ما هو البيت؟ قل لي انت*
ما لقيت في المدينه ولا في القريه
ما لقيت في ٳبّ ولا في صنعاء
انا مره,
انا رجال,
انا رحِل
بيتي في راسي
محل لقلبي
حيث ما اسير هو معي
ما هي العايله؟ قل لي انت
مرّه انا رجال ومرّه انا مره
امّ واب لبنتي الصغيره
بيتي في راسي
محل لقلبي
حيث ما اسير هو معي
ما هو البيت؟ قل لي انت*
ما لقيت في المدينه ولا في القريه
ما لقيت في ٳبّ ولا في صنعاء
انا مره,
انا رجال,
انا رحِل
بيتي في راسي
محل لقلبي
حيث ما اسير هو معي
ما هي العايله؟ قل لي انت
مرّه انا رجال ومرّه انا مره
امّ واب لبنتي الصغيره
بيتي في راسي
محل لقلبي
حيث ما اسير هو معي
* ma hu albayt? gul li ant
ma lgyt fi almadina wa la fi algariya
ma hu albayt? gul li ant
ma lgyt fi Ibb wa la fi Sana'a
ana mar'a
ana rajaal
ana rihel
bayti fi rasi
mahal lgalbi
hyth ma asir hu me'ee
ma hee ala'ilah? gul li ant
marah ana rajaal hu marah ana mar'ah
ma hee al'aylah? gul li ant
umm wa ab lbinti alsagheerah
ana mar'a
ana rajaal
ana rihel
bayti fi rasi
mahal lgalbi
hyth ma asir hu me'ee
ana mar'a
ana rajaal
ana rihel
ma hu albayt? gul li ant
bayti fi rasi
mahal lgalbi
hyth ma asir hu me'ee
ma lgyt fi almadina wa la fi algariya
ma hu albayt? gul li ant
ma lgyt fi Ibb wa la fi Sana'a
ana mar'a
ana rajaal
ana rihel
bayti fi rasi
mahal lgalbi
hyth ma asir hu me'ee
ma hee ala'ilah? gul li ant
marah ana rajaal hu marah ana mar'ah
ma hee al'aylah? gul li ant
umm wa ab lbinti alsagheerah
ana mar'a
ana rajaal
ana rihel
bayti fi rasi
mahal lgalbi
hyth ma asir hu me'ee
ana mar'a
ana rajaal
ana rihel
ma hu albayt? gul li ant
bayti fi rasi
mahal lgalbi
hyth ma asir hu me'ee
envoyé par Dq82 - 7/2/2020 - 15:39
Langue: anglais
English translation from the official site
MY HOME IS IN MY HEAD
What is a home? You tell me
I found it neither in the city; nor in the village
Neither in Ibb nor in Sanaa’
I am a woman,
I am a man,
I am a journey
My home is in my head
A refuge for my heart
Wherever I go, it is with me
What is family? You tell me
At times I am a man, at times a woman
A mother and father to my little girl
My home is in my head
A refuge for my heart
Wherever I go, it is with me
What is a home? You tell me
I found it neither in the city; nor in the village
Neither in Ibb nor in Sanaa’
I am a woman,
I am a man,
I am a journey
My home is in my head
A refuge for my heart
Wherever I go, it is with me
What is family? You tell me
At times I am a man, at times a woman
A mother and father to my little girl
My home is in my head
A refuge for my heart
Wherever I go, it is with me
envoyé par Dq82 - 7/2/2020 - 15:39
Langue: hébreu
Hebrew translation from the official site
בֵּיתִּי פִי רַאסִי (בֵּיתִי בְּרֹאשִׁי)
מַהוּ בַּיִת? תַּגִּיד לִי אַתָּה
לֹא מָצָאתִי בָּעִיר וְלֹא בַּכְּפָר
לֹא בְּ'אִבּ' וְלֹא בְּ'צַנְעַא'
אֲנִי אִשָּׁה,
אֲנִי גֶּבֶר,
אֲנִי מַסָּע
בֵּיתִי בְּרֹאשִׁי
מִשְׁכָּן לְלִבִּי
לְאָן שֶׁאֵלֵךְ, הוּא אִתִּי
מַהִי מִשְׁפָּחָה? תַּגִּיד לִי אַתָּה
אֲנִי פַּעַם גֶּבֶר וּפַעַם אִשָּׁה
אֵם וְאָב לְבִתִּי הַקְּטַנָּה
בֵּיתִי בְּרֹאשִׁי
מִשְׁכָּן לְלִבִּי
לְאָן שֶׁאֵלֵךְ, הוּא אִתִּי
מַהוּ בַּיִת? תַּגִּיד לִי אַתָּה
לֹא מָצָאתִי בָּעִיר וְלֹא בַּכְּפָר
לֹא בְּ'אִבּ' וְלֹא בְּ'צַנְעַא'
אֲנִי אִשָּׁה,
אֲנִי גֶּבֶר,
אֲנִי מַסָּע
בֵּיתִי בְּרֹאשִׁי
מִשְׁכָּן לְלִבִּי
לְאָן שֶׁאֵלֵךְ, הוּא אִתִּי
מַהִי מִשְׁפָּחָה? תַּגִּיד לִי אַתָּה
אֲנִי פַּעַם גֶּבֶר וּפַעַם אִשָּׁה
אֵם וְאָב לְבִתִּי הַקְּטַנָּה
בֵּיתִי בְּרֹאשִׁי
מִשְׁכָּן לְלִבִּי
לְאָן שֶׁאֵלֵךְ, הוּא אִתִּי
envoyé par Dq82 - 7/2/2020 - 15:40
×
Bayti Fi Rasi
Nota: i titoli sono anche sul disco traslitterati in caratteri latini
