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Silvio Rodríguez
Langue: espagnol


Silvio Rodríguez

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[1970]
Scritta da Silvio Rodríguez nel 1970 ma inclusa solo in raccolte più recenti, a cominciare da "Érase que se era" (2006)
Dovrebbe trattarsi di una canzone dedicata al Che Guevara e quindi potrebbe essere inserita nel relativo percorso.

Erase Que Se Era
Cuando se ande descalzo, paso a paso de viento
cuando venga del polvo la ciudad destruida
que alguien cante una estrofa a las manos de un muerto
que alguien diga algún verso a su espacio de vida.

Puede ser que sus restos no se distingan en la ciudad
que la perfección de la piedra no luzca piel.
Puede ser que su sangre no mueva una astronave
puede ser que sus huesos no sirvan para torres
puede ser que una estrella brille más que su voz.

Ha pasado que el llanto se convierte en palabras
ha pasado que un hombre se convierte en palabras
palabras, palabras, palabras a granel.

Cuando la muerte sea inalcanzable y rara
cuando un mohoso grillete repose en la vitrina
que se dé a cada hijo una flor y una bala
que se sepa que el mundo va sembrado de vidas.

Se sabrá que este ir y venir de piedras no se quedó
que una lluvia lejana fue a mojar la ciudad.
Fijaremos con clavos las ventanas, los sueños
los pedazos de tierra, la limpieza y el lodo
las guitarras, las sillas, las piedras y el amor.

Porque ha pasado que historia se convierte en palabras
ha pasado que el mundo se convierte en palabras
ha pasado que todo se convierte en palabras
palabras, palabras, palabras a granel.

Ha pasado que historia se convierte en palabras
ha pasado que un hombre se convierte en palabras
ha pasado que todo se convierte en palabras
palabras, palabras, palabras a granel.

20/9/2019 - 18:15



Langue: italien

Versione italiana cantata da Maria Monti
[1972]
Testo e musica di Leoncarlo Settimelli, Ronci Zeller, Silvio Rodríguez
Dall'album "Maria Monti e i contrautori"
Il testo da YT.

Maria Monti e i contrautori

Maria_Monti
PAROLE

Quando scalzo cammino passo passo nel vento
quando tra le rovine e la polvere vago
che si canti una strofa per le mani di un morto
che si reciti un verso al suo spazio di vita

Accadrà che i suoi resti non si vedranno nella città
la perfezione della pietra non splenderà
Forse è vero il suo sangue non muoverà un'astronave
forse con le sue ossa non si erige una torre
forse più che il suo canto la stella brillerà

Perché è successo che il pianto si trasforma in parole
è successo che il sangue si trasforma in parole
è successo che un uomo si trasforma in parole
parole, parole, parole da sgranare

Quando la morte sembra lontanissima e strana
quando il giovane schiavo camperà tra i ricordi
che si dia ad ogni figlio un proiettile in mano
si fecondi la terra con semenze di vita

Si saprà che il divenire della pietra non ci sarà
che fu pioggia lontana che bagnò la città
Chiuderemo con chiodi le finestre ed i sogni
grumi e zolle di terra, la purezza ed il fango
la tranquilla chitarra, la pietra e l'amore

Perché è successo che il pianto si trasforma in parole
è successo che il sangue si trasforma in parole
è successo che l'uomo si trasforma in parole
e che anche la storia si trasforma in parole
è successo che il mondo si trasforma in parole
è successo che tutto si trasforma in parole
parole, parole, parole da sgranare<

envoyé par Krzysiek - 20/9/2019 - 18:17




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