Rosso di fuoco
per mille miglia
bagliori di fiamme
profumo di morte
e domani chissà...
Rosso di sangue
terra squarciata
fantasmi
ombre perdute
memorie dimenticate
e domani chissà...
Io grido "no"
io grido "no"
No!
No!
Rosso dolore
senza ideali
andare
senza una meta
morire
senza una croce
e domani chissà...
Io grido "no"
io grido "no"
No!
No!
Rosso dolore
senza ideali
andare
senza una meta
morire
senza una croce
e domani chissà...
per mille miglia
bagliori di fiamme
profumo di morte
e domani chissà...
Rosso di sangue
terra squarciata
fantasmi
ombre perdute
memorie dimenticate
e domani chissà...
Io grido "no"
io grido "no"
No!
No!
Rosso dolore
senza ideali
andare
senza una meta
morire
senza una croce
e domani chissà...
Io grido "no"
io grido "no"
No!
No!
Rosso dolore
senza ideali
andare
senza una meta
morire
senza una croce
e domani chissà...
envoyé par Bernart Bartleby - 7/8/2019 - 08:45
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Parole e musica di Domenico Modugno
L'arrangiamento originale di Ennio Morricone fu poi quasi del tutto abbandonato nell'incisione del brano.
Nell'album "Domenico Modugno" pubblicato nel 1960
Testo trovato su LyricWiki
"Conoscevo Domenico Modugno per averlo ascoltato alla radio. Le sue canzoni più famose erano Il pescespada, Io, mammeta e tu, La donna riccia e altre, tutte legate al folklore siciliano e alla sua chitarra. Quando mi chiamò per l'arrangiamento di un suo pezzo mi meravigliai molto. Tornai a casa mia e ascoltai la canzone: aveva ragione a chiamare me perché quel brano non aveva il profumo siciliano ma un richiamo completamente nuovo per lui. Il titolo era Apocalisse. Le parole della canzone erano terribili e richiamavano sugli uomini le maledizioni più sconvolgenti. Dopo qualche momento di perplessità gli chiesi: "Mimmo hai coraggio?", lui mi rispose in maniera perentoria e sicura che il coraggio faceva parte del suo carattere. Volendo essere più sicuro gli feci più volte quella domanda. Lui sempre più sicuro, severo e ad alta voce mi gridò che lui il coraggio l'aveva. Ma non comprese la provocazione della mia domanda. Feci l'arrangiamento con un organico strumentale insolito per quei tempi: quattro pianoforti, sei corni, cinque trombe, quattro tromboni, una tuba e varie percussioni. Dal risultato dell'esecuzione registrata capì il significato della mia domanda: era sbalordito perché avevo eseguito un arrangiamento degno del suo testo e della tensione della sua voce nel cantarlo. Aspettai con ansia l'uscita del disco 45 giri (ero molto giovane) ma fui deluso. Del mio arrangiamento era rimasta solo l'introduzione. Per il resto si accompagnò con una chitarra o un pianoforte (non ricordo). Il mio lavoro fu giudicato dalla casa discografica e da Mimmo non commerciale." (Ennio Morricone)