Album "Una rosa rosa" (2013)
Calandrino è un migratore
Messaggero di fortuna
Rimani un po' con me
E condividi il mio tormento
Pazienta ancora un po'
Che conto i pochi giorni
E quei fiori ormai sfiniti
Che mancano all'inverno
Potrai cercarlo, puoi?
E volare e dirgli dell'angoscia
Del vento alle finestre
E delle lacrime più amare
Che versano dagli occhi
E bruciano la gola
Per quel solo amore mio
Partito da soldato
Racconta poi del sogno
Bagnato questa notte
Fu tutta quanta e tanta
La pioggia sul cuscino
Quando, girata al fianco
Lo cerco e non lo trovo
E il buio chiamò a me
Il fiato caldo di un amante
Ma già mi uccide
Una strana nostalgia
D'un tratto appare nuova
Una vecchia fantasia
Ascolta il mio mai troppo maledire
Il treno che l'ha preso
E la sua camicia nera
Prego per lui
Ma s'incastra il mio rosario
Parlo di lui
Ma è forte la mia voglia
Promesse e voti
Che scordo quando è notte
Parole e scuse
Che tornano al mattino
Raccontami se è vivo
E dimmi la sua sorte
Se aspettare ancor dovrò
Fin tanto che ritorna
Se ancor mi toccherà
Godere sul suo petto
Se ancora le sue mani
Frugheranno del mio corpo
E allora vola
E racconta della pena
Di desideri in seno
Che affondan la ragione
Voglie nel corpo
Che spaventano l'inferno
Del corpo amato
Sotto la camicia nera
Messaggero di fortuna
Rimani un po' con me
E condividi il mio tormento
Pazienta ancora un po'
Che conto i pochi giorni
E quei fiori ormai sfiniti
Che mancano all'inverno
Potrai cercarlo, puoi?
E volare e dirgli dell'angoscia
Del vento alle finestre
E delle lacrime più amare
Che versano dagli occhi
E bruciano la gola
Per quel solo amore mio
Partito da soldato
Racconta poi del sogno
Bagnato questa notte
Fu tutta quanta e tanta
La pioggia sul cuscino
Quando, girata al fianco
Lo cerco e non lo trovo
E il buio chiamò a me
Il fiato caldo di un amante
Ma già mi uccide
Una strana nostalgia
D'un tratto appare nuova
Una vecchia fantasia
Ascolta il mio mai troppo maledire
Il treno che l'ha preso
E la sua camicia nera
Prego per lui
Ma s'incastra il mio rosario
Parlo di lui
Ma è forte la mia voglia
Promesse e voti
Che scordo quando è notte
Parole e scuse
Che tornano al mattino
Raccontami se è vivo
E dimmi la sua sorte
Se aspettare ancor dovrò
Fin tanto che ritorna
Se ancor mi toccherà
Godere sul suo petto
Se ancora le sue mani
Frugheranno del mio corpo
E allora vola
E racconta della pena
Di desideri in seno
Che affondan la ragione
Voglie nel corpo
Che spaventano l'inferno
Del corpo amato
Sotto la camicia nera
envoyé par Alberto Scotti - 15/11/2019 - 15:36
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