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Eruna tanti supra a dda barca

Taberna Mylaensis
Langue: sicilien


Taberna Mylaensis

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[2015]
Album: Semu Tutti Emigranti
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Lampedusa


La tragedia di Lampedusa è stata il naufragio di una imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti avvenuto il 3 ottobre 2013 a poche miglia dal porto di Lampedusa. Il naufragio ha provocato 368 morti accertati e circa 20 dispersi presunti, numeri che la pongono come una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dall'inizio del XXI secolo. I superstiti salvati sono 155, di cui 41 minori (uno solo accompagnato dalla famiglia).

L'imbarcazione era un peschereccio lungo circa 66 piedi (20 metri), salpato dal porto libico di Misurata il 1º ottobre 2013, con a bordo migranti di origine siriana. La barca era giunta a circa mezzo miglio dalle coste lampedusane quando i motori si bloccarono , poco lontano dall'Isola dei Conigli, per attirare l'attenzione delle navi che passavano l'assistente del capitano ha agitato uno straccio infuocato producendo molto fumo. Esso ha spaventato parte dei passeggeri, i quali si sono spostati da un lato dell'imbarcazione stracolma che si è rovesciata . La barca ha girato su se stessa tre volte prima di colare a picco.




Alle 7:00 circa locali alcune imbarcazioni civili e pescherecci locali hanno notato i naufraghi e dato l'allarme caricando la maggior parte dei superstiti a bordo; numerosi dubbi, in seguito a testimonianze, vi sono in merito ai tempi di arrivo dei soccorsi da parte della Guardia costiera che apparentemente ha impiegato quasi un'ora per raggiungere il luogo del naufragio.
A seguito delle prime operazioni di recupero, 194 cadaveri sono stati tratti estratti dalle acque e il numero delle vittime, a quel momento era stimato tra i 325 e 363 individui. Altri 108 corpi sono stati recuperati entro il 9 ottobre, quando è stato possibile accedere alla parte interna dello scafo dell'imbarcazione poggiata sul fondo a circa 47 metri sotto la superficie dell'acqua. Quando il numero dei corpi recuperati era di 302, 210 di essi appartenevano a uomini, 83 a donne e 9 a bambini. L'11 ottobre, è stato riferito che tutti i corpi erano stati recuperati dal vascello e che il numero dei morti aveva raggiunto i 339. Circa 50 corpi a quel momento erano ritenuti essere ancora dispersi, e le ricerche di ulteriori corpi nella zona sono continuate usando aerei e dispositivi robotici. Altri 20 corpi sono stati trovati e recuperati il 12 ottobre, portando il totale delle vittime accertate a 366. Secondo le dichiarazioni di alcuni sopravvissuti, il barcone avrebbe avuto a bordo 518 persone; il numero risulterebbe dai conteggi dei pulmini che li portavano sul natante a Misurata. Tuttavia, la somma dei 155 superstiti e dei 366 corpi recuperati (360 eritrei, 6 etiopi), dà un totale di 521, a cui potrebbero essere sommati un'ulteriore possibile ventina di dispersi. Secondo la testimonianza del superstite eritreo Mussiie Ghebberhiert, le persone imbarcate erano invece 545, in massima parte eritrei.
Per l'identificazione delle salme sono giunti da tutta Europa i parenti ma è stato difficile ad eccezione per il primo centinaio di corpi recuperati, è stato altresì difficile identificare quelli in stato avanzato di decomposizione. Le bare identificate o meno sono state seppellite in vari cimiteri della Sicilia. Ad Agrigento è stata celebrata ufficialmente una cerimonia funebre senza bare a fine ottobre.
I superstiti hanno raccontato che per uscire dall'Eritrea ci vogliono 600 dollari , il tragitto fino a Khartoum 800 dollari , per arrivare in Libia altri 800 dollari e di aver pagato per la sola attraversata del Mediterraneo 1600 dollari. Alcuni giovani raccontano che sono stati rapiti in Libia e trasferiti in prigioni clandestine in Sinai dove per il loro rilascio vengono chiesti riscatti alle famiglie o al regime eritreo.
Il capitano dell'imbarcazione, il tunisino di 35 anni Khaled Ben-salam, risulta essere stato precedentemente espulso dall'Italia nel mese di aprile del 2013 ed il 30 giugno 2015 il Tribunale di Agrigento lo ritiene responsabile di omicidio colposo plurimo condannandolo a 18 anni di carcere . Egli si è tuttavia dichiarato un semplice "passeggero", e non membro dell'equipaggio.
I superstiti del naufragio sono stati inseriti nel registro degli indagati e accusati di reato di clandestinità per essere entrati illegalmente in Italia, secondo le leggi sull'immigrazione vigenti al momento del disastro.
Nessuna inchiesta o indagine è stata aperta in merito a eventuali errori e ritardi nei soccorsi …
Il 13 febbraio 2015 la Corte d'Assise di Agrigento ha condannato a 30 anni di reclusione il somalo Mouhamud Elmi Muhidin uno dei trafficanti organizzatori del viaggio .
In Eritrea, dopo la strage, la dittatura ha vietato l'affissione dei manifesti funebri con i nomi delle vittime fuggiasche.
Con riferimento al naufragio e alle vittime, papa Francesco ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Pregate Dio per l'anima delle vittime del naufragio al largo delle coste di Lampedusa".
Il Presidente del Consiglio italiano Enrico Letta ha scritto su Twitter che si è trattato di "una tragedia immensa". Il Consiglio dei Ministri ha proclamato una giornata di lutto nazionale per onorare le vittime del naufragio. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato: "Provo vergogna e orrore; è necessario rivedere le leggi anti-accoglienza".
Nei cortei studenteschi dell'11 ottobre 2013, numerosi sono stati i cori di protesta contro la legge Bossi-Fini.

