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Dear Mr. Man

Al Bano & Romina Power
Langue: italien


Al Bano & Romina Power

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(Al Bano & Romina Power)


1978

Romina Power & Al Bano
Dear Mr. Man
Perché ti scrivo ti chiederai
"Mi ruba del tempo", penserai
Che vorrà mai?

Dear Mr. Man
Creando ogni giorno nuovi eroi
Da distruggere poi quando vuoi
Passi i giorni tuoi

Tu non lo ammetterai
Ma ad ogni ferita
Da me tornerai
So che mi chiederai
Tutto l'amore che
Tu non hai

Dear Mr. Man
Dimentichi in fretta
Sì, lo so
Ricordi Hiroshima
Oppure no?
Non era un film

Dear Mr. Man
Non ti accorgi che
La tua follia
Si è seduta e ti tiene compagnia
E non se ne andrà

Tu non lo ammetterai
Ma ad ogni ferita
Da me tornerai
Di nuovo mi cercherai
Tutto l'amore che
Tu non dai mai

Dear Mr. Man
Hai venduto l'Eden
Per poche lire
E dei grattacieli
Fai costruire
Ma che scelta è mai?

Dear Mr. Man
Da cose da dirti
Ne ho una vita
Però la mia pagina è finita
Ciao, Mr. Man
Ciao, Mr. Man

envoyé par Alberto Scotti - 16/11/2019 - 18:06


Al spazio Bano e Romina Power? Siete forse impazziti?...

sergio falcone - 16/11/2019 - 22:40


Caro signor Sergio, queste pagine danno spazio a canzoni "impegnate", contro la guerra o comunque dal contenuto "politico" e questa lo è. Trovo queste considerazioni di un insopportabile razzismo culturale. Questa idea che ci siano artisti da mettere all'indice a priori è orribile. Sulla base di che poi non si capisce. Questa è una canzone dal testo inequivocabilmente pacifista ed è giusto che stia qui. Mettiti l'animo in pace :-)

Alberto Scotti - 17/11/2019 - 01:05


La canzone ha contenuti attinenti alle tematiche scelte dal sito. Non si può tollerare che ci sia un indice di libri proibiti , di cantanti proibiti etc. Indiscutibilmente vero. Ma è altrettanto vero che gli artisti e le opere d’arte vanno anche collocati in un contesto. Non occorre essere specialisti né conoscitori di Croce, di Lukàcs e di quant’altri per accogliere tale criterio che, peraltro, rende omaggio al buon senso.
Ci possono essere canzoni che parlano di pace e di guerre per fare rima ( e cassetta) così come ci possono essere canzoni e poesie che non ne parlano affatto ma che hanno un contenuto e propalano un messaggio di pace e di disarmo senza parole in mostra.
Per evitare le censure ma anche le notti dove tutte le vacche hanno lo stesso colore ,a mio avviso, una via d’uscita c’è, quella delle precisazioni e dell’informazione. Ad esempio, nel caso specifico, segnalo queste interviste:
Non entrerò mai in politica
Gelli
Meriti

Dopo di che ciascuno può continuare ad esprimere legittime perplessità o proporre ciò che ritiene opportuno, ma sulla base di un “consenso informato” [ Così parlò Zarathustra: Adelante, Pedro, con juicio ].

Riccardo Gullotta - 17/11/2019 - 06:17


Sì.
Esistono grattacorde, pigiatasti e maneggiamicròfoni da mettere all'indice a priori, in attesa che l'auspicato ripristino del potere inquisitoriale permetta finalmente di consegnarli al braccio secolare come si meritano.
I pareri sono oltremodo soggettivi, ma esistono volenterosi che hanno stilato liste di proscrizione molto lunghe e molto nutrite.

