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The Underground

Langston Hughes
Langue: anglais


Langston Hughes

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(John Cage)


[1943]
Versi di Langston Hughes, recitati in parte nella prima esecuzione della composizione per piano preparato di John Cage intitolata "Our Spring Will Come", scritta nel 1943 per la danzatrice e coreografa afroamericana Pearl Primus

Pearl Primus.
Pearl Primus.


Probabilmente i versi di Hughes, scritti originariamente in chiave antifascista e antinazista, furono utilizzati dalla Primus, in modo isolato, in chiave antirazzista.
La preparazione del pianoforte nella scrittura di Cage prevedeva l'inserimento tra le corde di frammenti di bambù, viti, dai e bulloni.



Ho trovato il testo di questa intensa poesia sul numero del 26 (28) settembre 1943 del giornale marxista statunitense "The New Masses"
To the anti-Fascists
of the Occupied Countries
of Europe and Asia.

Still you bring us with our hands bound,
Our teeth knocked out, our heads broken,
Still you bring us shouting curses,
Or crying, or silent as tomorrow,
Still you bring us to the guillotine,
The shooting wall, the headsman's block,
Or the mass grave in the long trench
But you can't kill all of us!
You can't silence all of us!
You can't stop all of us!
From Norway to Slovakia,
Manchuria to Greece,
We are like those rivers
That fill with the melted snow in spring
And flood the land in all directions.
Our spring will come.
The pent up snows of all the brutal years
Are melting beneath the rising sun of freedom.

The rivers of the world
Will be flooded with strength
And you will be washed away
You murderers of the people
You Nazis, fascists, headsmen,
Appeasers, liars, quislings,
You will be washed away,
And the land will be fresh and clean again,
Denuded of the past
For time will give us
Our spring
At last.

envoyé par Bernart Bartleby - 11/5/2019 - 16:07




Langue: italien

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 11-05-2019 20:29
IL PARTIGIANO [1]

Agli Antifascisti
dei paesi occupati
d'Europa e d'Asia.

Ancora ci portate, con le mani legate,
Coi denti rotti, con le teste spaccate,
Ancora ci portate mentre urliamo maledizioni,
O piangiamo, o zitti, come domani,
Ancora ci portate alla ghigliottina,
Ci mettete al muro o sul ceppo del boia,
O dentro una fossa comune nella lunga trincea.
Ma non potrete ammazzarci tutti!
Non potrete metterci a tacere tutti!
Non potrete fermarci tutti!
Dalla Norvegia alla Slovacchia,
Dalla Manciuria alla Grecia
Siamo come quei fiumi che s'ingrossano
Con la neve sciolta a primavera,
E che straripano in ogni direzione.
Verrà la nostra primavera.
Le nevi ammassate, compresse in tutti gli anni brutali
Si stanno sciogliendo nel sole nascente della libertà.

I fiumi del mondo
S'ingrosseranno di forza
E voi sarete spazzati via,
Voi assassini della gente,
Voi nazisti, fascisti, boia,
Collaborazionisti, bugiardi, quisling, [2]
Sarete spazzati via,
E la terra tornerà fresca e pulita,
Spogliata del suo passato,
Perché il tempo infine
Ci ridarà
La primavera.
[1] Tra tutte le possibili rese del titolo, ho scelto questa che mi sembra, tutto sommato, essere la più appropriata. Underground movement significa propriamente “movimento clandestino”, e un Underground, preso come sostantivo, è un suo membro. Underground forces sono le “forze partigiane”. E' bene ricordare che, in inglese, il termine Partisan è stato in origine adoperato quasi esclusivamente per i partigiani francesi; solo dopo è diventato di uso generale anche per i partigiani degli altri paesi.

[2] Appeaser è propriamente il “pacificatore a prezzo di concessioni” e può essere tranquillamente preso come sinonimo di “collaborazionista”. Ciò che fu effettivamente Vidkun Quisling, il capo del norvegese Nasjonalsamling (“Unione Nazionale”), partitello di estrema destra che fu messo dagli occupanti nazisti a capo di un governo fantoccio. Come è noto, “quisling” divenne in tutto il mondo sinonimo di “collaborazionista” e di “traditore”. Dopo la liberazione della Norvegia, fu processato e fucilato il 24 ottobre 1945 per alto tradimento. Per dare solo un'idea del personaggio, nell'ultima intervista prima dell'esecuzione sostenne che non era stato Hitler a servirsi di lui, bensì lui si era servito di Hitler.