In risposta alla tragedia, Cecilia Malmström, commissario europeo per gli affari interni ha sollecitato l'Unione europea a incrementare le attività di ricerca nel Mediterraneo con pattuglie di soccorso e intervento dedicate a intercettare le imbarcazioni di migranti attraverso l'agenzia Frontex, dichiarando: "Facciamo in modo che ciò che è accaduto a Lampedusa sia un campanello d'allarme per aumentare il sostegno e la solidarietà reciproca, e per evitare tragedie simili in futuro". José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea e il Presidente del Consiglio dei ministri italiano Enrico Letta hanno visitato Lampedusa il 9 ottobre, venendo duramente contestati dalla popolazione dell'isola al grido di "assassini" e "vergogna". Barroso ha dichiarato che 30 000 000 di euro sarebbero stati stanziati dall'Unione europea per aiutare i rifugiati in Italia.
In seguito al naufragio, numerose sono state le critiche in particolare alle leggi in vigore in Italia, come la legge Bossi-Fini, la legge Turco-Napolitano e il decreto Maroni, e da molte parti ne è stata richiesta l'abrogazione o la riforma.
L'arcivescovo tedesco Reinhard Marx, in merito all'accaduto, ha affermato: "Anche se l'Europa non può materialmente accogliere tutti, non possiamo consentire che alcuno sia spinto oltre la soglia della morte".
Il 24 ottobre 2013 il sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, insieme al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, è stato ricevuto a Bruxelles dal Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, al quale ha chiesto di intervenire al più presto a una revisione delle leggi europee in materia di asilo politico, definendo la Bossi-Fini-Maroni una "risposta ignominiosa a una domanda di tipo umanitario".
Polemiche sono state sollevate perché l'Italia non ha celebrato i funerali di Stato per le vittime, poiché in precedenza furono annunciati dal Ministero dell'interno italiano Angelino Alfano.
In seguito alle numerose azioni di solidarietà e accoglienza da parte della comunità dell'isola, il settimanale italiano l'Espresso ha aperto una raccolta firme affinché Lampedusa venga candidata a ricevere il Nobel per la pace e che il 3 ottobre venga riconosciuta quale "Giornata della memoria e dell'accoglienza". Il 15 aprile 2015 la Camera dei deputati ha approvato con 287 voti favorevoli, 72 contrari e 20 astenuti l'istituzione, il 3 ottobre, di una "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione". Il Senato della Repubblica ha poi ratificato tale decisione il 16 marzo 2016.
In seguito al naufragio di Lampedusa, il governo italiano, guidato dal presidente del consiglio Enrico Letta, ha deciso di rafforzare il dispositivo nazionale per il pattugliamento del Canale di Sicilia autorizzando l'Operazione Mare nostrum, una missione militare ed umanitaria la cui finalità è di prestare soccorso alle persone prima che possano ripetersi altri tragici eventi nel Mediterraneo.
A partire da novembre 2014, l'operazione Mare nostrum è stata sostituita da "Frontex Plus" il nuovo programma a guida Ue che punta al controllo delle frontiere.
L'Europa può e deve fermare la strage nel Mediterraneo. Come? Da anni si parla di provvedimenti e misure concreti che poi non vengono attuati: percorsi sicuri e legali per chi cerca salvezza in Europa, meccanismi rapidi ed efficaci per assicurare sbarco e ricollocazione delle persone soccorse in mare, il potenziamento di programmi di ammissione umanitaria e di ricongiungimento familiare e la revisione dei regolamenti di Dublino riguardanti la gestione delle domande d'asilo.
Eruna tanti supra a 'ḍḍa barca c'annàva lenta 'mmenzu a lu mari
cu l'unni duci e sanza ventu, eruna quase.. cincucèntu..
Aspittànnu la chiamata, aspittànnu misi e misi,
vinni poi lu mumentu chi fu prontu 'u bastimentu
l'inchianàru tutti a bordu cu in cuperta cu 'nta stiva
comu sùrici 'nta jaggia chi scappàri 'un si putìa
Li pagàru a caru prezzu a ḍḍa genti 'i pezzi 'i mmerda
nun cuntènti puru 'i chistu si passàru... puru lu sfiziu:
ogni fìmmina assaggiàri dumannànnu puru 'u pizzu,
sulu acqua e nenti pani, li lassàuru morti 'i fami
comu vosi lu so' Diu doppu tantu navigari
si vìttiru 'i luntanu tanti luci di lampàri..
e gridannu comu pazzi e cjamànnu: «Aiutu! Ajutu!»,
víttiru li barchi prestu pigghiari lu fujùtu.
E gridannu comu pazzi e chiamannu: «Aiutu! Ajutu!»,
víttiru li barchi prestu pigghiari lu fujùtu.