“Bayti Fi Rasi” (la mia casa è nella mia testa) è un concept album di musica originale ispirato alla storia della bisnonna delle tre sorelle, ebrea mizrahi immigrata in Israele dallo Yemen tra il ’49 e il ’50. Il disco tratta problematiche contemporanee di immigrazione, accoglienza ed integrazione, incarnate nell’archetipica antenata delle cantanti. Mizrahi è un termine a ombrello che si riferisce agli ebrei provenienti da nazioni a prevalenza musulmana. La storia dei Mizrahi in Israele è costellata di avversità, sintomo di una politica nazionalistica che osteggiava, in maniera non ufficiale, tutto ciò che ricordava il mondo Arabo. Il passato sociale dei mizrahi, infatti, assomiglia molto a quello dei Palestinesi del ’48, ovvero gli scampati all’esodo forzato che hanno ottenuto cittadinanza Israeliana. Limitato accesso alla vita politica e al lavoro, precarietà economica, e una relegazione de facto ai borghi più periferici delle città rendono i Mizrahi, in qualche modo, cittadini di serie B. L’importanza di questo disco e del successo della band si condensa nella creazione di un canale espressivo per una minoranza che può finalmente raccontare la propria storia e far sentire la sua voce. La popolarità e l’impatto di artisti come A-Wa, Dudu Tassa, Neta Elkayam e in passato Zohar Argov segue un processo di lenta integrazione. A connettere questi musicisti vi è anche la voglia di riscoprire ed esplorare le proprie origini musicali, incorporando elementi sonori rispettivamente dallo Yemen, dall’Iraq e dal Marocco. Il disco alterna beat tirati indietro a ritmiche ballerine, sintetizzatori bizzarri ad altri più comuni nel linguaggio pop mainstream. Il canto è spesso eterofonico, con una cantante solista a cui risponde il coro delle sorelle, con parti raramente armonizzate tra di loro. Questa caratteristica è tipica di molta musica medio-orientale e di molti rituali religiosi, dove la recitazione del corano si alterna ad un pattern melodico in risposta da parte dei fedeli. Il sound della band è unico, peculiare nella produzione, nella sintesi e nel canto. “Ya Watani”, “Mudbira” e “Hana Mash Hu Al Yaman” introducono l’album presentando tutte queste caratteristiche. Tematicamente, la prima presenta l’addio della bisnonna alla terra natia, seguita dalle motivazioni dell’esodo e infine le difficoltà trovate all’arrivo. “Hana Mash Hu Al Yaman” è forse la pepita più scintillante del disco, con forti riferimenti alla condizione degli immigrati in generale, e rimandi al simbolismo letterario locale. “Min Tiht Al Firash” e “Makhada Min Thahab” presentano una più marcata matrice medio-orientale. Il melisma delle melodie vocali, gli archi che rispondono alla voce tra un verso e l’altro e le percussioni rimandano agli anni d’oro della musica medio-orientale, con richiami, sebbene lontani e decontestualizzati, a Umm Kulthum e Fairuz. “Bayti Fi Rasi” è un prodotto contemporaneo su cui la tradizione e il tempo hanno lasciato cicatrici visibili ed importanti. La riuscita di un bilanciamento coraggioso tra tradizioni pericolosamente diverse è provata dal successo della band sia in Israele che tra un pubblico internazionale. In un panorama musicale dove artisti Mizrachi emergono sempre più vittoriosi nel proporre un’identità mista, culturale e musicale, il successo di A-Wa è causa ed effetto di una nuova integrazione culturale e musicale. La sperimentazione sonora della band e l’importanza delle tematiche finora trattate ci fanno sperare in un terzo album altrettanto interessante.
blogfoolk.com