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Die Folter

Georg Danzer
Langue: allemand


Georg Danzer

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(Georg Danzer)
Frieden
(Georg Danzer)


[1978]
Album: Ein wenig Hoffnung

Ein wenig Hoffnung
Sie kommen im Morgengrauen zu dir,
sie treten dir mit Stiefeln in die Tür,
sie schlagen dich auf deine Fragen in den Magen,
verdreh'n dir die Arme und schleppen dich in ihren Wagen.
Du sagst, sowas kann nie gescheh'n –
doch es geschieht, nur kann man es nicht seh'n,
weil es im geheimen passiert,
solang die Folter weiterexistiert.

Sie bringen dich in einen feuchten Keller,
sie schlagen dich und sagen: "Rede schneller!",
sie geben dir Elektroschocks und Spritzen,
sie hindern dich am Schlafen, liegen, sitzen.
Du sagst, das gibt's nur in diesem Lied -
kann sein, dass es schon morgen dir geschieht,
weil es tagtäglich überall passiert,
solang die Folter weiterexistiert.

Du glaubst, sie sind nicht in der Überzahl.
Die Folterknechte sitzen überall:
Im Norden, Süden, Osten und im Westen
wird es bald heißen: "Wer foltert am besten?".
Du sagst, du hast nichts damit zu tun -
es reicht nicht, sich in Unschuld auszuruh'n,
weil jeder Mensch die Würde verliert,
solang die Folter weiterexistiert.

envoyé par hmmwv - 3/1/2020 - 13:18




Langue: italien

Traduzione italiana / Italienische Übersetzung / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 05-01-2020 10:52
LA TORTURA

Arrivano da te all'alba,
ti entrano nella porta con gli stivali,
se fai domande, ti colpiscono allo stomaco,
ti torcono le braccia e t'infilano nella loro macchina.
Tu dici che una cosa del genere non potrà mai succedere,
però succede; solo che non la si può vedere
perché succede in segreto
finché la tortura continuerà ad esistere.

Ti portano in un sotterraneo umido,
ti prendono a botte e dicono: “Parla più veloce!”
ti fanno l'elettroshock e iniezioni,
ti impediscono di dormire, di sdraiarti, di sedere.
Tu dici, Ma questo accade solo in questa canzone -
può darsi che ti accada già domattina,
perché succede dappertutto, ogni giorno,
finché la tortura continuerà ad esistere.

Tu credi che non siano poi poi tantissimi.
I torturatori stanno dappertutto:
Al nord, al sud, all'est e all'ovest
vorrà presto dire: “Chi tortura meglio?”
Tu dici di non averci nulla a che fare -
non basta starsene tranquilli e lavarsene le mani,
perché ognuno perderà la sua dignità
finché la tortura continuerà ad esistere.

5/1/2020 - 10:53




Langue: finnois

Traduzione finlandese / Finnish translation / Traduction finnoise / Finnische Übersetzung / Suomennos: Juha Rämö

palestinian_detainees_torture
KIDUTUS

Aamuhämärissä ne tulevat luoksesi,
potkaisevat saappaillaan ovesi sisään,
lyövät sinua vatsaan, kun kysyt jotain,
vääntävät kätesi selän taakse ja raahaavat sinut autoonsa.
Sanot, ettei tällaista voi tapahtua ikimaailmassa,
mutta näin tapahtuu, kukaan ei vain näe sitä,
koska se tapahtuua salassa
niin kauan kuin kidutuksen annetaan jatkua.

Ne vievät sinut kosteaan kellariin,
lyövät sinua ja sanovat: »Puhu nopeammin!«.
Ne antavat sinulle sähköiskuja ja ruiskeita
ja estävät sinua nukkumasta, makaamasta, istumasta.
Sanot, että näin voi tapahtua vain tässä laulussa,
mutta voi olla, että jo huomenna se tapahtuu sinulle,
koska sitä tapahtuu kaikkialla joka päivä
niin kauan kuin kidutuksen annetaan jatkua.

Luulet, että heitä ei ole paljon,
mutta kiduttajia on kaikkialla.
Pohjoisessa, etelässä, idässä ja lännessä
kysytään pian: »Kuka kiduttaa parhaiten?«
Sanot, ettei sinulla ole mitään tekemistä sen kanssa,
mutta ei riitä, että vain tuudittautuu syyttömyyteen,
sillä kaikkien ihmisarvo on vaakalaudalla
niin kauan kuin kidutuksen annetaan jatkua.

envoyé par Juha Rämö - 12/1/2020 - 19:25


"Ossa rotte, denti spezzati, tumefazioni e alcune lettere incise sul corpo. Sono gli ulteriori risultati dell’autopsia – pubblicati da Corriere e Repubblica – sul corpo di Giulio Regeni, il ricercatore italiano scomparso lo scorso 25 gennaio a Il Cairo e ritrovato morto il 3 febbraio.

Giulio Regeni


Che Regeni fosse stato torturato si era capito appena i primi esiti degli esami erano stati resi noti. Risultati che avevano spazzato via la tesi degli egiziani che avevano propinato all’Italia prima l’incidente stradale, poi il rapimento da parte di una banda di criminali. Le 225 pagine firmate dal professor Vittorio Fineschi delineano ancora più dettagliatamente invece le sevizie subite dal giovane.

Nel referto si legge come “sulla regione dorsale a sinistra della linea si trovano un complesso di soluzioni disposte a confermare una lettera”. Segni anche all’altezza dell’occhio destro, a lato del sopracciglio e poi sulla mano sinistra dove c’era una X. Segnalata anche una lettera presente sulla fronte”.

Giulio è stato massacrato per più giorni da professionisti della tortura come aveva già scritto l’agenzia Reuters citando fonti della procura egiziana, ma oggi sappiamo anche che sono cinque i denti fratturati, rotte le due scapole, l’omero destro e sia le dita delle mani che quelle dei piedi.

“È evidente che le torture che gli sono state inflitte non possono che essere l’opera perversa di qualche professionista della tortura. L’hanno usato come una lavagna.

C’è stata un’azione mirata e sistematica sul corpo del povero Giulio. Azioni – dicono i genitori della vittima – che possiamo ricondurre alle modalità già variamente e riccamente illustrate da vari rapporti internazionali, come quelli di Amnesty.

So che per chi vive in Italia non esiste sistema cognitivo ed emotivo per anche solo riuscire ad immaginare cosa sia successo a Giulio”.

da Il Fatto Quotidiano

B.B. - 12/1/2020 - 20:26




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