a wedding vow.
Ah, but I was so much older then,
I'm younger than that now.
In a soldier's stance, I aimed my hand
At the mongrel dogs who teach
Fearing not that I'd become my enemy
In the instant that I preach
My pathway led by confusion boats
Mutiny from stern to bow.
Ah, but I was so much older then,
I'm younger than that now.
Yes, my guard stood hard when abstract threats
Too noble to neglect
Deceived me into thinking
I had something to protect
Good and bad, I define these terms
Quite clear, no doubt, somehow.
Ah, but I was so much older then,
I'm younger than that now.
envoyé par Bernart Bartleby - 15/4/2020 - 14:46
Langue: italien
Traduzione italiana da Maggie's Farm
LE MIE PAGINE PASSATE
Fiamme cremisi attraverso le mie orecchie
Che srotolavano trappole alte e possenti.
Piombavano bruciando su strade fiammeggianti
usando le idee come mie mappe
"Ci incontreremo sulla sponda, presto," dicevo
fiero sotto il ciglio ardente.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
Pregiudizi a metà distrutti balzavano fuori
"Strappate tutto l'odio," gridavo,
bugie che la vita è bianca e nera
parlavano dal mio teschio. Sognavo
romantiche gesta di moschettieri
con radici profonde, in qualche modo.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
Visi di ragazze tracciavano le strade da seguire
lontano da false gelosie
apprendendo le politiche
della storia passata
impartite da evangelisti cadavere
non pensate nonostante tutto.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
La lingua di un sedicente professore
troppo serio per ingannare
sentenziò che la libertà
è solo l'uguaglianza nelle scuole
"Uguaglianza," io pronunciai la parola
come fosse un voto matrimoniale.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
In posa militare, puntavo la mano
verso quei cani bastardi che insegnavano
senza preoccuparmi del fatto che sarei diventato il mio nemico
nel momento stesso in cui avrei cominciato a pontificare
La mia esistenza guidata da battelli in confusione
ammutinati da poppa a prua.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
Sì, restavo in guardia quando minacce astratte
troppo nobili per essere ignorate
mi ingannarono portandomi a pensare
che avevo qualcosa da proteggere
Bene e male, io definivo questi termini
in maniera chiara, senza dubbi, in qualche modo.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
Fiamme cremisi attraverso le mie orecchie
Che srotolavano trappole alte e possenti.
Piombavano bruciando su strade fiammeggianti
usando le idee come mie mappe
"Ci incontreremo sulla sponda, presto," dicevo
fiero sotto il ciglio ardente.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
Pregiudizi a metà distrutti balzavano fuori
"Strappate tutto l'odio," gridavo,
bugie che la vita è bianca e nera
parlavano dal mio teschio. Sognavo
romantiche gesta di moschettieri
con radici profonde, in qualche modo.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
Visi di ragazze tracciavano le strade da seguire
lontano da false gelosie
apprendendo le politiche
della storia passata
impartite da evangelisti cadavere
non pensate nonostante tutto.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
La lingua di un sedicente professore
troppo serio per ingannare
sentenziò che la libertà
è solo l'uguaglianza nelle scuole
"Uguaglianza," io pronunciai la parola
come fosse un voto matrimoniale.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
In posa militare, puntavo la mano
verso quei cani bastardi che insegnavano
senza preoccuparmi del fatto che sarei diventato il mio nemico
nel momento stesso in cui avrei cominciato a pontificare
La mia esistenza guidata da battelli in confusione
ammutinati da poppa a prua.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
Sì, restavo in guardia quando minacce astratte
troppo nobili per essere ignorate
mi ingannarono portandomi a pensare
che avevo qualcosa da proteggere
Bene e male, io definivo questi termini
in maniera chiara, senza dubbi, in qualche modo.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
envoyé par Bernart Bartleby - 15/4/2020 - 19:31
Langue: italien
Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio: Gianni Barnini
Cover metrica. Benigni una volta ha detto che se la poesia definisce, svilisce o qualcosa di simile, Dylan lo capì e decise di voltare pagina.
Cover metrica. Benigni una volta ha detto che se la poesia definisce, svilisce o qualcosa di simile, Dylan lo capì e decise di voltare pagina.
