Lo chiamavano Coronavirus
metteva timore , metteva timore
Lo chiamavano Virus Corona
metteva paura sopra ogni cosa
Appena sceso all'aeroporto
Un tizio arrivato da un viaggio in Cina
Tutti si accorsero on uno sguardo
che necessitava un po’ d’Amuchina
Bisogna stare a una certa distanza
Lavarsi le mani con molta frequenza
Non affollare nessun locale
Lo dice il decreto ministeriale
Ma l’infezione spesso conduce
a rinunciare alle proprie voglie
Niente più sushi ne apericena
Ne con l’amante ne con la moglie
E fu così che da un giorno all'altro
Chiusero scuole, teatri e chiese
Lavoratori ormai fuori sede
Fecer biglietti per il paese
Spesso i cretini e gli irresponsabili
Al loro dovere vengono meno
E quando hanno molta paura
si ammassano tutti davanti al treno
Alla stazione c’erano tutti
Dal commissario al sacrestano
Alla stazione c’erano tutti
La mascherina e il cappello in mano
A salutare chi per un poco
senza pretese senza pretese
A salutare chi per un poco
Chi portò il contagio nel paese
C’era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva: addio terrone a Milano
con te se ne parte la quarantena
E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi manda un bacio chi getta un fiore
chi si prenota per un tampone
E per concludere cari italiani
Anche se stiamo tutti allo stremo
È necessario che stiamo uniti
E sono convinto che ce la faremo!
metteva timore , metteva timore
Lo chiamavano Virus Corona
metteva paura sopra ogni cosa
Appena sceso all'aeroporto
Un tizio arrivato da un viaggio in Cina
Tutti si accorsero on uno sguardo
che necessitava un po’ d’Amuchina
Bisogna stare a una certa distanza
Lavarsi le mani con molta frequenza
Non affollare nessun locale
Lo dice il decreto ministeriale
Ma l’infezione spesso conduce
a rinunciare alle proprie voglie
Niente più sushi ne apericena
Ne con l’amante ne con la moglie
E fu così che da un giorno all'altro
Chiusero scuole, teatri e chiese
Lavoratori ormai fuori sede
Fecer biglietti per il paese
Spesso i cretini e gli irresponsabili
Al loro dovere vengono meno
E quando hanno molta paura
si ammassano tutti davanti al treno
Alla stazione c’erano tutti
Dal commissario al sacrestano
Alla stazione c’erano tutti
La mascherina e il cappello in mano
A salutare chi per un poco
senza pretese senza pretese
A salutare chi per un poco
Chi portò il contagio nel paese
C’era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva: addio terrone a Milano
con te se ne parte la quarantena
E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi manda un bacio chi getta un fiore
chi si prenota per un tampone
E per concludere cari italiani
Anche se stiamo tutti allo stremo
È necessario che stiamo uniti
E sono convinto che ce la faremo!
envoyé par CCG/AWS Staff - 11/3/2020 - 15:50
Cercavo Bocca di Rosa ma non l'ho trovata, mi sembrava un bel rimando questa notizia (però non c'entra niente con la presente pagina coronavirus):
Scritte sui muri contro il maresciallo:
Due scritte sono apparse sui muri di un paesino sul lago di Lecco, in Lombardia. E la storia sta facendo il giro del Web, perché...
Flavio Poltronieri - 3/12/2020 - 14:39
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Testo: Corrado Nitto
Musica: Fabrizio De Andrè: Bocca di Rosa