11/5/2019 - 20:30




Langue: finnois

Traduzione finlandese / Finnish translation / Traduction finnoise / Suomennos: Juha Rämö

pic
MAANALAISET TAISTELIJAT

Niille, jotka taistelevat fasismia vastaan
Euroopan ja Aasian
miehitetyissä maissa.

Vielä te viette meitä kädet kahlehdittuina,
hampaat kurkussa, verissä päin,
vielä te viette meitä kirouksia latelevia,
itkeviä tai hiljaisia kuin huominen,
vielä te viette meitä giljotiinille,
muurin ääreen ammuttaviksi, mestauspölkylle
tai pitkien kaivantojen joukkohautoihin.
Mutta te ette pysty tappamaan meitä kaikkia!
Te ette pysty vaientamaan meitä kaikkia!
Te ette pysty pysäyttämään meitä kaikkia!
Norjasta Slovakiaan,
Mantšuriasta Kreikkaan
me olemme kuin jokia,
jotka sulava lumi täyttää keväisin
ja joiden tulva peittää maan alleen kaikkialla.
Meidän keväämme on koittava.
Raakuuden aikojen kinostama lumi
on sulava vapauden nousevan auringon alla.

Maailman jokien vedet
nousevat kohisten
ja hukuttavat alleen
teidät kansanmurhaajat,
natsit, fasistit, pyövelit,
kätyrit, valehtelijat, petturit,
ne hukuttavat teidät alleen,
ja maa on jälleen puhdas ja vihanta,
vapaa menneisyydestä,
sillä aika on tuova
meille kevään,
lopulta.

envoyé par Juha Rämö - 13/5/2019 - 15:10




Langue: suédois

Svensk översättning / Traduzione svedese / Swedish translation / Traduction suédoise / Ruotsinkielinen käännös:
Riccardo Venturi, 13-05-2019 19:54

4. augusti 1944, Florens. Partisanerna kommer in i staden.
4. augusti 1944, Florens. Partisanerna kommer in i staden.
PARTISANERNA

Till antifascisterna
i de ockuperade länderna
av Europa och Asien.

Ännu tar ni oss, med bundna händer,
Med brutna tänder, med kluvna huvuden,
Ännu tar ni oss, medan vi ropar förbannelse
Eller gråter, eller är tysta, som i morgon,
Ännu tar ni oss till giljotinen,
Till avrättningsmuren, till bödelsstocken,
Eller till en massgrav i den långa löpgraven.
Men ni kan inte döda oss alla!
Ni kan inte tysta oss alla!
Ni kan inte hejda oss alla!
Från Norge till Slovakien,
Från Manchuriet till Grekland
Är vi som floder som med tösnön svällar
Och på våren svämmar över allt omkring.
Våren kommer för oss.
Snön som tryckts ihop under de brutala åren
Smälter nu i frihetens gryende sol.

Alla världens floder
Skall svälla med kraft
Och ni skall sopas bort,
Ni, människomördare,
Ni, nazister, fascister, bödlar,
Kollaboratörer, lögnare, quislingar,
Ni skall sopas bort
Och jorden skall bli frisk och ren igen,
Den förflutna tiden skall försvinna
Därför att slutligen
Tiden skall ge oss
Våren tillbaka.

13/5/2019 - 19:56


Grazie Riccardo per la tua bella e doverosa traduzione di questa poesia imprescindibile.

Mi occorrono però delle precisazioni e correzioni.

Non c'è dubbio che parte della poesia di Hughes fosse proprio quella usata nella performance della Primus su musica di John Cage (1943). La cosa è confermata nelle note nel volume "Modern Dance, Negro Dance: Race in Motion", di Susan Manning (reperito su Google Libri). Però la poesia è del 1933, non del 1943, e la dedica è sicuramente da attribuire ai redattori di "The New Masses".
Hughes non incluse mai questa poesia in nessuna sua raccolta. Forse si trova solo in una raccolta di inediti che s'intitola come un'altra sua grande poesia politica, "Good Morning Revolution". So che anche questa è stata musicata e vado a contribuirla appena riesco.

La Primus si prese anche una licenza poetica – probabilmente perchè intendeva adattare la poesia alla causa dei diritti civili degli afroamericani: sostituì "revolution" con "freedom".

Saluti

B.B. - 11/5/2019 - 21:48


The 7th line of the poem should read

"Or the mass grave in the long trench"

which, obviously, is crucial to understanding the true meaning of Hughes's wording.

Juha Rämö - 13/5/2019 - 13:32




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