Eruna tanti supra a 'ḍḍa barca c'andava lenta 'mmenzu a lu mari
cu l'unni duci e sanza ventu, eruna quase.. cincucèntu..

E gridannu sempri cchjù forti scoppia a prura 'na fiammàta,
poi focu, focu e fumu, vugghìu prestu la pignàta
Li pígghja lu scantu, li pigghja lu spaventu,
si jèttunu tutti a'un latu e accumíncia lu turmèntu.
Sunnu a un migghju di l'ísula(1) e intantu pocu avanti
vann'abbrúcia 'sta barca cu supra 'st'emigranti
e cu si jètt'a'mmàri a tufu, cu cerca li parenti
cu prega Diu o cjànci e cu batti forti 'i denti,
cu s'ajùta cu li manu e pedi, e cu cerca 'i stari a galla
cu bivi acqua salata e cu cerca pri si salva.

Un mari di petroliu, un mari chinu d'ogghju
lu bastimentu affúnna e lu mari lu cummògghja
Un mari di petroliu, un mari chinu d'ogghju
lu bastimentu affúnna e lu mari lu cummògghja.
Da terra li vídunu pàrtinu subitu li barchi
pi dàricci l'ajútu e affèrranu li vrazzi,
li tíranu e li cjàmanu, li sàlvunu a decina
chi straziu, chi dulùri, chi ppèna e chi ruína.
Affúnna lu barcúni e dintra di la stiva
sunnu ancora in tanti prigiunjèri sanza scampu
affúnna lu barcúni e dentro di la stiva
sunnu ancora in tanti prigiunjèri sanza scampu...
Si chiudi lu sipàriu. Au fúnnu si fa notti
Nun fati rumuri: Silenziu. Sta passànnu 'a morti..

