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Valentín de la Sierra

Antonio Aguilar
Langue: espagnol


Antonio Aguilar

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(Giuseppe Povia)
El martes me fusilan
(Vicente Fernández)


[1926]
Autor / Autore / Author / Auteur / Saveltäjä: Luis Pérez Meza

Antonio Aguilar.
Antonio Aguilar.
In un piccolo commento del 2008, Amado Sandoval Arenas, sulla pagina dedicata a El martes me fusilan, corrido della Guerra Cristera messicana eseguito da Vicente Fernández, segnalava quest'altro corrido composto “a caldo” da Luis Pérez Meza e interpretato da Antonio Aguilar. Poiché in questi giorni la Guerra Cristera è tornata alla ribalta su questo sito, ho pensato, con un lievissimo ritardo (che saranno undici anni...!) di inserire questa canzone, peraltro -a mio parere- di tutt'altra pasta del brano su Cristo Rey degli Jésed. Interessante, sempre a mio parere, che il principale interprete (al quale, seguendo l'indicazione di Amado Sandoval Arenas, attribuisco la pagina) ne sia stato il grande Antonio Aguilar, El Charro de México (1919-2007) eccelso attore e cantante di musica ranchera (la si potrebbe chiamare il “country” messicano fatte ovviamente tutte le debite differenze). Antonio Aguilar percorreva liberamente tutta la complicata storia del Messico nelle sue varie e variegate componenti: da sottolineare che, oltre ad interpretare tutto il ricchissimo patrimonio di corridos e canzoni popolari di ogni parte, ebbe ad interpretare nella sua lunga vita artistica ben 167 film, rivestendo in questi i panni di Emiliano Zapata (nel 1970, nel film eponimo che gli valse il premio Latin ACE Award per il miglior attore), e per ben due volte anche Pancho Villa. A Antonio Aguilar sono dovute anche decine e decine di interpretazioni di canzoni revolucionarias.

Valentín de la Sierra
Valentín de la Sierra
Questa canzone è la storia di Valentín de la Sierra, in una revolución che magari a parecchi garba un po' meno, come quella della Vandea. Noialtri, però, che siamo “tutto e il contrario di tutto” (come dice INSCO), e che orgogliosamente rivendichiamo questa caratteristica assolutamente antifascista, ce ne sbattiamo le palle (mi si perdoni il latino). Valentín de la Sierra era il soprannome di Valentín Ávila Ramírez, nato nel febbraio del 1898 in una hacienda di Huejuquilla el Alto, nello stato di Jalisco. Fu uno dei leader della Guerra Cristera dalla parte degli insorti che non accettavano l'”ateizzazione” totale dello stato promossa dal presidente Plutarco Elías Calles. Valentín de la Sierra veniva così chiamato perché aveva vissuto la prima parte della sua vita nella Sierra Madre, la stessa del famoso Tesoro dell'anarchico tedesco Ret Marut, o B. Traven che dir si voglia (ancora una volta tutto e il contrario di tutto, no?); combatteva cristeramente sotto il comando del generale insorto Pedro Quintanar. Nel settembre del 1926 fu catturato dalle truppe governative e messo al muro; tutto qui e non c'era, disgraziatamente, da attendersi niente di diverso. Il Corrido che lo riguarda fu composto praticamente subito, come da tradizione. Nel 1968, sulla storia di Valentín de la Sierra fu realizzato un film, interpretato (toh!) proprio da Antonio Aguilar nel ruolo principale (come si può vedere, passava indifferentemente dal Cristero a Zapata), e dove vi canta anche la presente canzone. Altri interpreti ne furono Vicente Fernández e Ana Gabriel. [RV]
Voy a cantar el corrido
De un amigo de mi tierra,
LLamábase Valentín
Que fue fusilado
Y colgado en la sierra.

No me quisiera acordar,
Era una tarde de invierno
Cuando por su mala suerte
Cayó Valentín en manos del gobierno.

El capitán le decía:
“¿Cual es la gente que mandas?
“Son ochocientos soldados
Que tienen sitiada
La hacienda de Holanda.”

El coronel le pregunta:
“¿Cual es la gente que guías?”
“Son ochocientos soldados
que trae por la sierra
Mariano Mejía.”

Valentín, como era hombre,
De nada les dio razón:
“Yo soy de los meros hombres,
De los que inventaron la revolución.”

El general le decía:
“Yo te concedo el indulto,
Pero me vas a decir
Cual es en jurado
La causa que juzgo.”

Antes de llegar al cerro,
Valentin quisó llorar:
“Madre mía de Guadalupe,
Por tu religión me van a matar.”

Vuela, vuela, palomita,
Párate en ese fortín,
Estas son las mañanitas
De un hombre valiente
Que fue Valentín.

envoyé par Riccardo Venturi - 14/5/2019 - 09:47


Così cominciamo ad andare molto meglio...

Segnalo comunque l'esistenza di diversi "corridos" originali dell'epoca della guerra cristera su questa pagina del blog Música Tradicional Mexicana
Dal link nelle note si può scaricare un file .rar contenente mp3, libretto e testi di tutti quei canti popolari, che da sempre contrappuntano la storia messicana e ne sono la verdadera descrizione in presa diretta.

B.B. - 14/5/2019 - 11:24


Beh, c'è una certa differenza tra il "Jésed Ministerio de Música Católica" e un componimento autenticamente popolare, e per forza di cose. Tra dei clericofascisti che scrivono una canzone nel 2011 e dei componimenti popolari "a caldo" non ci può essere che una grande diversità, fortunatamente. Salud!

Riccardo Venturi - 14/5/2019 - 11:59


Un suggerimento: credo che a questo punto potreste prendere in considerazione la creazione di un percorso autonomo dedicato alla guerra cristera.

L.L. - 30/6/2019 - 21:55




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