PAGINE PASSATE
Fiamme rosse nelle orecchie sono trappole possenti
Hanno idee che come mappe arrivano lucenti
Le vedrò dicevo fiero presto nell’aurora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Contro vecchi pregiudizi con violenza io gridavo
Non è un mondo bianco o nero mentre poi sognavo
Personaggi dolci usciti da un bel vaso di Pandora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Volti giovani indicavano la strada senza scoria
Imparando leggi antiche insegnate dalla storia
Impartite da santoni e non riflesse ancora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Un assurdo professore troppo serio per bluffare
Libertà è uguaglianza diceva da salvare
Uguaglianza io dicevo è come il voto di una suora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Io puntavo dritto il dito contro gli insegnanti
Non temevo che poi avrei predicato a tanti
Navigavo su battelli in balia da poppa a prora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Le mie guardie ammutolite quando c’erano minacce
Non dovevo aver paura eran buone quelle facce
Vero e falso conoscevo come questa mia dimora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Fiamme rosse nelle orecchie sono trappole possenti
Hanno idee che come mappe arrivano lucenti
Le vedrò dicevo fiero presto nell’aurora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Contro vecchi pregiudizi con violenza io gridavo
Non è un mondo bianco o nero mentre poi sognavo
Personaggi dolci usciti da un bel vaso di Pandora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Volti giovani indicavano la strada senza scoria
Imparando leggi antiche insegnate dalla storia
Impartite da santoni e non riflesse ancora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Un assurdo professore troppo serio per bluffare
Libertà è uguaglianza diceva da salvare
Uguaglianza io dicevo è come il voto di una suora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Io puntavo dritto il dito contro gli insegnanti
Non temevo che poi avrei predicato a tanti
Navigavo su battelli in balia da poppa a prora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
Le mie guardie ammutolite quando c’erano minacce
Non dovevo aver paura eran buone quelle facce
Vero e falso conoscevo come questa mia dimora
Ma ero ben più vecchio prima sono assai più giovane ora
envoyé par Gianni Barnini - 17/1/2021 - 12:48
"Musica e Memoria" propone una traduzione italiana differente, cui rinvio, per chi fosse interessato.
Riporto qui alcuni passaggi di commento e note, che mi paiono significativi:
Riporto qui alcuni passaggi di commento e note, che mi paiono significativi:
Bob Dylan usa immagini forti e metaforiche per descrivere qui il suo recente passato di convinto combattente senza dubbi nelle battaglie dei primi anni '60 per i diritti civili, la pace, il riscatto degli oppressi. Quegli ideali che gli avevano fatto scrivere celebri e forti canzoni come Masters Of War o altre beffarde prese in giro dell'establishment USA. Non è che avesse cambiato idea e fosse passato dall'altra parte, è che il suo spirito libero rifuggiva dal manicheismo e dalla necessità di irreggimentarsi dietro ad un'idea. Molto moderno come approccio e all'epoca molto poco apprezzato.
"Equality" [quarta strofa] nel senso di parità di accesso all'istruzione, le grandi battaglie per i diritti civili e la parità tra bianchi e neri che infiammavano gli Stati Uniti all'inizio del decennio, con il punto di svolta rappresentato dalla manifestazione a Washington del 28 agosto 1963 nel quale Marthin Luther King pronunciava il suo storico discorso "I Have A Dream". Più che giusto direte voi, cos'ha da eccepire Bob Dylan? L'assioma che questo obiettivo racchiudesse tutti gli altri, la visione in controluce della scelta strategica della sinistra americana, sconfitta e costretta quasi alla clandestinità nel decennio appena trascorso, che voleva partire da questo obiettivo specifico e da questi nuovi alleati per prendere in realtà la guida del movimento e puntare ad altri obiettivi. Forse vedeva prima di altri alcuni limiti di questi obiettivi, forse semplicemente era insofferente verso una politica che praticava la "doppia verità".
[Dylan] non vuole diventare un predicatore che crede alle sue idee indipendentemente dai fatti, che punta alla loro ma anche alla sua affermazione. Vuole rimanere un uomo che può permettersi sempre il privilegio del dubbio. Non vuole scoprire di essere diventato simile a chi combatte. Un approccio laico e open mind (o almeno un obiettivo, realizzarlo poi non è tanto facile, e non lo sarà per Dylan) simile a quello sintetizzato più o meno negli stessi anni da Walt Kelly, indimenticabile creatore di Pogo, con la massima "we have met the enemy, and he is us".
La canzone era inclusa nell'album del 1964 del cantautore, che si intitolava significativamente "Another Side of Bob Dylan", e tutto sommato non aveva suscitato quei sospetti di abbandono della lotta che si potrebbe pensare potesse far sorgere tra i suoi molti fan. Forse i versi piuttosto poetici ed oscuri nascondevano anche a chi è di madrelingua inglese il significato. Forse la cosa più importante, come purtroppo avviene spesso, non è il contenuto ma il contenitore.
Difatti quando negli album successivi Dylan ha abbandonato gli arrangiamenti scarni con solo chitarra e armonica a bocca e ha adottato la strumentazione elettrica, subito il mondo della musica si è diviso e i puristi o presunti tali hanno cominciato ad accusarlo di essersi venduto al sistema.