[Parlato:]
I Somali e gli Eritrei che hanno perso la vita nel naufragio di Lampedusa sono: cinquanta uomini, quarantanove donne e quattro bambini di età compresa fra 1 e 6 anni. Sono state tratte in salvo centocinquantacinque persone, fra cui, solo quattro donne. Secondo i racconti dei superstiti i passeggeri erano almeno cinquecento..
(1) si trattava dell'isola dei Conigli (ísula dî Cunigghi in siciliano) appartenente all'arcipelago delle isole Pelagie.

envoyé par giorgio - 14/4/2020 - 09:27


https://scontent-fco1-1.xx.fbcdn.net/v...

14/4/2020 - 10:35


Caro giorgio che contribuisci una canzone dei siciliani Taberna Mylaensis, ma sei il "nostro" giorgio redivivo, o un altro?

In un caso o nell'altro, grazie e un saluto.

B.B. - 14/4/2020 - 13:40


Sono sempre io, il "vostro"... Il primo amore nun se scorda mai.
Ciao, Alex.

giorgio - 14/4/2020 - 14:08


Non hai notato lo tnunami di mp3 che mi ha preceduto??
Impossibile!

giorgio - 14/4/2020 - 14:14


Ciao giorgio, e ben tornato.

No, non avevo notato gli mp3, che come i video non sono immediatamente percepibili se non aggiunti a "Commento"...

Allora devo constatare, oltre al ritorno, che sei sempre lo stesso indomito cacciatore di mp3... Io invece ho smesso quando sei scomparso dai radar... non avevo più le tue dritte e poi, nel frattempo, era anche morta, sia in Rete che fisicamente, la mitica miniera di Grooveshark (R.I.P. Josh Greenberg)

Sicchè ho abdicato a contribuire tracce audio e fatico non poco ad estrarre le poche da YouTube, con tutto il lavoro di post-download (tag, gain, equalizzazione e miglioramento).

Pensavo che ti fossi eclissato perchè incazzuso con noi nordici, ma vedo che semmai ti è passata... son contento.

Saluzzi

B.B. - 14/4/2020 - 15:18


No, Alex, rassicurati: non sono sparito per avversione indiscriminata nei confronti di voi nordici (anche se alle volte mi prende), ma a seguito di vicende e trambusti personali nient'affatto piacevoli..
Grooveshark andato? Te lo dicevo che ...
Devi andare solo su Ultime scaricabili. Ma non per visualizzarne 50, facciamo un migliaio, così ultime scaricabili

Vuoi un consiglio? Lascia perdere Youtube e da' un'occhiata: in buona parte vanno a 320 Kbps !
Tu intanto avrai inserito milioni di ottimi contributi in mia assenza... se hai mantenuto quel folle ritmo che avevi .. :-))))
Un abbraccio virtuale

giorgio - 14/4/2020 - 16:01


Ah... sono senza parole. Quindi vuoi dire che, nel silenzio totale, tu hai continuato a contribuire migliaia di mp3 di cui non mi sono mai accorto?!?

Ti fa onore, se posso usare qui un sostantivo troppo abusato in ambienti militareschi e camerateschi...

Tuttavia, rispetto ai bei tempi di megaupload, mediafire, grooveshark, ecc., ho la sensazione che parecchi indirizzi siano molto che più temporanei...

Ciao!

B.B. - 14/4/2020 - 22:20


Infatti è davvero strano che tu non ti sia accorto.
Ma pago la conseguenza della mia prolungata assenza dal web..
Anni fa mi sarei accorto subito della caducità dei link.

giorgio - 15/4/2020 - 18:20




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