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Donker donker land

Johannes Kerkorrel
Language: Afrikaans


Johannes Kerkorrel

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[1989]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ralph John Rabie (Johannes Kerkorrel)
Album / Albumi: Eet kreef ! (Johannes Kerkorrel en die Gereformeerde Blues Band)

eetkreef


Occorre riallacciarsi a quanto detto qui e fare un piccolo passo indietro. La canzone proviene dal primo album (1989) in studio di Johannes Kerkorrel e della sua “Blues Band Riformata”, composta da Willem “Meneer Volume” Möller, Gary “Piet Pers” Herselman e Jannie “Hanepoot” van Tonder. Quattro giovani Afrikaners DOC che si presentavano con un album il cui titolo vuol dire “Mangia aragosta!”, e sulla cui copertina (nella quale compare anche Antoinette Butler, voce in Sit dit af) si vede un ricco e sguaiato banchetto a base, appunto, di aragoste. Apriti cielo: l'album è l'inizio della canzone di protesta antigovernativa e antirazzista in lingua afrikaans, una cosa semplicemente impensabile fino a poco prima. E ancora più impensabile è il successo clamoroso che l'album ha tra i giovani boeri, che cominciano a disertare (in tutti i sensi, non solo quello militare che pure fu particolarmente evidente in quel periodo). Il governo tenta di correre ai ripari: visto l'effetto pernicioso, bandisce tutte le canzoni dell'album, dalla prima all'ultima, dalla pubblica trasmissione in radio e televisione. Inutile. Mette immediatamente sotto sorveglianza Johannes Kerkorrel e tutti gli altri componenti della band: inutile. Il paese “bianco bianco” è in realta scuro scuro, come si dice in questa canzone; ma la pioggia sta cadendo e portando via ogni cosa... [RV]
Die klein wit republiek
Is in 'n droë wit seisoen
Die bome dra nie meer vrugte nie
Die damme is almal droog

Uit die vlaktes van die Noord Karoo
Kom 'n sprinkaanplaag
Wat uitstrek na die Noorde
En die mielielande knaag

En in die dorpe en die stede
Ly die mense honger,
Kos is skaars en al het jy werk
Word jou geld al minder werd

En dis 'n donker donker land
Die seisoene draai, die sterre brand
Die son word rooi, ons het beland
Aan die maan se verkeerde kant

In ons huise teen die heuwels
Agter tralies skuil ons teen alle euwels
En ver sien ons die rook trek
Die lokasies is aan die brand

En die soldate kom al aangemarsjeer
En elkeen dra 'n gelaaide geweer
Daar's 'n bom in elke supermark
En die klank van glas wat breek
En iets moet breek!

En dis 'n donker donker land
Die seisoene, draai die sterre brand
Die son word rooi ons het beland
Aan die maan se verkeerde kant

Maar na sewe jaar se droogtes begin dit reën
en die reen val neer hier
Die reën val op my hande
Die reën val op my arms
Die reën val op my oë
Die reën val op my lyf
Die reën val op my gesig
Die reën val op my rug
O, reën val neer hier
Die reën val neer op Voortrekkerhoogte
Die reën val neer op doringdraad
Die reën val op berge
Die reën val op valleie
Die reën word strome
Die reën word riviere
Die reën word 'n see
Reën was alles weg hier
Was alles skoon hier
Reën kom weer en weer
Weer en weer

Contributed by Riccardo Venturi - 2019/9/18 - 10:59



Language: Italian

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 18-09-2019 11:01

PAESE SCURO SCURO

La piccola repubblica bianca
È in stagione bianca secca
Gli alberi non fanno più frutti
I bacini sono tutti asciutti

Dalle pianure del Nord Karoo
Arrivano le cavallette
Che si estendono al nord
E rosicchiano i campi di grano

Nei paesi e nelle città
La gente soffre la fame
Il cibo è scarso e anche se hai lavoro
I tuoi soldi valgono sempre meno

È un paese scuro, scuro
Le stagioni cambiano, le stelle bruciano
Il sole diventa rosso, siamo atterrati
Sull'altra faccia della luna

Nelle nostre case sulle colline
Dietro sbarre ci nascondiamo da tutti i mali
E da lontano vediamo stendersi il fumo
I posti sono in fiamme

E i soldati arrivano in marcia
E tutti hanno un fucile carico
C'è una bomba in ogni supermercato
E il rumore del vetro che si spezza
E qualcosa si deve spezzare!

È un paese scuro, scuro
Le stagioni cambiano, le stelle bruciano
Il sole diventa rosso, siamo atterrati
Sull'altra faccia della luna

Ma dopo sette anni di siccità comincia a piovere
E la pioggia sta cadendo qui
Cade sulle mie mani
Cade sulle mie braccia
Cade sui miei occhi
Cade sul mio corpo
Cade sul mio viso
Cade sulla mia schiena

Oh, la pioggia sta cadendo qui
Cade sul Voortrekkerhoogte [1]
Cade sul filo spinato
Cade sulle montagne
Cade sulle valli
Cade e diventa torrenti
Cade e diventa fiumi
Cade e diventa un mare
La pioggia non cadeva più qui
Tutto era così bianco e pulito qui
E la pioggia continua a cade
Continua a cadere
[1] La Voortrekkerhoogte (“Colle del Pioniere”) era ed è una grossa base militare nei pressi di Pretoria. Fu istituita nel 1902, con il nome di Roberts Heights, dall'allora ministro della difesa di Sua Maestà Britannica, il famoso Lord Kitchener, che aveva tra le altre cose menato la campagna militare contro i Boeri e che aveva sistemato i primi campi di concentramento in Sudafrica. Nel 1939, l'Unione Sudafricana oramai a pieno regime, ribattezzò la base militare “Voortrekkerhoogte” in occasione dell'inaugurazione del vicino “Monumento al Pioniere” (i voortrekkers erano stati i primi colonizzatori olandesi e ugonotti in Africa Meridionale, i predecessori dei Boeri -termine che significa, lo ricordiamo, “contadini, coloni”, analogo al tedesco Bauern), autentico simbolo del colonialismo e del nazionalismo Afrikaner. Nel 1998, dopo la fine dell'apartheid, fu di nuovo ribattezzata: ora ha un nome africano e si chiama Thaba Tshwane. Ma sempre una base militare è rimasta. Per darne un'idea, copre una superficie di trentadue chilometri quadrati e ospita seimila effettivi.

2019/9/18 - 11:02




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