Il brano comunque è rimasto nell'immaginario non tanto per la scarna e poco accattivante versione di Dylan, ma per quella efficacissima dei Byrds di tre anni dopo, contenuta nel loro album "Younger Than Yesterday" del 1967, un grande successo. Non si sa come sia loro venuto in mente di adottare un brano con un testo così complesso, se l'avessero scelto perché lo condividevano o per il respiro epico che aveva. Sta di fatto che ha funzionato e probabilmente in molti si sono riconosciuti nel sentimento di disincanto e di distacco che si prova verso scelte troppo ingenue dei nostri anni passati. E sull'eterno tema della gioventù e della maturità.
"Equality" [quarta strofa] nel senso di parità di accesso all'istruzione, le grandi battaglie per i diritti civili e la parità tra bianchi e neri che infiammavano gli Stati Uniti all'inizio del decennio, con il punto di svolta rappresentato dalla manifestazione a Washington del 28 agosto 1963 nel quale Marthin Luther King pronunciava il suo storico discorso "I Have A Dream". Più che giusto direte voi, cos'ha da eccepire Bob Dylan? L'assioma che questo obiettivo racchiudesse tutti gli altri, la visione in controluce della scelta strategica della sinistra americana, sconfitta e costretta quasi alla clandestinità nel decennio appena trascorso, che voleva partire da questo obiettivo specifico e da questi nuovi alleati per prendere in realtà la guida del movimento e puntare ad altri obiettivi. Forse vedeva prima di altri alcuni limiti di questi obiettivi, forse semplicemente era insofferente verso una politica che praticava la "doppia verità".
[Dylan] non vuole diventare un predicatore che crede alle sue idee indipendentemente dai fatti, che punta alla loro ma anche alla sua affermazione. Vuole rimanere un uomo che può permettersi sempre il privilegio del dubbio. Non vuole scoprire di essere diventato simile a chi combatte. Un approccio laico e open mind (o almeno un obiettivo, realizzarlo poi non è tanto facile, e non lo sarà per Dylan) simile a quello sintetizzato più o meno negli stessi anni da Walt Kelly, indimenticabile creatore di Pogo, con la massima "we have met the enemy, and he is us".
La canzone era inclusa nell'album del 1964 del cantautore, che si intitolava significativamente "Another Side of Bob Dylan", e tutto sommato non aveva suscitato quei sospetti di abbandono della lotta che si potrebbe pensare potesse far sorgere tra i suoi molti fan. Forse i versi piuttosto poetici ed oscuri nascondevano anche a chi è di madrelingua inglese il significato. Forse la cosa più importante, come purtroppo avviene spesso, non è il contenuto ma il contenitore.
Difatti quando negli album successivi Dylan ha abbandonato gli arrangiamenti scarni con solo chitarra e armonica a bocca e ha adottato la strumentazione elettrica, subito il mondo della musica si è diviso e i puristi o presunti tali hanno cominciato ad accusarlo di essersi venduto al sistema.
Il brano comunque è rimasto nell'immaginario non tanto per la scarna e poco accattivante versione di Dylan, ma per quella efficacissima dei Byrds di tre anni dopo, contenuta nel loro album "Younger Than Yesterday" del 1967, un grande successo. Non si sa come sia loro venuto in mente di adottare un brano con un testo così complesso, se l'avessero scelto perché lo condividevano o per il respiro epico che aveva. Sta di fatto che ha funzionato e probabilmente in molti si sono riconosciuti nel sentimento di disincanto e di distacco che si prova verso scelte troppo ingenue dei nostri anni passati. E sull'eterno tema della gioventù e della maturità.
B.B. - 16/4/2020 - 16:28
×
Nell'album "Another Side Of Bob Dylan"
Ripresa nel 1967 da The Byrds
Memorabile la versione al 30th Anniversary Concert con Bob Dylan, Roger McGuinn, Tom Petty, Neil Young, Eric Clapton, George Harrison
Una canzone inevitabile, come la Canzone delle osterie di fuori porta di Guccini o De Gregori era morto di De Gregori stesso o, per altri versi, la Maggie’s Farm di Newport 1965 dello stesso Dylan o, analogalmente, la svolta elettrica di Muddy Waters in "Electric Mud", 1968, una pietra miliare che però venne in seguito sconfessata dal suo stesso autore, forse spaventato dalla sua creatura... Insomma, di quando il cantante di protesta è costretto a protestare contro chi lo vorrebbe sempre devoto ad un programma politico ideologico, o ad una scena musicale... E se ci sono dei conservatori feroci, più fedeli nei secoli dei "Semper Fideles", quelli sono proprio i puristi dell'idea o dello stile.