Io non sto con Oriana - 17/11/2019 - 14:47


Riccardo Gullotta, questo è un sito che raccoglie canzoni contro la guerra, canzoni pacifiste. Questa lo è. Non c'è molto altro da aggiungere. La contestualizzazione spetta ai lettori, è una cosa che si fa a posteriori, non a priori. Sulla base di che alcuni artisti dovrebbero essere esclusi? Sono discorsi senza senso, legati a un concetto assolutamente sbagliato di "territorial pissing", questo è il "NOSTRO" territorio, quelli di noi che stiamo dalla parte giusta, quelli di noi di sinistra, noi comunisti ecc... e chi non è del club non può entrare. È assurdo. Che poi un artista ritenuto magari non schierato può anche scrivere un pezzo pacifista più onesto, sincero ispirato di un militante con il bollini. Basta con queste menate, su.

Alberto Scotti - 17/11/2019 - 21:24


Caro Alberto Scotti, se tutti gli argomenti che la realtà ci propone si potessero risolvere con un semplice sillogismo avremmo trovato l'elisir : sito contro la guerra, canzone che appare contro la guerra, ergo canzone del sito contro la guerra. Se avrai la pazienza di rileggere quello che ho scritto, ti accorgerai che sono contrario alle censure. Io personalmente ( e penso che lo si possa percepire dalle canzoni , commenti e immagini che ho postato sinora) non ho territori da picchettare ma caso mai dei valori a cui tengo, condividendoli possibilmente con altri.
Quanto al pissing del territorio lasciamo la prerogativa ai simpatici amici dell’uomo ; evito di imitarli ovviamente , anche se non ti nascondo che una certa patologia senile mi ha costretto rare volte, in condizioni di emergenza , a prediligere folte arborescenze lontane da occhi indiscreti. Su una modalità del pissing cerco di prestare attenzione: evito di indirizzare il processing fuori dal vaso, ma, non essendo infallibile, non è detto che ci riesca sempre.

Se ritieni e sei convinto che il cantante che hai proposto abbia contribuito a dare un segnale contro le guerre, chi sono io, lo dice pure Frank, per potere giudicare? Ognuno si regola come crede. Una cosa soltanto però mi aspetterei da una persona che agisce con convinzione: cercare di essere obiettivo il più possibile ( l’assoluto lo regaliamo ad altri), il che vuol dire non rinunciare mai al beneficio del dubbio, fare una chiacchierata con Voltaire ogni tanto, prendendo le distanze da Rousseau (no, non quello della piattaforma).

Se mi permetti, lascia che il vecchio che scrive ti dia un suggerimento ( ripeto, un suggerimento): se vuoi proporre canzoni e/o personaggi ritenuti discutibili, a torto o a ragione, perché non aggiungi qualche informazione e commento utile per una veduta diversa, complementare, porgendo così una mano a chi non la pensa allo stesso modo ( ad esempio citando qualcosa tra quelle che puoi leggere nelle interviste di cui ho dato i riferimenti )? Forse non ci hai fatto caso, ma certe affermazioni e considerazioni del cantante io ho preferito non riportarle per esteso a bella posta, proprio per evitare polemiche con una persona che ha una percezione diversa dalla mia, ma che ho rispettato e continuo a rispettare. Ritengo che quelli che tu indichi di “sinistra”, i ”comunisti” etc. la penserebbero nello stesso modo.
Spero davvero di avere chiarito la mia posizione e , soprattutto , mi piacerebbe che non ci fossero malumori residui. Le nostre convinzioni contano, ma contano anche le persone quando non fanno violenza, materiale o intellettuale.

Riccardo Gullotta - 18/11/2019 - 00:01


Sono per la semplicità. Sto con Scotti.
E poi vorrei sapere che commento ci sarebbe da fare su una qualunque delle canzoni dei quali.
Va già bene che ne hanno fatta qualcuna pacifista.
Piuttosto io ci apporrei il bollino "BLEAH!", e fine della discussione.
Saluzzi

B.B. - 18/11/2019 - 12:41


In margine, oggi è il 18 di novembre, vale a dire...l'anniversario di quella famosa canzone di un giovane Albano Carrisi, non ancora "rominizzato", che poi era la stravoltissima cover di un brano (anzi, di due brani "concentrati") di Mikis Theodorakis e Vasilis Rotas:

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Al Bano....Il Ragazzo Che Sorride

Autori....V. Pallavicini....M. Theodorakis....1968 Sigla della trasmissione televisiva: "Europa Giovani"

Riccardo Venturi - 18/11/2019 - 17:37




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